Tutto libri mi ha proposto di tenere un diario di lettura. Verrà pubblicato l’ultimo sabato di ogni mese, a partire da questo. Sono consapevole che si tratti di una palese auto-violazione della privacy. La lettura è una delle poche attività umane ancora circondate da un alone di riservatezza. Un piacere intimo, una biografia parallela. I libri che si succedono con alterne fortune sul nostro comodino rivelano meglio delle parole chi siamo, chi vorremmo essere e soprattutto chi cerchiamo di diventare.
Amo il cinema e le serie televisive, eppure la lettura di un libro rimane un’esperienza superiore. Quando leggi, e solo quando leggi, compi una operazione duplice e in apparenza contraddittoria. Quella di uscire da te stesso e di entrare nella tua zona più profonda. Un esercizio di meditazione attiva, in cui ti metti in contatto con il tuo subconscio attraverso l’esplorazione del subconscio di un altro. Si dice, a ragione, che ogni libro ha due autori, chi lo scrive e chi lo legge. Avendo sperimentato entrambe le condizioni, non ho dubbi su quale sia la più esaltante. Qualche volta scrivere ti salva la vita. Ma leggere te la cambia, sempre.
Da La Stampa del 31/01/2015.
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