presso l’Espero Multidesk di Roma (Via Valle Corteno, 75 – Montesacro)
si svolgerà la presentazione del libro di Cinzia Dal Maso
Colomba Antonietti. La vera storia di un’eroina - EdiLazio
Interventi di:
Adriano Sconocchia, scrittore
Cinzia Dal Maso, giornalista
Coordina Giovanni Curtis, docente universitario
Letture: Annalisa Venditti
Il 13 giugno del 1849 la Repubblica Romana stava vivendo i suoi ultimi, gloriosi giorni. L’artiglieria francese batteva con fuoco incessante le mura Gianicolensi per aprirvi delle brecce. Intorno alle sei del pomeriggio, al sesto bastione, una palla di cannone rimbalzava sul muro e feriva orribilmente un giovane soldato che spirava di lì a poco, per un’emorragia inarrestabile. Un ufficiale, il conte Luigi Porzi, si gettava su quel corpo in preda alla più profonda disperazione: il soldato era sua moglie, Colomba Antonietti, che nonostante i suoi 22 anni da tempo combatteva insieme al marito in abiti virili.
Una vicenda di vero patriottismo, ma anche una struggente storia d’amore tra la figlia di un fornaio e un nobile cadetto pontificio, riusciti a sposarsi a dispetto di tutto e di tutti, andando contro le convenzioni sociali dell’epoca. Colomba aveva affrontato a testa alta gli schiaffi del padre, l’opposizione della madre, una spia alle calcagna e gli occhi di tutta Foligno puntati addosso. Luigi, dal canto suo, non si era curato della disapprovazione dei parenti, delle punizioni dei superiori e dei trasferimenti.
L’esame scrupoloso delle fonti contemporanee ha permesso di ricostruire la vita di Colomba, liberandola dalle menzogne, dalle leggende e dai falsi miti che si sono stratificati nel tempo. Perché il suo personaggio - particolare, fuori dalle righe, a volte persino scomodo - ha subito molte metamorfosi ed è stato considerato attraverso gli anni in modo diverso, secondo il mutare della società.
Cinzia Dal Maso è una giornalista romana, laureata in Lettere (Archeologia) e in Scienze della Comunicazione pubblica e d’impresa.
Nel 2004 ha ricevuto in Campidoglio il premio “Personalità Europea”.
E’ responsabile del sito web “Specchio etrusco” (www.specchioetrusco.it) e autrice, insieme con Antonio Venditti, del volume “Le città degli Etruschi” (Bonechi).
Collabora con la rivista “Lazio ieri e oggi” e con altri periodici.
Per la pagina settimanale “Specchio romano” del quotidiano Italia sera ha curato una serie di articoli dedicata ai romani protagonisti delle vicende risorgimentali.
Studiosa della Repubblica romana del 1849, si interessa soprattutto della partecipazione femminile alla sua difesa, trascurata dalla storiografia ufficiale.
Adriano Sconocchia è nato a Roma nel 1960. Si è laureato in Lettere nel 1984 presso l’Università di Roma “La Sapienza” con un corso di studi in storia moderna e contemporanea. Si è occupato dei rapporti tra Roma e Venezia durante l’interdetto papale del 1605 prima di dedicarsi alla studio degli aspetti sociali nell’ambito della storia dello Stato Pontificio nel secondo Ottocento. Nel 2002 ha collaborato alla mostra documentaria “Giustizia e criminalità a Cori in età moderna” e a una mostra itinerante sul brigantaggio pontificio attualmente in allestimento. Nel 2008 ha pubblicato per i tipi della Gangemi “La banda Panici al tramonto dello Stato Pontificio”. Nel 2009 ha tenuto un seminario sul “Brigantaggio nello Stato Pontificio” presso l’Università degli Studi Roma Tre. Nel 2011 ha pubblicato, sempre per Gangemi, “Le camicie rosse alle porte di Roma”, con cui ha vinto il primo premio del concorso letterario Mario Pannunzio – sezione opere dedicate al Risorgimento. Sempre nel 2011 ha pubblicato il romanzo storico “Il mastro di Mesa” (Edilazio) e il racconto “Un giro di vita”, nella raccolta “Un giorno tra le righe” (Laterza). Ha scritto occasionalmente testi comici per la TV ed è attore, autore e regista di testi teatrali. È uno dei protagonisti della docu-fiction Il mondo di Veronica in onda prossimamente nella trasmissione Unomattina.
Annalisa Venditti è nata a Roma nel 1977. Giornalista e scrittrice, dopo la laurea in Lettere (Archeologia) ha cominciato a collaborare a programmi televisivi di informazione e di attualità della Rai. Studiosa della vicenda dei militari italiani internati nei lager, ha dedicato saggi, pubblicazioni e curato mostre sull’argomento. Dal 2004 è professore invitato di “Teoria e tecniche del linguaggio giornalistico” alla Pontificia Università Urbaniana di Roma.
Nel 2009, in occasione della Giornata mondiale per la libertà di stampa, ha ottenuto dal Comitato promotore del Club Unesco di San Marco Argentano un riconoscimento per la sua attività.
Nel 2010 ha pubblicato il libro “L’albero di Millì” (Nuovi Autori), una favola per le feste di Natale, e nel 2011 “Andrea Baroni, il cavaliere delle rose e delle nuvole” (Edilazio).
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