Giornalista siciliano di grande talento, Alfio Caruso non viene mai invitato nei salotti buoni della televisione generalista, eppure spara a zero su tutto e tutti e lo fa con documenti alla mano. Dopo la lettura nulla sarà più come prima, la sensazione di essere "complici" di un mal costume tipicamente italiano, scuoterà la coscienza di tutti.
La storia criminale di Cosa Nostra compresa tra il primo assassinio compiuto da Salvatore Giuliano e la cattura di Bernardo Provenzano costituisce l'eredità più pesante trasmessa dal Novecento al nostro Paese. Ripercorrendo più di mezzo secolo di storia italiana, con l'ausilio di una sterminata letteratura - libri, verbali d'interrogatorio, atti processuali, relazioni delle Commissioni Antimafia, informative e rapporti di questure, prefetture, carabinieri - e la collaborazione di cento siciliani che hanno raccontato l'episodio di cui sono stati testimoni, Alfio Caruso ci restituisce, per la prima volta, la narrazione pura e semplice di un'impresa criminale, con i suoi "padri fondatori", le sue fazioni, le sue alleanze. Dall'ingresso dei villalbesi di "don Calò" Vizzini nella Dc del 1945 al primo eccidio di carabinieri a opera della "banda dei niscemesi"; dal ruolo avuto da Pisciotta e Leggio nella morte di Giuliano all'anno orribile (il 1979) con i delitti irrisolti ma tra loro collegati di Ambrosoli, Boris Giuliano, Terranova, Caruso ci svela la storia di un'associazione segreta che non ha mai avuto né "codici" né "uomini d'onore", ma ha sempre e soltanto inseguito l'arricchimento smodato dei suoi affiliati. Una storia, dunque, percorsa da personaggi efferati che non esitano, per calcolo od opportunità, a mascherarsi persino da "collaboratori di giustizia", ma anche tragicamente segnata dal sacrificio di quanti hanno combattuto ogni sopruso.
Leggi qui
il primo capitolo
Alfio Caruso, nato a Catania nel 1950, è autore di sette romanzi, thriller politici e di mafia: Tutto a posto (1991), I penitenti (1993), Il gioco grande (1994), Affari riservati (1995), L'uomo senza storia(2006), Willy Melodia (2008), L'arte di una vita inutile (2010) e di due saggi di sport con Giovanni Arpino. Presso Salani è apparso Breve storia d'Italia. A Italiani dovete morire sono stati attribuiti il Premio Hemingway e il Premio Acqui Storia. - Bibliografia - Area di rigore (con Giovanni Arpino) 1978 - SEI Calcio nero (con Giovanni Arpino) 1980 - Feltrinelli Tutto a posto 1991 - Leonardo I penitenti 1993 - Rizzoli Il gioco grande 1994 - Rizzoli Affari riservati 1995 - Rizzoli Da cosa nasce cosa 2000 - Longanesi Italiani dovete morire 2001 - Longanesi (Premio Hemingway 2001 e Premio Acqui Storia 2001) Breve storia d’Italia 2001 - Salani Perchè non possiamo non dirci mafiosi 2002 - Longanesi Tutti i vivi all’assalto 2003 - Longanesi Arrivano i nostri 2004 - Longanesi In cerca di una patria 2005 - Longanesi L’ uomo senza storia 2005 - Longanesi Noi moriamo a Stalingrado 2006 - Longanesi Il lungo intrigo 2007 - Longanesi Willy Melodia 2008 - Einaudi Io che da morto vi parlo 2009 - Longanesi Milano ordina uccidete Borsellino 2010 - Longanesi L‘arte di una vita inutile 2010 - Einaudi L’onore d’Italia 2011 - Longanesi I Siciliani 2012 - Neri Pozza La battaglia di Stalingrado 2012 - Longanesi Un secolo azzurro 2013 - Longanesi Quando la Sicilia fece guerra all’Italia 2014 - Longanesi |
Titolo | Da cosa nasce cosa. Storia della mafia dal 1943 a oggi |
Autore | Caruso Alfio |
Prezzo | € 19,55 |
Dati | 2008, 768 p., brossura |
Editore | Longanesi (collana Il Cammeo) |
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.