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VENERDI' 4 OTTOBRE ore 18,30 ANTIQUARIUM ARBORENSE (piazza Corrias) Dialogheranno con l'autore: ROBERTO PETRETTO, responsabile della redazione di Oristano della Nuova Sardegna RAIMONDO ZUCCA, direttore dell'Antiquarium Arborense e professore ordinario nell'Università di Sassari Organizzato dalla Cooperativa La memoria storica e Antiquarium Arborense IL LIBRO (Edizioni Condaghes)
Nel XII secolo i pisani e genovesi considerano la Sardegna una loro
esclusiva proprietà e combattono una lunga guerra per ottenerla. Scontri, accordi, tradimenti e intrighi si intrecciano con storie d´amore. Storia e invenzione si alternano e si completano.
Questo accade anche quando entrano nel romanzo i monaci di Cabuabbas,
il primo monastero cistercense dell´isola, edificato vicino a Sindia
nella Sardegna centrale. Il condaghe segreto è il documento che
raccoglie contratti che modificano la proprietà agraria sino a quel
momento dei grandi majorales. E forse per questo non è mai stato
trovato. L´invenzione aiuta e spiega la storia vera dalla quale
emerge con forza una Sardegna pienamente inserita nelle vicende
mediterranee dell´epoca e che nel nostro romanzo rivive come una realtà
palpitante che spinge sul proscenio due grandi personaggi come San
Bernardo di Clairvaux e il monaco Gonario, padre di Barisone di Torres.
Nel maggio 1165 una torma di armati pisani sbarca nei pressi di Torres
e ne devasta il territorio. Ma a Ottava, una modesta villa non distante
dalla capitale logudorese, i razziatori sono intercettati e battuti dai
sardi che ne uccidono ottanta. Proprio da questo episodio storicamente
ricordato negli Annales Pisani, prende le mosse il romanzo che racconta
una Sardegna medievale alle prese con la difesa delle proprie
prerogative di fronte agli appetiti delle potenze dell´epoca: Pisa e
Genova, il Papato e l´Impero. Le vicende si svolgono vent´anni dopo
quelle narrate in Buiakesos: le guardie del Giudice, con il ritorno di
alcuni dei personaggi che le avevano animate e con nuovi protagonisti.
Ritroviamo Gosantine Palas, ora a capo delle armate logudoresi,
costretto a un atto doloroso nei confronti del figlio Jorgi. Ricompare
sua moglie Giorgia che impone alla storia continui e audaci strappi.
Altri protagonisti sono i sovrani dell´epoca: Barisone di Torres, Pietro
di Cagliari e lo sfortunato Barisone di Arborea che osò molto per
realizzare la propria ambizione di diventare sovrano unico dell´intera
Sardegna. L´incontro con l´imperatore Federico il Barbarossa che lo
incorona è uno dei punti centrali della storia L'AUTORE
Nato a Sassari nel 1957, giornalista del Gruppo Editoriale ´L´Espresso´
dal 1981. Ha lavorato a ´La Nuova Sardegna´ (capo cronista a Oristano e
Sassari) e, come redattore-capo, a ´il Centro´ di Pescara, ´La Provincia
Pavese´, ´La Nuova Ferrara´, la ´Gazzetta di Reggio´, inviato regionale
in Emilia-Romagna e nazionale all´AGL (Agenzia Giornali Locali).
Romanzi pubblicati: La resa dei conti (Ariostea, 2003); Togliatti deve
morire (Robin, 2005); Da una parte della barricata (Robin, 2007); Le
pietre di Nur (Robin, 2011); Golpe (Corbo, 2011); Buiakesos: le guardie
del Giudice (Condaghes, 2012); L´attentato che non ci fu (Cordero,
2013); Il condaghe segreto (Condaghes, 2013). Saggi pubblicati: Un
lungo viaggio nella cooperazione ferrarese (PresseWeb, 2007); 1948 la
rivoluzione impossibile. Ferrara e l´attentato a Togliatti (2G Edizioni,
2007).
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