giovedì 27 maggio 2010
Cagliari - Forma e poesia nel jazz - I Comparetti di Paddeu e il debutto del Gianrico Manca Visions Quintet
Ultime note per "Forma e Poesia nel Jazz", venerdì sera (28 maggio) a Cagliari. La rassegna organizzata da Shannara chiude la lunga serie di concerti della sua tredicesima edizione (iniziata l'8 maggio) con un doppio appuntamento nel ridotto del Teatro Massimo.
Si comincia alle 19 con "Silent Movie", una produzione che ha debuttato lo scorso settembre a Carloforte per "Creuza de Ma'", il festival dedicato alla musica per il cinema diretto dal regista Gianfranco Cabiddu. Si tratta della sonorizzazione dal vivo di due film corti di Buster Keaton, "One Week" (del 1920) e "The High Sign" (1921): ad accompagnare le immagini in bianco e nero, sarà la "soundtrack" istantanea de I comparetti di Paddeu, ovvero l'attore e musicista Pierfrancesco Loche (voce ed effetti sonori) con Danilo Cherni alle tastiere e Maurizio Rizzuto alle percussioni, due musicisti già apprezzati (tra l'altro) accanto a Sabina Guzzanti negli spettacoli "Reperto Raiot" e "Vilipendio".
Il secondo set, alle 21, porta per la prima volta al centro dei riflettori il Visions Quintet del batterista cagliaritano Gianrico Manca, un progetto voluto dall'associazione culturale Shannara, sempre attenta a incentivare i musicisti jazz locali. Attivo con varie formazioni (collabora tra gli altri con il quartetto di Francesca Corrias, con il Lucia Fodde New Swing Quartet, con il Carlo Ditta Organ Quartet con Max Ionata e Luca Mannutza, col Francesco Lento Quartet, con il trio funk Jazzid e con il trio di Flavio Secchi dedicato a Wes Montgomery), Gianrico Manca guida al debutto questo Visions Quintet in cui si riconoscono volti noti della scena jazzistica isolana: Francesco Lento alla tromba, Massimo Carboni ai sax, Mariano Tedde al pianoforte e Alessandro "Cinzio" Atzori al contrabbasso. La musica è tutta del leader: scritta e arrangiata con l'aiuto del pianista Luca Mannutza (uno dei maestri di Gianrico Manca negli anni della sua formazione e "compagno di squadra" al debutto professionale, nel 1998), rispecchia le diverse passioni musicali del batterista, da Charlie Parker a John Coltrane, da James Brown e Stevie Wonder a Nick Drake e ai Radiohead, da Duke Ellington ad Archie Shepp, a Wayne Shorter.
Al termine, il consueto appuntamento dopo-concerto vede stavolta nel foyer del Teatro Massimo l'attore Elio Turno Arthemalle e Paolo Maccioni, l'autore (sotto lo pseudonimo di Gustavo Pratt) di “Scrittori à la carte", il libro (uscito due anni fa per l'editrice Aìsara) di ricette culinarie scritte in forma di racconto parodiando lo stile di diciotto firme della "nouvelle vague" letteraria sarda. Ricette personalizzate, venerdì sera nelle letture di Arthemalle, con menu da far scegliere al pubblico di "Forma e poesia nel jazz".
E un libro caratterizza anche l'ultimo appuntamento della rassegna che sabato (29 maggio, ore 20) si trasferisce alla Galleria d’arte Paola Frau (in via Lamarmora, 143) per chiudere il sipario con la presentazione di "Sardinia Jazz", il testo di Claudio Loi (pubblicato di recente da Aipsa) sulla scena jazzistica isolana. Scena da cui proviene anche il trio di Marco Argiolas (clarinetto), Carlo Ditta (chitarra) e Alessandro Atzori (contrabbasso) che offrirà la colonna sonora alla festa finale.
www.shannaraspettacolo.it
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