In una
Sardegna di visioni fiammeggianti, ballate rock e cuori in balia della
tormenta, un incubo comincia la sua tournée con una mappa geografica che
farebbe felice ogni turista, non fosse per quei “dettagli”: perché
talvolta le cose all’apparenza più semplici possono far male. Male da
morire.
“Dettagli di un sorriso” (Quarup, 2012) di Gianni Zanata
Giovedì 14 febbraio – ore 18.30 – Consulta delle
Donne – UTA (Cagliari)
insieme all’autore,
la
scrittrice Rossana
Copez.
Sabato 16 febbraio – ore 17.30 – Foyer Teatro Massimo –
CAGLIARI
insieme all’autore,
la critica cinematografica Elisabetta
Randaccio, lo scrittore Massimo
Spiga, l’attore Elio Turno Arthemalle.
Domenica 17 febbraio – ore 18.00 – Montegranatico
– DONORI (Cagliari)
insieme all’autore,
l’attore Gaetano Marino e il
musicista e compositore Mario Massa.
“Un bolide nero, cerchi cromati, fanali a scomparsa”, nell’afa di un pomeriggio estivo, si ferma davanti a una stazione di servizio in disuso, sulla SS 131. In sottofondo alcune note di un “blues al mercurio”, veloce e ritmato: a bordo, una vecchia conoscenza e due sorprese.Inizia così, nella raggelante atmosfera di una road novel estrema, Dettagli di un sorriso, ultima fatica del cagliaritano Gianni Zanata. Come uno di quei sogni cattivi, quelli che ritornano e ti svegliano nel cuore della notte, Valdo Norman è di nuovo tra noi: è tornato, trasformato ma solo in parte, riconoscibile ma solo in una certa misura, come tutti quelli che hanno qualcosa da nascondere. Un lungo flashback, che è la quasi totalità del libro e l’intero svolgimento della storia, ci illustra – in un percorso trapunto di località sarde, losche personalità, fabbriche dismesse e riferimenti rock
– in che modo Valdo sia arrivato in quella stazione di servizio, e insieme a chi.
Con lo sguardo indagatore del cronista, la giusta cattiveria e un solido tasso di ironia, Zanata ci regala un affresco spietato e nero, e insieme sorridente, di una tranquilla e sorniona città affacciata sul più bel mare che c’è. Là dove anche la morte è solo “musica e tamburi”, e uno sguardo di donna.
Gianni Zanata
Gianni Zanata, cagliaritano, classe di ferro ’62, è un vecchio suiveur della cronaca, della vita sociale e letteraria della sua bella città (bianca). È uno che la sa lunga ma la dice breve: esplosivo sulle corte distanze (ricordiamo le sue short in Piciocus, Caracò 2011 e La cella di Gaudì, Arkadia 2012), si rivela adesso anche un formidabile mezzofondista.
Questo noir, ironico e spietato, lo spiega meglio di cento righe in aletta.
www.giannizanata.it
www.dettaglidiunsorriso.wordpress.com
www.quarup.it
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