venerdì 22 marzo 2013

La Passione secondo Matteo, di Gaetano Marino

La chiesa battista di Cagliari invita ad un incontro di preghiera, ascolto, riflessione a partire dai racconti della Passione del vangelo di Matteo, con inserti poetici di Pier Paolo Pasolini e Erri De Luca

Una richiesta per un gesto simbolico

A tutti coloro che vorranno partecipare è chiesto di portare un indumento, vecchio e in disuso (bianco), che sarà strappato  e unito in un unico mucchio, stretto attorno al pulpito della chiesa. Esso vuole rappresentare almeno due cose: da un lato la lacerazione umana, lo strappo di fronte alla morte, la disillusione, forse, di quei discepoli che alla croce non c'erano, il dolore delle donne, tra cui la madre, che era lì; dall'altro la lacerazione della cortina del tempio, che separava il luogo della presenza di Dio dall'esterno, al momento della crocifissione: lo strappo della tenda è segno della lacerazione di ogni separazione, sulla croce muore la separazione tra Dio e l'umanità. Ai piedi della croce il nostro sapere, le nostre certezze sono lacerate, eppure è in questo strappo che l'amore di Dio si manifesta nella sua verità.

gaetano marino
bandamarino@tiscali.it
tel. 349 10 51 841
skypename: bandamarino

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