Alias
Cuba in movimento: dal “beisbol” in strada ai grandi campioni
L’appuntamento è a Villa Gordiani, un’area verde nel quartiere Prenestino a sud est di Roma salvata dalla speculazione edilizia dei palazzinari. Un gruppo di ragazzine si allena facendo il giro intorno all’area, dirette da Mauro Pascolini un allenatore non più giovane ma con la passione di un…
Matarazzo, un’arte che non fa confidenze
C’è un artista in Italia che come nessun altro sa incrociare cinema, pittura e fotografia. Cortometraggi e mediometraggi insediati sulla faglia che separa la stasi dal movimento, una faglia che si apre e si chiude continuamente producendo una fissità e un movimento che rimandano a un tempo in cui l’uomo,…
In Congo la pittura critica i “grandi” della terra
— Graziella Melania Geraci,
Sconcerta talvolta la propensione all’uso di categorie ristrette per ambiti di grande respiro. E’ il caso dell’arte africana troppo spesso chiusa in un vocabolo unico che ne mortifica le accezioni e le sfaccettature. Per gli oltre 50 Stati del Continente Nero si potrebbe e si dovrebbe costruire una…
JP Mika: Printemps arabe
Angelo Pasquini ai tempi del Male
— Alessandra Vanzi,
Conosco Angelo Pasquini, (fondatore di Zut, coofondatore del Male, sceneggiatore e regista) , da moltissimi anni, è un bel tipo dallo sguardo ironico e un po’ sguincio, apparentemente distratto, alto, dritto, non molto loquace, sembra essere sempre assorto in qualche pensiero. Quand’ero ragazzina m’incuteva una gran soggezione, poi…
Donna Summer, le metamorfosi di una «ordinary girl»
— Stefano Crippa,
La disco non era solo nei 4/4 della batteria, era uno stile, una moda e un modello di vita da seguire. Donna Summer dagli orgasmi multipli di Love to Love You Baby che la incoronò regina incontrastata del genere dal 1975 fino al tramonto della «febbre…
Antonio Ligabue, una vita amara e bastarda
— Thomas Martinelli,
Il 27 maggio prossimo ricorre il cinquantesimo dalla morte del pittore Antonio Ligabue. “Al Matt”, “al Tedesch” –due dei nomignoli affibbiatigli durante la sua vita tormentosa e movimentata– sarà oggetto di molte attenzioni nei mesi a venire. Ad aprire le celebrazioni con qualche anticipo contribuisce anche l’ultimo…
Dalla copertina di "Ligabue, il ruggito" di Nazareno Giusti
“The Clinic” l’intoccabile
— Fabio Bozzato,
In Cile è una rivista culto. E ha un impatto senza paragoni in America Latina. Il nome The Clinic lo ha preso dalla scritta che compariva all’ingresso della clinica dove Augusto Pinochet era ricoverato nel 1998 e dove fu raggiunto da un mandato di arresto emesso dallo spagnolo…
Una copertina della rivista "The Clinic"
Oltre il terrore
— Roberto Ciccarelli,
Gli attentati di Parigi non sono isolati. Solo partire dalla Francia nel marzo 2012 ci sono stati gli attacchi di Tolosa (7 morti, tra cui 3 bambini della scuola ebraica) e a giugno 2014 l’attentato al museo ebraico di Bruxelles (4 morti). Tutto sembra essere iniziato nel…
Charlie Hebdo, l’Europa che sconcerta
— Nadia Kaabi Linke *,
Dopo il primo shock dovuto alla sparatoria e al massacro di Charlie Hebdo, il dramma francese ha suscitato in me una grande sorpresa, soprattutto per quanto riguarda il trattamento dei media e la reazione delle politiche europee. Mi sono subito domandata perché un crimine come questo è stato…
L’America è confusa
— Luca Celada,
A differenza della Francia, patria del moderno stato laico, gli Stati uniti sono la società occidentale più profondamente religiosa. È lo storico paradosso di una nazione nata — come la Francia — dalla rivoluzione, ma radicata fin dalle origini anche nel fanatismo religioso delle sette integraliste…
Kamikaze inconsapevoli
— Manuela De Leonardis,
Awam Amkpa, professore associato di Arte drammatica e Teoria culturale alla New York University, è autore del volume Theatre and Postcolonial Desires (2003), nonché regista cinematografico e teatrale. Nel 1993 si è laureato all’Università di Bristol, ma è in Nigeria (è nato a Kano) che ha respirato il clima culturale «eterogeneo,…
Il destino dell’harem
— Anna Maria Merlo,
Lo psicoanalista Jacques André vede nel massacro della settimana tragica parigina «molte cose che riguardano la violenza dell’adolescenza», che cortocircuita il pensiero. «L’inconscio è un selvaggio – aggiunge – mai la democrazia sarà l’erede dell’inconscio, si farà sempre contro di esso, non c’è né eguaglianza né…
Le frontiere sfilacciate della cittadinanza
— Sandro Mezzadra,
I tre attentatori di Parigi erano francesi. E Ahmed era il nome di una delle loro vittime. È bene partire da qui per ragionare su quanto è accaduto. Una fotografia non solo della Francia, ma dell’Europa contemporanea, dell’intreccio di geografie e culture, religioni e lingue che ne definiscono la composizione.…