Gianluigi Ricuperati, il denaro e la realtà
"Il mio impero è nell'aria" (Minimum Fax), un esordio potente
Un esordio potente, che muove le acque fin troppo chete della scena letteraria italiana e porta stimoli e suggestioni nuove, e soprattutto contemporanee, in un panorama che spesso appare troppo legato a schemi accademici o ideologici. "Il mio impero è nell'aria", primo romanzo del saggista e giornalista torinese Gianluigi Ricuperati, edito da Minimum Fax, è la storia, disturbante e viscerale, di Vic Gamalero. Un'educazione sentimentale al tempo del denaro immateriale e una lettura potente, che affronta di petto, e con talento, tematiche su cui si preferisce a volte, ipocritamente, tacere. Accanto al tema del denaro, poi, l'argomento cruciale del romanzo, e anche della letteratura più in generale: il rapporto con la realtà.Il romanzo è ambizioso, sostenuto da una lingua lievemente distonica, e si fregia di Vic, un protagonista indimenticabile, fin dalla scena iniziale che ce lo presenta barricato in bagno. Romanzi come "Il mio impero è nell'aria" fanno bene alla letteratura italiana e Ricuperati è particolarmente attento agli argomenti tangenziali ai temi letterari classici. Il suo prossimo progetto narrativo, infatti, guarda al rapporto tra i listini di Borsa e le vite delle persone. Un'operazione che fa pensare a David Foster Wallace e al suo romanzo postumo "The Pale King". A Ricuperati di certo non mancano idee e coraggio.
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