Mezzanotte di un certo giorno di luglio
Satori di fatti incontestabili
Sfera dell’ irreale
Produce lo strano e il meraviglioso
Nel giardino largo e splendido
Nel patio
Che sembra respirare
Tutta per se’
L’ aria che arriva
Sfidato a scoprire il difficile
Satori di equilibrio
Tra avvenimenti di tensioni
E il culmine dell’ azione
Satori che rompe il silenzio
Sceso nella notte
In attesa della decisione
Invito alla sfida
Restituisco il dono
Lascio perdere, non meritato
Mai barato nel gioco dell’ amore
Sorrido
Scott, Lady Helse e Honey si avvicinano
Alzano gli occhi su me
Immobili
Nelle loro pupille
Sembra si agitino pensieri
Non concretizzati
Allungo una mano
Li accarezzo
Buona fortuna
Grazie
La nuova vita comincia
Satori: e’ il momento dell’ illuminazione nella pratica del Buddismo Zen, momento in cui l’ intera esperienza personale e cosmica e’ proiettata in un unico istante, che porta ad annullarsi cosciente del soggetto, non derivante da una rinuncia al mondo esterno ma dalla partecipazione ad esso tramite l’ atto puro.
Il Satori si rappresenta bene con l’ aiku, un componimento poetico di tre versi caratterizzati da cinque, sette e ancora cinque sillabe
Amore ridò
Immeritato dono
Barare mai
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