La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava

La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava
Storia di un amore importante di Grazia Deledda con lettere autografe. Romanzo di Ludovica De Nava

IN TERRITORIO NEMICO

IN TERRITORIO NEMICO
Romanzo storico sulla Resistenza di Pier Luigi Zanata e altri 114 scrittori - metodo Scrittura Industriale Collettiva

Dettagli di un sorriso

Dettagli di un sorriso
romanzo di Gianni Zanata

Il calcio dell' Asino

Il calcio dell' Asino
Il calcio dell’Asino. Il calvario di un giornale ribelle (1892-1925) e del suo direttore Giovanni de Nava (Giva)

NON STO TANTO MALE

NON STO TANTO MALE
romanzo di Gianni Zanata

sabato 27 marzo 2010

Teranyines dins la nit/ Ragnatele nella notte by Cinzia Paolucci

Teranyines dins la nit/ Ragnatele nella notte di Cinzia Paolucci

Mencio al premi de poesia sarda

"A PES DE SANTU PADRE" BORTIGALI



TERANYINES DINS LA NIT
Esquerdes sobre els murs
dins el fosc silenci.
Paraules callades,respirs ofegats…
L’afany dins el pit
d’una tremolor cansada.
El lliri selvàtic
estripat a la sorra,
reclina el cap derrotat.
El mussol ara riudins la nit inquieta.
Teranyines de llàgrimes dins els ulls.
Es bressa l’aranya
sobre un raig de lluna.
L’incertesa del demà
és la mossegada que destrossa la carn.
Els pensaments són
esquerdes sobre els murs
dins el silenci més amarg.

RAGNATELE NELLA NOTTE
Crepe sui muri
del nero silenzio.
Parole taciute,respiri soffocati…l
’affanno nel pettodi un brivido stanco.
Il giglio selvatico
strappato alla sabbia,
reclina il capo sconfitto.
Il gufo ora ridenella notte inquièta.
Ragnatele di lacrime negli occhi.
Dondola il ragno
su un raggio di luna.
L’incertezza del domani
è il morso che dilania la carne.
I pensieri son crepe sui muri
nel silenzio più amaro.


Fiera Del Libro Per Ragazzi 2010: Nasce La Biblioteca Di Telefono Azzurro

Da uno dei blog di Annarita Ruberto

Fiera Del Libro Per Ragazzi 2010: Nasce La Biblioteca Di Telefono Azzurro


Cari lettori, una segnalazione cui tengo molto.

Bologna - Martedì 23 Marzo alle 11.00 presso la Sala Melodia, in occasione della Fiera internazionale del libro per ragazzi, Telefono Azzurro ha presentato al pubblico i primi 4 volumi della sua Biblioteca: Sicurezza in Internet, Social Network, Bullismo, Separazione e divorzio.

Telefono Azzurro è inoltre presente in Fiera dal 23 al 26 marzo allo stand A/168 del padiglione 26.

La volontà di tutelare i bambini, aiutandoli a superare i momenti critici della loro vita, è stata la linea guida di Telefono Azzurro dal momento della sua nascita, e oggi si concretizza, ampliandosi, in una collana pensata per genitori ed educatori che spesso si trovano impreparati ad affrontare problematiche che rischiano di compromettere la crescita e lo sviluppo sereno dei ragazzi.
Informare circa i rischi, i problemi e i possibili traumi della vita dei bambini è fondamentale per chi si trova ad essere al loro finaco e lo vuole essere in maniera costruttiva e consapevole.

Con questa collana Telefono Azzurro mette a disposizione degli adulti una serie di guide utili a comprendere e sviluppare le competenze necessarie per affrontare i problemi che possono presentarsi nella vita dei bambini. Solo attraverso la conoscenza, infatti, si può sviluppare una corretta strategia di aiuto. Telefono Azzurro da oltre 20 anni raccoglie e accoglie le richieste di aiuto dei bambini e, forte di questa esperienza, ora la mette a disposizione di tutti: genitori, insegnanti. Adulti consapevoli che la serenità dei ragazzi è elemento indispensabile per farne un giorno uomini e donne equilibrati e sereni.

I quattro titoli seguenti affrontano tematiche particolarmente attuali: il bullism, la sicurezza in Internet, i social network, e la separazione/divorzio dei genitori.
Il bullismo

Nella lotta al bullismo gli adulti possono e devono fare la differenza: il fenomeno infatti implica una presa di responsabilità di tutta la società. Questo libro spiega come conoscere e riconoscere il bullismo: primo passo necessario per promuovere una cultura del rispetto e del dialogo.

La sicurezza in Internet

Una guida che spiega ai genitori in modo semplice e chiaro che cos’è Internet, e soprattutto quali sono i rischi ai quali si può andare incontro. Uno strumento indispensabile per proteggere i propri figli insegnando loro un modo sicuro di utilizzare gli strumenti del web.

I social network

I social network si stanno ritagliando uno spazio sempre maggiore nella vita dei giovani. Questa guida dà ai genitori le competenze di base per avvicinarsi a questo mondo capendone funzionamenti e possibili rischi, e li mette così in condizione di condividere con loro le tante nuove opportunità che queste comunità offrono.

La separazione e il divorzio

Le separazioni e i divorzi in Italia sono in crescita esponenziale e si avviano a diventare un fenomeno di massa. Questo libro intende rispondere alle tante domande dei genitori su come affrontare la separazione, trasformandola in un’esperienza costruttiva per sé e per i propri figli.

Leggi qui la info completa>>

Domenica 28 marzo 2010 - Telefono Azzurro sarà presente anche a Bolibrì, il Festival "a misura di bambino" dedicato ai libri per ragazzi che si tiene dal 26 al 28 marzo a Bologna.

Per tutto il pomeriggio di domenica 28 marzo Telefono Azzurro darà vita ad un laboratorio e ad una conferenza sul tema della sicurezza in Internet e sull’utilizzo consapevole della rete. Conferenza e laboratorio si svolgono all’Auditorium Sala Borsa, in Piazza del Nettuno 3 a Bologna.

Per info e prenotazioni: www.azzurro.it oppure 051.225222.

Obbligatoria fine by plz

Indietreggiare
Lancette della vita
Impossibile
Irreversibilita'
Obbligatoria fine



giovedì 25 marzo 2010

domenica 21 marzo 2010

Giornata mondiale della Poesia


(Se musica è la donna amata)
di Mario Luzi

Ma tu continua e perditi, mia vita,
per le rosse città dei cani afosi
convessi sopra i fiumi arsi dal vento.
Le danzatrici scuotono l'oriente
appassionato, effondono i metalli
del sole le veementi baiadere.
Un passero profondo si dispiuma
sul golfo ov'io sognai la Georgia:
dal mare (una viola trafelata
nella memoria bianca di vestigia)
un vento desolato s'appoggiava
ai tuoi vetri con una piuma grigia
e se volevi accoglierlo una bruna
solitudine offesa la tua mano
premeva nei suoi limbi odorosi
d'inattuate rose di lontano.





MONOLOGO PER CASSANDRA
di Wislawa Szymborska

Sono io, Cassandra.
E questa e' la mia città sotto le ceneri.
E questi i miei nastri e la verga di profeta.
E questa e' la mia testa piena di dubbi.

E' vero, sto trionfando.
I miei giusti presagi hanno acceso il cielo.
Solamente i profeti inascoltati
godono di simili viste.
Solo quelli partiti con il piede sbagliato,
e tutto pote' compiersi tanto in fretta
come se mai fossero esistiti.

Ora rammento con chiarezza:
la gente al vedermi si fermava a meta'.
Le risate morivano.
Le mani si scioglievano.
I bambini correvano dalle madri.
Non conoscevo neppure i loro effimeri nomi.
E quella canzoncina sulla foglia verde -
nessuno la finiva mai in mia presenza.

Li amavo.
Ma dall'alto.
Da sopra la vita.
Dal futuro. Dove è sempre vuoto
e nulla e' piu' facile che vedere la morte.
Mi spiace che la mia voce fosse dura.
Guardatevi dall'alto delle stelle - gridavo -
guardatevi dall'alto delle stelle.
Sentivano e abbassavano gli occhi.

Vivevano nella vita.
Permeati da un grande vento.
Con sorti gia' decise.
Fin dalla nascita in corpi da commiato.
Ma c'era in loro un'umida speranza,
una fiammella nutrita del proprio luccichio.
Loro sapevano cos'e' davvero un'istante,
oh, almeno uno, uno qualunque
prima di -

E' andata come dicevo io.
Solo che non ne viene nulla.
E questa e' la mia veste bruciacchiata.
E questo e' il mio ciarpame di profeta.
E questo e' il mio viso stravolto.
Un viso che non sapeva di poter essere bello.

Oggi, inizio della primavera, si celebra la Giornata Mondiale della Poesia, istituita dall’UNESCO nel 1999.
Il mio contributo a questo avvenimento sono due poesie: una e' di Mario Luzi (1914-2005), uno dei maggiori poeti italiani, l' altra e' di Wislawa Szymborska, polacca, premio Nobel per la letteratura nel 1996.
Ho avuto l' onore di conoscere Mario Luzi nel 1998. Sono stato con lui a pranzo a casa di un amico comune a Firenze. E' stata per me un' emozione grandissima essermi trovato a tu per tu con uno dei miti della letteratura italiana contemporanea.

venerdì 19 marzo 2010

La poesia vincitrice del 1° Concorso "Ermes"

Concluso il 1° Concorso ''Ermes''

domenica 14 marzo 2010

La poesia vincitrice del 1° Concorso "Ermes"

Gentili lettori, siamo felici di comunicarvi i risultati della fase finale del 1° Concorso di Poesia "Ermes".

Dopo un'attenta e laboriosa analisi, i membri della giuria hanno individuato la poesia vincitrice insieme alla seconda e terza classificate.

Non sono stati utilizzati i criteri quantitativi della fase precedente, ma un criterio qualitativo basato sull'estetica e sulla forza emozionale trasmessa dai componimenti poetici.

Siamo consapevoli che alcuni gioiranno e altri rimarranno un po' delusi, come succede in tutte le gare.
Noi della giuria siamo onorati di avere percorso un tratto di strada insieme a tutti voi e di aver contribuito allo svolgimento di una iniziativa dagli intenti lodevoli.

Il compito non è stato facile per motivi che non stiamo a illustrare in quanto sicuramente intuibili.

Ringraziamo tutti, nessuno escluso, dagli autori, ai lettori, e a Stella che ha indetto e ospitato il concorso.
E adesso la poesia vincitrice, la seconda e la terza classificate.

1. Poesia vincitrice del 1° Concorso "Ermes": "Aprile"- Autore: Finestra sul cortile
2. Poesia 2° classificata: "Indispensabili attese" - Autrice: Tamango
3. Poesia 3° classificata: "Cieli trasparenti e vita" - Autore: Sangervasio Antonio

Gli autori possono ritirare le seguenti targhe.

Targa per la poesia vincitrice.

Targa per la 2° classificata.


Targa per la poesia 3° classificata.



Ci congediamo salutandovi calorosamente.

Per la commissione giudicatrice
La coordinatrice
Annarita Ruberto

mercoledì 17 marzo 2010

IL TEMPO

Drin.
Driin.
Driinn.
Driiiiiiiiiiiiinnnnnn.
Suona la sveglia.
Apro gli occhi.
Guardo la stanza e vedo un decina di bambini.
Piccoli, piccoli, piccoli, piccolissimi.
Girano, in tondo, lentamente nella camera e scandiscono il tempo.
Tic-tac, tic-tac!

martedì 16 marzo 2010

Calcata: L' UOVO D' ARTISTA, nona edizione



Via di porta segreta 8, 01030 Calcata ( VT ) tel./fax. 0761-587855

www.ilgranarone.com e-mail info@ilgranarone.com


Località: CALCATA

Galleria: “Il Granarone”

Periodo: 20 marzo – 5 aprile 2010

Orario: sabato, domenica, festivi: 10.00-20.00 feriali su appuntamento

Inaugurazione: sabato 20 marzo ore 18.00 Ingresso libero

Indirizzo: via di porta segreta, 8 01030 Calcata

Tel./ fax: 0761 587855 www.ilgranarone.com info@ilgranarone.com

“L’Uovo d’Artista”

9° edizione

Meditare, fermare la mente su una forma, un concetto, un problema, aiuta a staccarsi dal quotidiano, ad elevarsi e collegarsi col mondo dell’invisibile, dell’immateriale fino a trovare una soluzione al problema, un’idea rivoluzionaria, comporre una musica celestiale, un poema profetico, realizzare un’opera d’arte.

Ogni anno, da nove anni, l’Associazione “Il Granarone” di Calcata, in prossimità della Pasqua, chiama i suoi soci artisti a partecipare ad una mostra collettiva realizzando un’opera ispirata all’uovo e come per incanto, tra gli artisti che partecipano, si tesse una speciale ragnatela di fili invisibili che collega tutti in una specie di meditazione collettiva dinanzi ad un “mandala” dalla forma ovale che nei tempi, ha assunto significati e simbolismi di natura profonda: Creatività, nascita, fecondità, l’origine del mondo.

L’Idea dell’uovo è stata ispirata dalla forma ovale del borgo di Calcata e si presta a varie interpretazioni grazie al fatto che l’uovo si è sempre contraddistinto, fin dall’antichità, in una molteplicità di aspetti dalla religione, al principio della vita, al simbolismo dell’evoluzione.

Partecipano:

Enrico Abenavoli, apARTstudio (Francesca Mazzara, Federico Iorio, Cosma Musacchio, Gennaro Lalli ) Luigi Ballarin, Maria Barone Piras , Domenico Campisano, Giuseppe Canali ,

Giovanni Carpentieri , Stefano Cantini, Fabiola Cenci, Cristina Crespo, Gerardo Di Salvatore , Bianca Dones , Vittorio Fava, Vincenza Fava, Lucilla Frangini Ballerini, Fulvio Fugalli ,

Carlo Gatti , Angelo Gioia, Massimo Jatosti , La forgia magica, Maria Grazia Leoni , Janis Klien, Lughia, Stefania Maciocci , Mimmo Malarbì , Mirna Manni , Gabriele Mazzara, Eliana Prosperi, Hafiza Rouighi , Anja Roemer , Piero Sensi, Maurizio Tiberti Marijcke Van Der Maden ,Riccardo Wilczek.















Calcata

20 marzo - 5 aprile 2010

L’Uovo d’Artista

9° edizione

Inaugurazione sabato 20 marzo

ore 18.00

Via di porta segreta, 8 - 01030 Calcata VT

tel/fax 0761 587855 www.ilgranarone.com



lunedì 15 marzo 2010

RIDERE NEL MEDITERRANEO




Ridere nel Mediterraneo



Sorriso mediterraneo, illustrazione di Milena Galeoto




Questo numero di mediterranea cerca di descrivere la risata mediterranea in tutte le sue accezioni. Le domande che ci siamo posti erano tante e tanti i modi con cui rispondere. Ci siamo divertiti a scrivere di questo argomento e spero sia lo stesso per tutti voi!

Ridere è una cosa seria, da molti punti di vista. Si ride psicologicamente, filosoficamente, artisticamente, naturalmente.
La risata è un modo di sentirsi vivi, “Ridere non è solamente una reazione fisica ad una situazione comica, può anche manifestarsi come un meccanismo difensivo, un modo di prendere distanza da eventi sfortunati, addirittura tragici, di sdrammatizzare”. Marcel Pagnol. Questo concetto viene descritto molto bene da Anais Maes.
Ridere è una questione filosofica, a cominciare da Platone e Aristotele per poi arrivare a Bergson. “Perché si ride? Cosa suscita il riso? Nel corso della storia sono state date valutazioni differenti sul valore della risata…” Carmen Billotta ci descrive magistralmente la genesi e la radice concettuale della risata.
Ma la risata è uguale dappertutto? Ridiamo delle stesse cose a Londra e a Beirut, a Roma o Istanbul?
Ci sono differenze culturali che influenzano il nostro modo di ridere? Pare proprio di no. Direi che lo humour inglese non è esattamente quello mediterraneo. Come ci spiega Cristina Giudice, gli arabi ridono continuamente, ce li immaginiamo tutti seri dietro le barbe istituzionali. Invece gli piace moltissimo divertirsi e ridere di se stessi! Troverete un quadro perfetto della situazione nel bel pezzo di Meriem Dhouib, Cosa fa ridere gli arabi oggi? , non perdetevi le barzellette alla fine!

Nella sponda sud del Mediterraneo ci sono anche le barzellette, ci sono i cabaret, i programmi comici in tv, i comici strapagati, le vignette satiriche, gli articoli sui quotidiani, che oggi si spostano sul web, come ci illustra nel pezzo “Dalle colonne de Al-ahram al web: la vita attraverso gli occhi di Anis Mansour” Laura Vargiu.

C’è un’economia della risata. Un business miliardario che fa guadagnare parecchio agli autori, attori, ma soprattutto agli editori. Questo fenomeno di massa è recente, ma più antico è il sistema dello spot pubblicitario legato alla battuta o alla recita divertente, ci spiga tutto ottimamente come sempre Paolo Sigura.

Possiamo affermare senza ombra di dubbio che il meccanismo della commedia nasce in Grecia, come si evince dall’articolo di Sotera Fornaro, un’esperta di cose greche e una nuova penna di mediterranea a cui diamo un benvenuto di cuore. E siamo molto felici di accogliere nella famiglia della redazione anche Anna Felicia Nardandrea, una bravissima redattrice che ci ha parlato di un testo fondamentale per capire il teatro comico arabo nel XIII secolo.

La commedia poi si tramanda nella cultura romana antica ad opera soprattutto di Catullo, che prende in giro il potere dell’epoca e gli usi ellenici molto eleganti e raffinati a dispetto della Roma caciara. Da Roma antica possiamo fare un salto fino a Totò per godere della commedia napoletana con il bellissimo pezzo Carla Giannini. In fondo si tratta sempre di satira, di mettere a nudo il Re di turno, o i peccati e i vizi della società, di ogni tempo. La tecnica di Totò è un classico, certo, ma nel suo caso non è solo il metodo è una capacità innata a provocare il riso. Ridere, appunto, è una cosa seria. Totò fuori scena era serissimo, nobile e per niente misero. La comicità italiana ha riempito scaffali di libri e film, abbiamo forse il patrimonio comico più grande al mondo. L’Italia riesce a ridere sempre, per vivere meglio certo, per affrontare con coraggio la vita, ma anche perché siamo fondamentalmente un popolo che si diverte, che fa divertire e che ama la festa.

Ridere attraverso la musica demenziale di Elio e le storie tese, eredi naturali degli skiantos e di tanti altri gruppi. Elio però modernizza e da un sapore nuovo alla musica e ai testi, il rock demenziale diventa pop.

Siamo meno lusingati da questo primato quando la risata appartiene a persone che gioiscono di una tragedia naturale come un terremoto. Quelle sono risate amare, disgraziate, senza senso.

Ridere invece è una bella esperienza, per chi non l’avesse mai provata gli consigliamo la lettura di questo numero di mediterranea!

La novità di questo numero è un concorso fotografico per "Il sorriso più bello del Mediterraneo" l'iniziativa ha avuto successo e potete vedere da voi i sorrisi nella sezione Photogallery

Diamo anche il benvenuto a Sabina Murru e la sua bellissima galleria di sorrisi.

domenica 14 marzo 2010

A LA MEVA ILLA (Alla mia Isola) by Cinzia Paolucci

A LA MEVA ILLA
Un jardí preciós la meva illa
la quietud i el perfum selvatge
d’un entorn tancat que brilla
un sol que pinta d’or el paisatge.
Memòries d’antiga gent gronxades
en el vent de maestral com un estel
que no siguin oblidades
i per sempre reflectides al mirall del cel.
Dins el cor d’aquesta serra
ploren pedres de soledat
la veu de boca de la terra
desperta l’intima veu de llibertat.
Miro amb respecte aquest encant
el seu cos generós d’herba blonda
amb l’ull curiós d’un enfant
llum d’esperança dins la calma de l’onda.

ALLA MIA ISOLA

( la traduzione purtroppo non rispetta la rima)
Un giardino prezioso la mia isola
la quiete e il profumo selvaggio
d’un intorno che brilla
un sole che dipinge d’oro il paesaggio.
Memorie d’antica gente dondolate
nel vento di maestrale come un aquilone
che non siano mai dimenticate
e per sempre riflesse nello specchio del cielo.
Nel cuore di questa catena di monti
piangono pietre di solitudine
la voce di bocca della terra
risveglia l’intima voce di libertà.
Guardo con rispetto questo incanto
il suo corpo generoso d’erba bionda
con l’occhio curioso di un bimbo
luce di speranza nella calma dell’onda.

Menzione d' onore al 4° Concorso di poesia sarda Li Punti Sassari