La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava

La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava
Storia di un amore importante di Grazia Deledda con lettere autografe. Romanzo di Ludovica De Nava

IN TERRITORIO NEMICO

IN TERRITORIO NEMICO
Romanzo storico sulla Resistenza di Pier Luigi Zanata e altri 114 scrittori - metodo Scrittura Industriale Collettiva

Dettagli di un sorriso

Dettagli di un sorriso
romanzo di Gianni Zanata

Il calcio dell' Asino

Il calcio dell' Asino
Il calcio dell’Asino. Il calvario di un giornale ribelle (1892-1925) e del suo direttore Giovanni de Nava (Giva)

NON STO TANTO MALE

NON STO TANTO MALE
romanzo di Gianni Zanata

domenica 10 ottobre 2010

Festival internazionale di letteratura ebraica


Festival internazionale di letteratura ebraica

a cura di Ariela Piattelli, Raffaella Spizzichino e Shulim Vogelmann

confronti

con:

Edoardo Albinati | Giulio Busi | Sergio Campailla | Benedetto Carucci

Simonetta Della Seta | Manuel De Sica | Riccardo Di Segni | Alain Elkann

Alessandra Farkas | Bruno Gambarotta | Paolo Giordano | Howard Jacobson | Erika Jong Ron Leshem | Yarona Pinhas | Alessandro Piperno | Meir Shalev | Ronny Someck

Raiz & Radicanto | Enrico Vanzina | Daniel Vogelmann

Roma, 8 ottobre 2010

La terza edizione del Festival Internazionale di Letteratura Ebraica (dal 9 al 13 ottobre 2010 a Roma alla Casa dell’Architettura in Piazza Manfredo Fanti 47 e al Palazzo della Cultura in via del Portico d’Ottavia 73) nasce dal desiderio di raccontare, attraverso la voce degli scrittori e dei libri, come l’ebraismo si confronta con i quesiti più attuali che coinvolgono la nostra società all’alba del XXI secolo.

Con un approccio metalinguistico, questa edizione si snoderà in un dialogo stimolante con scrittori, esegeti, giornalisti, registi e critici letterari internazionali, con la volontà di contribuire al dibattito pubblico proponendo anche quest’anno cinque giorni per scoprire gli infiniti percorsi tracciati nel corso dei secoli dalla Letteratura Ebraica e le nuove frontiere, assieme alle sfide che essa dovrà affrontare nel futuro.

Il Festival inaugura sabato 9 ottobre alle ore 20.30 alla Casa dell’Architettura con “Natural Born Writers”, un incontro tra Paolo Giordano e Ron Leshem. Un confronto tra due giovani scrittori, uno italiano e uno israeliano, che hanno conquistato il pubblico internazionale grazie ai loro romanzi d’esordio: Giordano, autore di “La solitudine dei numeri primi” (Mondadori, 2008) intervista Leshem, autore di “Tredici soldati” (Rizzoli, 2007).

Alla Cabbalà è dedicata un’intera giornata del Festival, domenica 10 ottobre. Il termine ebraico Cabbalà, che nel linguaggio talmudico significa semplicemente “tradizione”, è utilizzato per definire la mistica ebraica e le tradizioni esoteriche dell’ebraismo. La Cabbalà è la saggezza di “ciò che è nascosto” e i cabbalisti sono “gli uomini dell’interiorità”, che perseguono instancabilmente la loro ricerca della luce e della verità nascoste in tutto ciò che esiste. La Cabbalà ha sempre esercitato un grande fascino sull’uomo in cerca di risposte sulle grandi questioni dell’esistenza. È un percorso suggestivo e profondo, ma anche pericoloso se l’avvicinarsi alle profondità dello spirito e alle altezze dell’insondabile non viene affrontato con serietà e rigore. Con l’aiuto della scrittrice eritrea Yarona Pinhas (“L’uomo e l’universo tra lettere e numeri” alla Casa dell’Architettura alle ore 11.00), del rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni e del Professor Giulio Busi, massimo esperto internazionale di Cabbalà (“Spiegare la Cabbalà” al Palazzo della Cultura in Via Portico d’Ottavia 73 alle ore 18.00 – l’incontro è seguito da un aperitivo) si cercherà di raccontare che cos’è esattamente la mistica ebraica, di svelarne le profondità e - in parte - i misteri, tracciando una netta distinzione tra ciò che è semplice superstizione e ciò che è frutto di un vero e sincero studio dei testi ebraici.

La serata di domenica 10 ottobre si conclude alla Casa dell’Architettura alle ore 21.00 con la proiezione del film “Il Giardino dei Finzi Contini” di Vittorio De Sica (1970). Manuel De Sica e Alain Elkann ripropongono al pubblico del Festival uno tra i capolavori del cinema italiano più apprezzati all’estero, che riesce ancora oggi a raccontare la storia, il dolore e la ferita profonda della Shoah. Dal palco del Festival Internazionale di Letteratura Ebraica si intende anche lanciare un appello affinché la pellicola del film, restaurata nel 1996 dalla Sony Pictures, possa essere digitalizzata per garantirne l’adeguata conservazione.

La giornata di lunedì 11 ottobre il poeta israeliano di origine irachena Ronny Someck sarà intervistato dallo scrittore e poeta italiano Edoardo Albinati (“Blues del terzo bacio. Poesia” alla Casa dell’Architettura alle ore 18.30). Someck è considerato uno dei maggiori poeti israeliani della giovane generazione, è spesso invitato a festival di poesia negli Stati Uniti, in Africa e in Europa. Ha pubblicato nove antologie di poesia e un libro per bambini. È giornalista e critico letterario e creatore di opere visive e musicali. Albinati si è sempre interessato a situazioni e storie in cui i personaggi si trovano in stato di emergenza, e devono sfruttare tutte le loro risorse per sopravvivere e vincere.

La serata di lunedì 11 ottobre (alle ore 20.30 alla Casa dell’Architettura) riserva un appuntamento in esclusiva per il Festival: la presentazione del nuovo libro del romanziere israeliano Meir Shalev, uscito in Italia il 29 settembre, “È andata così” (Feltrinelli, 2010). Sarà Simonetta Della Seta, Consigliere per gli Affari Culturali dell’Ambasciata d’Italia in Israele, studiosa e giornalista specializzata in Storia del Medio Oriente e Storia del Popolo Ebraico, ad intervistare l’autore, noto per la sua straordinaria vena poetica ed ironica al tempo stesso. Shalev racconta in questo libro la storia della sua famiglia che è stata, negli anni venti del secolo scorso, fra i fondatori di Nahalal, un villaggio agricolo nel Nord d’Israele. Shalev torna a Nahalal, rievoca l’amore dei suoi genitori, le gioie e i dolori della sua famiglia. Lo fa con il consueto e straordinario garbo letterario, creando situazioni sempre in bilico fra il verosimile e l’impossibile. Che però qui ci dice essere tutto frutto della realtà, della vita vissuta.

“Ebraismo e persuasione in Carlo Michelstaedter” è l’incontro che il Festival dedica, martedì 12 ottobre (alla Casa dell’Architettura alle ore 10.30) al poeta, filosofo e artista goriziano Carlo Michelstaedter (1887-1910), morto suicida per un colpo di rivoltella, nell’anno del centenario della sua morte. Lo scrittore, saggista, critico letterario e accademico italiano Sergio Campailla e Benedetto Carucci Viterbi, preside delle scuole ebraiche di Roma e vice direttore del Corso di Laurea in Studi Ebraici del Collegio Rabbinico Italiano, ricorderanno e illustreranno al pubblico e agli studenti la figura e il pensiero di Michelstaedter.

Nella serata di martedì 12 ottobre (alla Casa dell’Architettura alle ore 18.30) si terrà un originale “Dialogo sull’umorismo”, un incontro tra lo scrittore, giornalista, conduttore televisivo e radiofonico Bruno Gambarotta, lo sceneggiatore Enrico Vanzina e Daniel Vogelmann, fondatore della casa editrice fiorentina Giuntina e curatore del recente volume “Le mie migliori barzellette ebraiche” (La Giuntina, 2010).

Concludono la giornata di martedì 12 ottobre (alla Casa dell’Architettura alle ore 20.30) la corrispondente del Corriere della Sera a New York Alessandra Farkas e la scrittrice americana Erica Jong per l’incontro sulla letteratura ebraica americana al femminile “Paura di volare”, dal titolo del primo romanzo della Jong, scritto nel 1973 e pubblicato in Italia da Bompiani nel 2000.

Con un incontro alla Casa dell’Architettura e un concerto al Palazzo della Cultura al Portico d’Ottavia si conclude mercoledì 13 ottobre la terza edizione del Festival Internazionale di Letteratura Ebraica.

Il giorno dopo la finale del Man Booker Prize 2010 (per il quale concorre e quindi potrebbe arrivare al Festival in veste di “neo-vincitore”) il romanziere, saggista, giornalista e umorista britannico Howard Jacobson incontra lo scrittore Alessandro Piperno per un’intervista su “Che cos’è l’amor” (alle ore 19.30 alla Casa dell’Architettura), occasione per parlare anche di “Un amore perfetto” (Cargo 2010), il romanzo di Jacobson sull’amore, sul sesso e sulla paura degli uomini verso ciò che rappresenta per loro il più grande mistero: la donna.

Grande chiusura, mercoledì 13 ottobre (alle ore 22.00 presso il Palazzo della Cultura in Via Portico d’Ottavia 73) con il concerto “Musica Immaginaria Mediterranea” di Raiz & Radicanto. Arrangiando la canzone napoletana come una cantiga sefardita o cantando un tradizionale mediorientale come potrebbe fare Sergio Bruni, il progetto cerca di mettere in risalto tutte le cose in cui le differenti culture musicali del mediterraneo si assomigliano - “immaginando” appunto una musica unica e panregionale - portando indirettamente così anche un messaggio di pace e mutuo riconoscimento in una parte di mondo ancora attraversata da dolorosi conflitti.

L’incontro di Raiz con il gruppo barese Radicanto si è consolidato negli ultimi anni con la realizzazione di tour e lavori discografici per la Universal Music (dal precedente “Uno” del 2007 al nuovo “Ya!” di prossima uscita, prevista per gennaio 2011).

Raiz, voce storica della band Almamegretta, estrarrà dalla valigia che lo accompagna nel suo viaggio gli strumenti della tradizione per raccontare un pentagramma di mediterraneo, poesia e immaginazione. I RADICANTO, che nel loro percorso artistico vantano collaborazioni con alcuni tra i massimi esponenti della musica di tradizione ma anche d’autore e jazz sia in contesti cinematografici che dal vivo, hanno dato vita a colonne sonore per il cinema, il teatro e la televisione e si sono esibiti nei maggiori festival europei.

Anche quest’anno, per tutta la durata del Festival alla Casa dell’Architettura, è allestito un “book-corner” per gli appassionati di letteratura ebraica, con proposte di narrativa, saggistica, liturgia, preghiere, Cabbalà e testi sacri dalla Mishnà al Talmud. Il corner è a cura della libreria Kiryat Sefer (in italiano, Città del Libro) che ha appena aperto nel cuore del vecchio ghetto.

La terza edizione del Festival Internazionale di Letteratura Ebraica è promossa dalla Comunità Ebraica di Roma, da Roma Capitale Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione, dalla Regione Lazio, dalla Provincia di Roma, dalla Camera di Commercio di Roma, dall’Ambasciata d’Israele in Italia e dalla Fondazione Elio Toaff per la Cultura Ebraica, è prodotta dall’Associazione Culturale Golda e da Artix in collaborazione con il Centro di Cultura Ebraica, Consultinvest e Finmeccanica, con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura.

Info

Festival Internazionale di Letteratura Ebraica

a cura di Ariela Piattelli, Raffaella Spizzichino e Shulim Vogelmann

da sabato 9 a mercoledì 13 ottobre 2010

Casa dell’Architettura in piazza Manfredo Fanti, 47

Palazzo della Cultura in via del Portico d’Ottavia 73

Ingresso libero fino ad esaurimento posti

www.festivaletteraturaebraica.it

Ufficio Stampa Festival Internazionale della Letteratura Ebraica

Fabiana Magrì +39 06 82077386 +39 340 4206813 f.magri@zetema.it

Paolo Le Grazie +39 346 2372137 paololegrazie@fastwebnet.it


BIOGRAFIE

Edoardo Albinati

Scrittore e poeta italiano. Ha esordito nel 1988 con una raccolta di racconti, Arabeschi della vita morale. È autore del romanzo Il polacco lavatore di vetri, da cui è stato tratto il film La ballata del lavavetri di Peter Del Monte. Con il romanzo Svenimenti, ha vinto il Premio Viareggio nel 2004. Il suo ultimo libro, scritto assieme a Filippo Timi, è Tuttalpiù muoio.

Giulio Busi

Nato a Bologna nel 1960, è un filologo e professore ordinario alla Freie Universität di Berlino, dove dirige l’Istituto di giudaistica. Si è occupato particolarmente di misticismo ebraico, di cui ha analizzato tanto lo sviluppo storico quanto i valori letterari e le implicazioni estetiche. Collabora con numerose riviste specialistiche e con giornali quotidiani, tra cui i berlinesi Tagesspiegel, Die Welt e il Sole 24 Ore, dove cura una rubrica settimanale dedicata al patrimonio letterario e storico del giudaismo. Dal 2007 insegna Storia del pensiero ebraico presso l’Università Statale di Milano. È general editor della collana The Kabbalistic Library of Giovanni Pico della Mirandola, che pubblica, in volumi monografici, le traduzioni cabbalistiche eseguite per Pico nel 1486. In Qabbalah visiva (2005) ha raccolto numerosi antichi disegni cabbalistici inediti e ha così avviato un nuovo campo d'indagine sul grafismo mistico.

Sergio Campailla

Noto accademico, scrittore e critico letterario. Ha pubblicato numerosi volumi lungo i dominanti filoni della cultura siciliana, ebraica e mitteleuropea tra cui: Pensiero e poesia di Carlo Michelstaedter (1973), di cui ha curato molte opere, promuovendone il revival sul piano internazionale. Sempre di Carlo Michelstaedter, oltre a curare e ordinare il Fondo omonimo presso la Biblioteca Civica di Gorizia, ha inoltre pubblicato, presso l'Istituto per gli Incontri Culturali Mitteuropei, l'Opera grafica e pittorica (1975) e gli Scritti scolastici (1976).

Benedetto Carucci

Preside delle scuole ebraiche di Roma e vice direttore del Corso di Laurea in Studi Ebraici del Collegio Rabbinico Italiano. Insegna nello stesso istituto esegesi biblica e letteratura rabbinica. È professore invitato presso la Pontificia Università Gregoriana. È autore di saggi sulla tradizione rabbinica e sull’ermeneutica ebraica testi sacri.

Simonetta Della Seta

Nota giornalista italiana della stampa (Panorama, Il Foglio) e della televisione, risiede da anni a Gerusalemme ed è diventata una delle più attendibili esperte del contesto socio-politico della zona. Con la Giuntina ha pubblicato nel 1999 Israeliani e Palestinesi. Il costo della non Pace. Attualmente è Addetto Culturale all’Ambasciata di Italia a Tel Aviv.

Manuel De Sica

Autore di musica sinfonica e da camera, è più conosciuto al grande pubblico per le oltre cento colonne sonore composte per il cinema e la televisione dal 1969 ad oggi. È presidente dell'Associazione Amici di Vittorio De Sica per il restauro delle opere paterne, curatore di pubblicazioni su ciascun film restaurato e fondatore dell'Associazione Musica Retrovata per il recupero delle opere musicali inedite o sconosciute. Ha Pubblicato due libri di racconti: Il Mio Diavolo Custode (1996) e La Visita Notturna (2004). Ha ricevuto una nomination all'Oscar nel 1971 per Il Giardino dei Finzi Contini di Vittorio De Sica.

Riccardo Di Segni

Dal 2001 è il rabbino capo della Comunità Ebraica di Roma. Laureato in medicina e chirurgia, continua ad esercitare anche la sua professione di medico, come primario di radiologia all'ospedale San Giovanni di Roma. Ha conseguito il titolo di rabbino presso il Collegio Rabbinico Italiano nel 1973 ed è considerato tra le massime autorità spirituali e morali ebraiche in Italia, assieme anche al suo predecessore Elio Toaff e al rabbino Giuseppe Laras.

Alain Elkann

Giornalista e scrittore italiano. Ha origini religiose ebraiche e nazionali francesi e americane. Attualmente è il conduttore di rubriche d'approfondimento culturale per la rete televisiva LA7 Ha scritto numerosi libri, romanzi, saggi e opuscoli, tra i quali spiccano i due in partecipazione con Elio Toaff (rabbino capo emerito di Roma) e con l'arcivescovo emerito di Milano Carlo Maria Martini, e inoltre un libro con il re giordano Abdullah. Tema a lui caro è quello della fede ebraica in rapporto alle altre religioni, e l'essere ebrei oggi. Dal 2008 è consigliere per gli eventi culturali e per i rapporti con l'estero dal Ministro Sandro Bondi. Nel 2010 gli è stato attribuito il Premio America della Fondazione Italia USA.

Alessandra Farkas

Vive a New York, dove ha lavorato prima come collaboratrice dell'Europeo, poi, a partire dal 1985, come corrispondente dagli Stati Uniti del Corriere della Sera, per cui scrive di ogni aspetto della società americana, dalla politica alla cultura, dalla medicina ai nuovi media.

Bruno Gambarotta

Scrittore, giornalista, conduttore televisivo e radiofonico italiano. È anche autore e regista di programmi per la radio e la televisione e, oltre alla scrittura, fra i suoi maggiori interessi figura la gastronomia, materia della quale si è occupato anche per i suoi scritti. È autore di libri e collaboratore di diverse testate (fra cui l'Unità, la Repubblica, La Stampa e la rivista Comix).

Paolo Giordano

Laureato in fisica presso l’Università di Torino, ha conseguito in seguito il dottorato di ricerca in fisica teorica nel 2010. Il suo primo romanzo, La solitudine dei numeri primi, è stato il più venduto in Italia nel 2008 e ha ricevuto numerosi premi, il premio Fiesole Narrativa Under 40, il Premio Letterario Merck Serono, il Premio Strega -il più giovane autore premiato- e il Premio Campiello Opera Prima. L’opera è in corso di traduzione in oltre 30 lingue, e risulta essere il libro più venduto in Italia nel 2008, con più di un milione di copie acquistate.

Howard Jacobson

Scrittore, saggista, giornalista e conduttore televisivo britannico, è particolarmente noto per lo stile umoristico e la vena comica dei suoi romanzi, che hanno spesso come soggetto storie di ebrei inglesi. Howard Jacobson è autore di dieci romanzi. È editorialista per il quotidiano The Independent. Kalooki Nights, il suo primo libro tradotto in italiano (Cargo, 2008), è il romanzo di formazione di un giovane ebreo senza peli sulla lingua. È stato tra i favoriti al Man Booker Prize nel 2006 e ha vinto il Jewish Quarterly nel 2007. È in finale al Man Booker Prize 2010.

Erica Jong

Scrittrice, saggista, poetessa ed educatrice statunitense. Erica Jong è conosciuta soprattutto per il suo primo romanzo, Paura di volare (1973), col quale creò scalpore per la franchezza con cui trattò temi come il desiderio sessuale femminile. In Ricorderò domani, narrando la potenza devastante dell’amore, ripercorre la storia del secolo appena trascorso attraverso le vicende di quattro donne, emblemi della loro generazione e simboli dei rapidi cambiamenti avvenuti negli ultimi decenni. Nel suo ultimo libro Cosa vogliono le donne compone un appassionato ritratto delle donne d’oggi. Molto apprezzati i suoi articoli, nati soprattutto all’indomani della terribile tragedia dell’11 settembre ed ospitati dai più autorevoli quotidiani statunitensi.

Ron Leshem

Ha iniziato la sua carriera come giornalista, facendosi apprezzare per una serie di réportages sull’Intifadah e in seguito come redattore, nella testata nazionale Israeliana Yediot Aharonot. Nel 2005 ha pubblicato in Israele, col titolo Se esiste il Paradiso (Im Yesh Gan Eden), il suo primo romanzo che ha riscosso un notevole successo, tanto da aggiudicarsi sia l’importante Premio letterario Sapir, sia lo Yitzhak Sadeh Prize per la Letteratura a carattere militare, oltre che suscitare l’interesse del regista Joseph Cedar che vi ha tratto un film Beaufort, vincitore dell’Orso d’Argento al 57° Festival di Berlino. Pubblica nel 2007 il suo ultimo lavoro, edito in Italia da Rizzoli, col titolo Tredici soldati. Dal 2008 ha abbandonato la carriera di giornalista per dedicarsi completamente alla scrittura.

Yarona Pinhas

Laureata in storia dell'arte e linguistica all'Università Ebraica di Gerusalemme presso la quale ha svolto attività di ricerca. Di particolare interesse i suoi lavori sugli oggetti di culto ebraici italiani e sulla documentazione di oggetti e sinagoghe dell'ebraismo marocchino, turco e ceco. Lettrice all'Orientale di Napoli, ha insegnato anche a Roma presso diverse istituzioni, quali il Pitigliani e l'Agenzia ebraica. In tempi più recenti è impegnata nella conduzione di seminari di autosviluppo personale e di corsi sulla Cabbalà, sull'ebraismo e sull'arte ebraica. Tra le sue opere più significative ricordiamo La saggezza velata, Il femminile nella Torà, Onda sigillata.

Alessandro Piperno

Scrittore e critico letterario, nel 2000 ha pubblicato il controverso saggio Proust antiebreo sulla figura di Marcel Proust. Nel 2005 è giunto alla notorietà con la pubblicazione del suo primo romanzo Con le peggiori intenzioni vendendo quasi 200.000 copie in pochi mesi e vincendo il premio Campiello opera prima. Il romanzo, che narra le vicende di mezzo secolo della famiglia Sonnino e in particolare del suo membro più giovane, Daniel, si caratterizza per lessico colto e uno stile originale, ricco di aggettivi e di avverbi.

Raiz e Radicanto

L’incontro di Raiz con il gruppo barese Radicanto si è consolidato negli ultimi anni con la realizzazione di tour e lavori discografici per la Universal Music (dal precedente “Uno” del 2007 al nuovo “Ya!” di prossima uscita, prevista per gennaio 2011). Raiz, voce storica della band Almamegretta, estrarrà dalla valigia che lo accompagna nel suo viaggio gli strumenti della tradizione per raccontare un pentagramma di mediterraneo, poesia e immaginazione. I Radicanto, che nel loro percorso artistico vantano collaborazioni con alcuni tra i massimi esponenti della musica di tradizione ma anche d’autore e jazz sia in contesti cinematografici che dal vivo, hanno dato vita a colonne sonore e si sono esibiti nei maggiori festival europei.

Meir Shalev

Figlio del poeta Yitzchak Shalev, ha studiato psicologia alla Hebrew University di Gerusalemme. Dopo un’esperienza come conduttore televisivo fra gli anni Settanta e Ottanta, come presentatore di sketch comici alla televisione e alla radio, si è dedicato a tempo pieno alla scrittura. Per molti anni ha avuto una rubrica settimanale nell'edizione del fine settimana del quotidiano Yediot Ahronot. La rubrica era un commento satirico alla politica del governo e alla situazione della popolazione israeliana. Ha pubblicato libri per l’infanzia, una raccolta di saggi e vari romanzi, diventati best-seller internazionali. Tra le sue opere: E fiorirà il deserto, Per amore di una donna, Il pane di Sarah, Storie piccole, Re Adamo nella giungla, Fontanella.

Ronny Someck

Ha studiato arte alla Avni Art Accademy di Tel Aviv e all’Università della stessa città si è laureato in Letteratura e Filosofia Ebraica.Considerato internazionalmente come uno dei maggiori poeti israeliani della giovane generazione, è invitato a festival di poesia negli Stati Uniti, in Africa ed in numerosissimi paesi d’Europa. Gli sono stati conferiti parecchi premi, tra cui, in Israele, il prestigioso Premio del primo Ministro, nell’89. Ha pubblicato nove raccolte di poesia e un libro per bambini che ha avuto enorme successo; è giornalista letterario, collaborando a giornali, riviste e televisione, creatore inoltre di opere visive e musicali, performances e installazioni realizzate lavorando con alcuni tra i più famosi artisti israeliani, in particolare con Benny Efrat. Sue poesie sono state tradotte in più di dodici lingue, tra cui arabo, inglese, francese, catalano, albanese, ed ora anche in italiano.

Enrico Vanzina

Sceneggiatore, figlio del regista Steno e fratello di Carlo Vanzina, ha realizzato più di 80 script, molti dei quali assieme a registi come Nanni Loy, Dino Risi, Marco Risi, Alberto Lattuada e Mario Monicelli. La sua prima sceneggiatura è Luna di miele in tre del 1976, seguita da Febbre da cavallo, che molti considerano il suo capolavoro. Tra il '78 e l'80 scrive due film che vedono protagonista Monica Vitti: Per vivere meglio divertitevi con noi e Il tango della gelosia. Con il fratello Carlo, nel 1984, fonda una casa di produzione sia per il cinema che per fiction televisive.

Daniel Vogelmann

Esordisce negli anni ’70 come poeta, pubblicando alcuni volumi di liriche, tra cui Fondamentale (1972). Nel 1980 fonda la casa editrice La Giuntin, la cui prima pubblicazione, nella collana “Schulim Vogellamm”, dedicata alla memoria del padre, fu La notte del Premio Nobel Elie Wiesel, a cui negli anni si sono aggiunti circa 250 titoli sulla cultura ebraica. Il suo ultimo libro, pubblicato nel 2009 è Le mie migliori Barzellette Ebraiche.

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