lunedì 28 ottobre 2019

''Il Calcio dell' Asino'' alla Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea di Roma (cambio data)


Il calcio dell'asino. Il calvario di un giornale ribelle (1892-1925) e del suo direttore Giovanni de Nava (Giva) - Ludovica De Nava,Pier Luigi Zanata - ebook

''Il calcio dell' Asino. Il calvario di un giornale ribelle (1892-1925) e del suo direttore Giovanni de Nava (Giva)'', di Ludovica de Nava e Pier Luigi Zanata, Pellegrini editore, sarà presentato a Roma, mercoledì 13 novembre 2019, alle 17, nella biblioteca dell' Istituto di Storia Moderna e Contemporanea, Via Michelangelo Caetani 32. 
Risultati immagini per biblioteca storia moderna e contemporanea via caetaniPresenteranno la dott.ssa Rosanna De Longis e il dott. Luigi De Angelis. Parteciperanno gli autori.
Il saggio è uno scoop, considerato che l'antologia di Feltrinelli e anche altri libri non avevano dato il giusto rilievo al personaggio "Giva" e al suo ruolo nel giornale. Il saggio è corredato di illustrazioni, alcune davvero inedite ( cartoni originali di Galantara) e di notizie che sono di un'attualità strepitosa ( certe politiche opache del Vaticano...)

Gli autori hanno ricostruito meticolosamente le peripezie politico-amministrative dell'Asino e del suo direttore.

Il titolo del  settimanale riprende il motto di Francesco Domenico Guerrazzi "come il popolo è l'asino: utile, paziente e... bastonato’’
La rivista tratta la difesa e rivendicazione degli sfruttati e delle posizioni socialiste più aperte e si scaglia Giolitti, contro gli scandali politici di quegli anni, la corruzione, le brutalità poliziesche. Il giornale arrivò a conquistarsi un grosso numero di lettori e una tiratura molto elevata.
L'Asino  inoltre attuò una controffensiva contro il clero e il Vaticano, che nei primi anni del 900 si stava organizzando anche politicamente. Nelle vignette venivano descritte la corruzione della Chiesa, l'atteggiamento aggressivo e superstizioso dei preti; il loro successo fra la popolazione portò ad un aumento ulteriore della tiratura.
Tuttavia, a causa delle campagne anticlericali, la rivista venne frequentemente sequestrata per "oltraggio al pudore".

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