Arbusta iuvant humilesque mirycae
diceva il poeta, e ascoltavo.
Il tempo tutto era lontano
dietro la cesura del passato
tanto remoto da amarlo e cercarlo
fra i libri, custodi sacrali,
senza alcuna minaccia d’invasione.
Il passato era passato,
il presente, saturo di futuro.
S’infiltrò, poi, mio malgrado,
invadendo presente e futuro,
lacerando ogni cesura,
come valanga di lava.
Mai commistione più subdola
Potè cambiare il vivere.
( da "Vivere richiede attenzione")
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