L'UNIONE SARDA
Teatro a corte
anno secondo
anno secondo
«Il teatro non c'è più da parecchi anni, da quando è diventato azienda». L'arte è come un sogno e quando sogni non stacchi un biglietto, spiega Gaetano Marino, attore, regista, drammaturgo. Dopo oltre trent'anni di carriera è pronto a fare un teatro quasi gratis. A cappello, a fine spettacolo. Occasioni conviviali su ordinazione con la seconda edizione di “Teatro a corte” che il fondatore di Isolateatro propone in Sardegna da luglio a settembre con il Dipartimento di Filologia Classica dell'Università di Cagliari. Sul menu la scelta: Platone con “Voi che sapete”, tratto dall'Apologia di Socrate, gli intrighi e amori sull'Olimpo e dintorni di “Quando la donna è una dea” in brani da Omero, Apollonio Rodio e Teocrito e infine “Bellas mariposas” di Sergio Atzeni ( info@gaetanomarino.net e 349-1051841).
Strano davvero per uno bravo davvero. Uno convinto che "bravo" sia parola ormai troppo edulcorata, superficiale. «Nel nostro lavoro bisogna andare a letto presto e alzarsi presto. Che senso ha questo deambulare notturno?», fa rigoroso e disciplinato da quando ha riscoperto i greci, quindici anni fa. «Prima ero prepotente, presuntuoso. Ma ora, grazie a loro, cammino con la coda tra le gambe». Acquisto di modestia a parte, varrebbe guardarlo il curriculum: Cechov, Kafka, Pirandello, Wilde, Aub, Büchner, Shakespeare, Pasolini, Sofocle, Aristofane, Euripide, Erodoto. «Vivacchio, per dirla con Carmelo Bene», ammette, «ma alla fine il lavoro paga», assicura. Il teatro, che è spazio deputato ma può essere strada o piazza perché bastano orecchie per ascoltare se si sanno narrare storie, te lo porta a casa, in giardino, in cantina. Magari su una terrazza che sovrasta un teatro comunale. Si debutta con Platone il primo luglio, ore 21, in una casa di Flumini di Quartu. «Col tempo ho trovato dei mecenati per portare un testo protetto nelle corti, come i commedianti di Amleto». E persone di pregio, come l'accademica Patrizia Mureddu che ha tradotto i testi greci. Si va avanti, nonostante i fantasmi e un chiasso di catene. Anime di personaggi che non si riesce a mettere in scena. “Medea”, svela. Magari qualche mecenate è in ascolto.
Manuela Vacca
2011 ESTATE 2011 - TEATRO A CORTE
seconda edizione
dal 30 giugno al 30 settembre 2011
con TEATRO A CORTE
porta il teatro a casa tua
vuoi organizzare una serata speciale? una festa di compleanno? un incontro conviviale? una cena tra amici? basta un giardino, un cortile, una cantina, un salone, una cucina, le scale di un condominio… qualunque spazio libero da riempire di idee potrà essere utilizzato
e soprattutto è GRATIS !!!
o quasi… al termine dello spettacolo un uomo porterà in giro un logoro cappello... ç|:=)
puoi scegliere tra:
- VOI CHE SAPETE, dall'Apologia di Socrate, Platone
- QUANDO LA DONNA E' UNA DEA, intrighi e amori sull'Olimpo e dintorni
- E RAGIONAR D'AMORE, rileggendo il Simposio di Platone
- SE UNA NOTTE, storie salle Storie di Erodoto
- BELLAS MARIPOSAS, di Sergio Atzeni
informazioni e prenotazioni
Gaetano Marino - 3491051841 - info@gaetanomarino.net
info spettacoli
Università di Cagliari
Dipartimento di Filologia Classica, Glottologia, Scienze Storiche dell’Antichità e del Medioevo
VOI CHE SAPETE
Condanna e morte di Socrate
traduzione e adattamento di Patrizia Mureddu
Con Gaetano Marino
La storia ricorda molti tribunali messi in piedi per impedire ad un cervello di pensare, o di insegnare a pensare. Nell’Atene del quattrocento avanti Cristo, quel tribunale decretò la condanna a morte di Socrate – garantendogli di fatto una fama immortale, e la capacità di trasmettere il suo insegnamento di generazione in generazione, fino ai nostri giorni.
Patrizia Mureddu
Docente di Letteratura Greca dell’Università di Cagliari
Università di Cagliari
Dipartimento di Filologia classica, Glottologia, Scienze storiche dell'antichità e del medioevo.
QUANDO LA DONNA E' UNA DEA
Intrighi e amori sull'Olimpo e dintorni
da
Omero Iliade XIV vv. 153-360
Apollonio Rodio Argonautiche III vv. 1-160
Teocrito Il Ciclope
Traduzione di Patrizia Mureddu
Lettura teatrale a cura di Gaetano Marino
I tre brani, accomunati dal tema della presenza femminile e dell’amore, intendono mettere a confronto due modi diversi di intendere il mito e la stessa poesia: alla semplice ed arcana bellezza del mondo evocato da Omero si contrappongono le studiate scelte espressive e narrative dei due poeti-filologi alessandrini, che giocano con il modello, evocandolo o rovesciandolo.
La traduzione in endecasillabi sciolti, a cura di Patrizia Mureddu, che vuole dare conto della dimensione fortemente poetica degli originali, cerca di fare transitare nel testo italiano alcune caratteristiche stilistiche (uso della ripetizione formulare nel testo omerico; arte allusiva e divertito distacco in Apollonio e Teocrito) dei testi di partenza.
Patrizia Mureddu
Docente di Letteratura Greca dell’Università di Cagliari
Università di Cagliari
Dipartimento di Filologia Classica, Glottologia, Scienze Storiche dell’Antichità e del Medioevo
E RAGIONAR D’AMORE
Rileggendo il Simposio di Platone
Traduzione di Patrizia Mureddu
Lettura teatrale a cura di Gaetano Marino
Nella Grecia arcaica e classica il simposio era un momento importante di incontro tra gli esponenti di uno stesso gruppo sociale e politico: nel bere assieme si rinsaldavano i legami di amicizia e di partito, si componevano liriche o si cantavano i poeti più celebri, si conversava, si scherzava, si amoreggiava.
Platone ci descrive un simposio di stampo tradizionale, ma reso unico dalla presenza di Socrate. L’ambientazione è a casa del giovane tragediografo Agatone, che ha conseguito il giorno prima la vittoria al festival teatrale delle Dionisie, e completa i festeggiamenti pubblici con una cena tra pochi intimi, di cui Socrate sarà l’ospite d’onore.
L’intrattenimento raffinato di questa serata d’eccezione sarà costituito da una serie di encomi su Amore: a turno, tutti i commensali si cimenteranno in un discorso di lode, fino a che Socrate, riferendo l’insegnamento ricevuto dalla sacerdotessa Diotima, raggiungerà le vette più alte del lirismo e della filosofia. Ma Platone si diverte a rappresentarci uno per uno tutti i personaggi presenti (il giovane Fedro, il politico Pausania, il medico Erissimaco, il poeta comico Aristofane, lo stesso Agatone) riproducendone attraverso il modo di parlare il carattere e la posizione sociale.
Tutto si svolge con le regole della più elegante buona educazione, finché sulla scena irrompe Alcibiade ubriaco…
Università di Cagliari
Dipartimento di Filologia Classica, Glottologia, Scienze Storiche dell’Antichità e del Medioevo
SE UNA NOTTE
Storie dalle Storie di Erodoto
Con Gaetano Marino
Adattamento scientifico di Patrizia Mureddu
Nato agli inizi del v secolo a. C. ad Alicarnasso, in Asia Minore, Erodoto ci è noto soprattutto come storico delle Guerre Persiane, di cui racconta con dovizia di particolari le varie fasi, fino alla sorprendente vittoria dei Greci contro i Barbari.
In realtà, fu in primo luogo un redattore instancabile di appunti di viaggio, che diventarono dapprima oggetto di apprezzate conferenze in varie città greche, e furono successivamente rielaborati e raccolti nella sua opera monumentale. Come un abile reporter, descrive con vivacità usi, costumi, monumenti, animali, piante, leggende dei numerosi paesi in cui - per un periodo di tempo più o meno lungo - si trovò a soggiornare.
La lettura delle Storie consente perciò ancora al lettore dei nostri giorni di confrontarsi con la sensazione di scoperta e di magico incanto che aveva accompagnato le sue peregrinazioni per il mondo allora conosciuto. Dalla Persia alle più remote regioni dell’India, dall’Egitto verso l’interno del continente africano, dal Ponto Eusino (l'attuale Mar Nero) all’estremo nord-est costituito dall'ambiente inospitale delle steppe siberiane, possiamo scoprire per la prima volta, con i suoi occhi, questo nostro mondo ormai fin troppo noto, sorridere delle sue illazioni, lasciarci avvincere dai suoi straordinari racconti, a metà tra realtà e fantasia.
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Produzione Gaetano Marino
BELLAS MARIPOSAS
di Sergio Atzeni
teatro-concerto per voce e musica
voce: Gaetano Marino
suono e musiche: Simon Balestrazzi, Gaetano Marino, Alessandro Olla, John Zorn
Bellas Mariposas è una nuova leggenda sarda, di due ragazzine del melting pot umano di un quartiere popolare di Cagliari che in una giornata conoscono se stesse. Il racconto Bellas Mariposas presta la sua lingua ibrida, "un italiano aggraziato da innesti di lingua sarda", come si legge nella prefazione al volume pubblicato da Sellerio, ad uno spettacolo-concerto fatto di parola/ritmo, parola/rumore, parola/suono. Cronache dal quartiere cagliaritano di "Santa Lamenera" che attraverso voce, musica e suono seguono il fluire ininterrotto di una scrittura a ritmo di jazz.
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