mercoledì 11 marzo 2015

FRAMMENTI DI STORIA

da odg.it

Frammenti di storia


1863
Il “Petit Journal”, al prezzo
di 5 centesimi di franco


Nel 1863, in Francia, Moïse Polydore Millaud lancia il “Petit Journal”. La formula: basso prezzo di vendita (5 centesimi), buona raccolta di pubblicità, contenuti “apolitici” e comprensibile a tutti. Al successo concorrono la vendita per strada, in uso negli Stati Uniti fin dal 1830; la raccolta pubblicitaria senza intermediari; i contenuti: è il primo giornale a puntare tutto su delitti e incidenti, con scrittura a forti tinte. E qui Ponson du Terrail, che sa creare inesauribili intrighi nei suoi racconti, pubblica le avventure di Rocambole, personaggio chiave di più di venti romanzi d’appendice.

1941
Pagine sulla guerra alla radio


Per il primo anniversario dell’entrata in guerra dell’Italia, la casa editrice Sansoni di Firenze pubblica “Pagine sulla guerra alla radio” (giugno 1941) che raccoglie commenti, rubriche e servizi trasmessi dall’EIAR. Il curatore è Pio Casali, direttore del “Giornale radio”. La parte dell’antologia dedicata alle corrispondenze dal fronte è una raccolta di racconti di guerra. Quattro portano la firma dell’allora redattore capo del “Giornale radio”, Antonio Piccone Stella; i suoi racconti sono ambientati in Libia, dove trascorse il primo anno di guerra come corrispondente (il più lungo è “Con Castagna a Giarabub”). Un commento è del ministro per la Cultura popolare che il 28 luglio 1940 aveva inaugurato la trasmissione “Notizie da casa” per i combattenti, ammettendo che la posta militare viaggia ancora piuttosto a rilento, mentre “…ci sono notizie che si vorrebbe arrivassero subito. Un bambino che è nato, e il babbo è lontano a combattere. Una mamma che è guarita, e il figlio è lontano a combattere… Il raccolto che è andato bene… tutto questo e molto altro ancora si vorrebbe che il soldato lo sapesse immediatamente, soprattutto se si trova di là dal mare, di là dai monti e dai deserti… Da oggi, durante l’ “Ora del soldato”, intercalate le notizie della nostra guerra alle canzoni che ci piacciono e al riso che fa buon sangue anche e specialmente a chi combatte, ascolterete le “Notizie da casa”. Per mandarvele, camerati, i vostri cari si sono semplicemente rivolti al Comune; il podestà ha comunicato all’EIAR; e subito la notizia vi arriva attraverso lo spazio”.
Racconti di guerra sono i capitoli di un altro radiocronista mobilitato per la marina, Antonio Foschini: la vita quotidiana dei sommergibilisti o dei marinai in navigazione notturna e l’avventura dei naufraghi dell’ “Espero”. Un altro corrispondente è testimone delle battaglie di Punta Stilo e Capo Teulada; Orsino Orsini riferisce sull’ingresso a Sidi el Barrani delle avanguardie della 10a armata; Ugo Rampelli e Raffaello Guzman (quest’ultimo è anche redattore del “Messaggero”) parlano delle loro esperienze con gli aviatori.

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