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Requiem in Re minore
Venerdì 25 ottobre 2019, ore 17.00 Montevarchi – Bibliocoop Centro, Via dell’oleandro 37
Presenta Fabio Lucaccini Sarà presente l'autore
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Il cugino inglese
Venerdì 25 ottobre 2019, ore 17.30 Fucecchio – Ospedale San Pietro Igneo, Piazza Spartaco Lavagnini 5
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Grosseto · L’alluvione del 1966
Sabato 26 ottobre 2019, ore 17.00 Grosseto – Sala Conferenze Clarisse Arte, Via Vinzaglio 27
Saluti: Luca Agresti, Vice Sindaco Maria Enrica Monaco Gorni, Archivio Fotografico F.lli Gori Mario Papalini, Casa Editrice Effigi Interverranno: Anna Bonelli, Direttrice Biblioteca Chelliana Hubert Corsi, Presidente provinciale della Croce Rossa Italiana Luca Mantiglioni, Caposervizio de La Nazione Zeffiro Ciuffoletti, Ordinario Università Firenze
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Il neonato · Istruzioni per l’uso
Sabato 26 ottobre 2019, ore 17.30 Arcidosso – Sala consiliare, Piazza Indipendenza 30
Dialogano con L’autrice: Adriano Crescenzi, giornalista Mario Papalini, editore
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L'imperatore nel suo labirinto
Usi, abusi e riusi del mito di Federico II di Svevia
Lunedì 28 ottobre 2019, ore 17.30 Bolzano – Biblioteca Provinciale Italiana Claudia Augusta, Via Marconi 2
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Alcuni dei libri Effigi usciti recentemente:
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Oltre il Duomo
Il Duomo di Grosseto e il suo territorio, il contesto archeologico, lo scavo del pozzo e la sua valorizzazione.
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Se chiudo gli occhi
Memorie d'ambiente e di vita
Il racconto di “come eravamo”, scritto da Francesco Prunai, casteldelpianese doc, arriva a riempire, arricchendolo e approfondendolo, uno spazio che riguarda la vita sociale ed economica di Castel del Piano e il suo immaginario collettivo, entrando nei dettagli di aspetti adesso scomparsi che costituivano nella prima metà del Novecento, i riti e i cerimoniali di una comunità di cui oggi neppure si intravedono più i contorni, tanto sono stati stravolti gli assi portanti di un tempo, spazzati via da una metamorfosi impetuosa, impietosa e totalizzante.
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Ero di nessuno
In questo volume vive a futura memoria la vicenda umana di Giuseppe Anice, nato il 2 giugno 1894 ed esposto all’ospizio di Biella due giorni dopo. Figlio di ignoti, preso a balia per tre mesi e poi riportato all’ospizio, accolto da decine di famiglie che lo adottano per ricevere il sussidio e padroni che lo strapazzano addossandogli i lavori più umili e faticosi, Giuseppe sente il bisogno, a 75 anni, di riordinare in tre quaderni manoscritti «quello che ancora la memoria riesce a ricordarsi», per lasciarli ai cinque figli.
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