
"Trappola bianca": il sangue scorre in una desolata strada costiera inglese
di Andrea Curreli
Potremmo definirla la
risposta della vecchia guardia contro l’avanzata delle nuove leve
nordiche. La vecchia Gran Bretagna che prova a reagire all’invasione
degli scandinavi. L’ingrato compito è affidato alla penna di Jim Kelly,
uno di quegli inglesi con occhio chiaro e pizzetto sul mento che divide
il suo tempo tra la madre patria e le ridenti colline toscane. Mr.
Kelly ha preferito abbandonare un posto nella redazione del Financial Times
per dedicarsi a tempo pieno al lavoro di romanziere. Il risultato di
questa scelta, tanto radicale quanto folle, è la pubblicazione di otto
libri in meno di dieci anni e un premio della Crime Writers Association
in bacheca. Uno di questi libri intitolato Death Wore White, il penultimo pubblicato dal romanziere inglese, arriva in Italia come Trappola Bianca. Il testo inaugura la collana “M” che Giunti Editore dedica alla fiction per adulti per non usare un classico termine come giallo.
La trappola nella strada e il morto sulla spiaggia -
La “trappola bianca” cui si riferisce il titolo del romanzo è
rappresentata da un ingorgo in una strada costiera nel Norfolk dove
mentre calano fiocchi di neve saltano fuori morti all’apparenza
inspiegabili. Mentre le macchine si incolonnano e finiscono per restare
isolate in una via ostruita a causa della caduta di un albero in mezzo
alla carreggiata, una strana coppia di poliziotti formata dall’ispettore
Shaw e dal sergente Valentine, si trova in una spiaggia a pochi metri
dalla strada. I due piedipiatti hanno trovato un cadavere durante una
perlustrazione alla ricerca di bidoni contenenti rifiuti tossici.
Le ultime ore di vita di Harvey Ellis - Quando
Shaw e Valentine raggiungono la colonna di macchine bloccate ritrovano
un altro cadavere, identificato poi in Harvey Ellis. L'uomo si trova al
volante del suo mezzo con un punteruolo infilato nell'occhio. Gli altri
automobilisti non hanno visto niente distratti dalla bufera di neve
oppure tacciono per convenienza. Il caso si rivela presto molto
complicato perché, come spiega il sergente Valentine, se da un lato
l'assassino aveva mostrato noncuranza nel "disseminare indizi" tagliando
l'albero e lasciando morire la vittima nell'abitacolo, dall'altro era
stato abile a non lasciare nessuna traccia.
Il confronto tra i due poliziotti e la soluzione del mistero -
E dato che non c’è due senza tre, salta fuori anche un altro corpo
senza vita. I tre cadaveri diventano il macabro filo che lega alcuni
degli automobilisti bloccati. Quando parte la caccia al killer da parte
dei poliziotti, la scena del crimine appare decisamente compromessa. Ma
le indagini procedono e finiscono per coinvolgere personaggi distanti
tra loro e all'apparenza insospettabili. La "caccia" costringe anche i
due poliziotti a fare i conti con il loro differente modo di intendere
la professione. Soprattutto l'ispettore Shaw cerca di scrollarsi di
dosso l'ingombrante parallelo con suo padre, un ex poliziotto molto
popolare. Alla fine i tasselli completano puzzle e i responsabili
finiscono in manette, ma la cattura ha un costo salato per Shaw e
Valentine.
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