Due i Premi Speciali della Fondazione di Sardegna, assegnati al giornalista Giacomo Mameli e al Coro di Neoneli.
L'archeologo Salvatore Settis ha ricevuto il Premio Speciale della Giuria del concorso letterario.
Si riportano qui di seguito tre brevi dichiarazioni dei vincitori dei riconoscimenti speciali.
Il giornalista Giacomo Mameli, che ha ricevuto il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna, consegnato dal presidente della fondazione bancaria Antonello Cabras, commenta sulla figura dell’autore di “Paese d’Ombre”: “È uno dei fari della letteratura italiana che ci inorgoglisce”. E sul mestiere di giornalista spiega: “Raccontare le testimonianze di chi non ha mai avuto voce è un dovere per i giornalisti con la schiena dritta”.
Maria Sciola, figlia dello scultore Pinuccio Sciola, scomparso la scorsa primavera, ha consegnato un secondo premio speciale della Fondazione di Sardegna al Coro di Neoneli. Tonino Cau, leader del gruppo di canto a tenore, nei ringraziamenti spiega: “Il coro di Neoneli ha esordito il 25 settembre del 1976. Il destino ha fatto coincidere la data di oggi con quella del nostro debutto ed è un’emozione grandissima. L’arte per noi significa rischiare e se quarant’anni anni sono passati forse avevamo ragione”.
L’archeologo e storico dell’arte Salvatore Settis, premiato dalla presidente della giuria del Premio Dessì Anna Dolfi, afferma: “Ringrazio la giuria e la Fondazione del Premio e siccome non ho mai incontrato di persona Dessì. Ho preso il premio come un rimedio del destino. Tra Dessì e me c’è una città in comune che è Pisa”. E ha letto dei inediti: una corrispondenza di Giuseppe Dessì a Elio Cantimori, professore a Cagliari e alla Normale di Pisa.
Premio letterario "Giuseppe Dessì"
Trentunesima edizione
Villacidro, 19 > 25 settembre 2016
L'archeologo Salvatore Settis ha ricevuto il Premio Speciale della Giuria del concorso letterario.
Si riportano qui di seguito tre brevi dichiarazioni dei vincitori dei riconoscimenti speciali.
Il giornalista Giacomo Mameli, che ha ricevuto il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna, consegnato dal presidente della fondazione bancaria Antonello Cabras, commenta sulla figura dell’autore di “Paese d’Ombre”: “È uno dei fari della letteratura italiana che ci inorgoglisce”. E sul mestiere di giornalista spiega: “Raccontare le testimonianze di chi non ha mai avuto voce è un dovere per i giornalisti con la schiena dritta”.
Maria Sciola, figlia dello scultore Pinuccio Sciola, scomparso la scorsa primavera, ha consegnato un secondo premio speciale della Fondazione di Sardegna al Coro di Neoneli. Tonino Cau, leader del gruppo di canto a tenore, nei ringraziamenti spiega: “Il coro di Neoneli ha esordito il 25 settembre del 1976. Il destino ha fatto coincidere la data di oggi con quella del nostro debutto ed è un’emozione grandissima. L’arte per noi significa rischiare e se quarant’anni anni sono passati forse avevamo ragione”.
L’archeologo e storico dell’arte Salvatore Settis, premiato dalla presidente della giuria del Premio Dessì Anna Dolfi, afferma: “Ringrazio la giuria e la Fondazione del Premio e siccome non ho mai incontrato di persona Dessì. Ho preso il premio come un rimedio del destino. Tra Dessì e me c’è una città in comune che è Pisa”. E ha letto dei inediti: una corrispondenza di Giuseppe Dessì a Elio Cantimori, professore a Cagliari e alla Normale di Pisa.
Premio letterario "Giuseppe Dessì"
Trentunesima edizione
Villacidro, 19 > 25 settembre 2016
Edgardo Franzosini nella sezione narrativa e Milo De Angelis nella sezione poesia
sono i vincitori della trentunesima edizione del Premio letterario Giuseppe Dessì.
Nel corso della cerimonia di premiazione che si è tenuta questa sera a Villacidro consegnati anche i premi speciali a
Salvatore Settis, Giacomo Mameli e al Coro di Neoneli.
Edgardo Franzosini con "Questa vita tuttavia mi pesa molto" (Adelphi) nella sezione Narrativa e sono i vincitori della trentunesima edizione del Premio letterario Giuseppe Dessì.
Nel corso della cerimonia di premiazione che si è tenuta questa sera a Villacidro consegnati anche i premi speciali a
Salvatore Settis, Giacomo Mameli e al Coro di Neoneli.
Milo De Angelis con "Incontri e agguati" (Mondadori) per la Poesia sono i vincitori del trentunesimo Premio "Giuseppe Dessì". I loro nomi vanno ad affiancarsi a quelli, già annunciati, dell’archeologo e storico dell'arte Salvatore Settis, insignito del Premio Speciale della Giuria, e dei vincitori del Premio Speciale "Fondazione di Sardegna", attribuito dalla Fondazione Dessì in collaborazione con l'omonima fondazione bancaria: il giornalista Giacomo Mameli e il Coro di Neoneli.
Presentata dalla giornalista televisiva Natascha Lusenti e arricchita dagli intermezzi musicali del gruppo Sikitikis e della cantautrice Chiara Effe, e daletture degli attori Jacopo Cullin, Rita Atzeri e Cristina Maccioni, la cerimonia di proclamazione e premiazione dei vincitori si è tenuta questa sera (domenica 25 settembre) a Villacidro.
I vincitori delle due sezioni letterarie, insieme al prestigioso riconoscimento, si aggiudicano un premio in denaro dell'importo di cinquemila euro, mentre agli altri finalisti – Emanuela E. Abbadessa con "Fiammetta" (Rizzoli) e Cristian Mannu con "Maria di Isili" (Giunti) nella Narrativa, e Vivian Lamarque con"Madre d'inverno" (Mondadori) e Franco Marcoaldi con "Il mondo sia lodato" (Einaudi) nella Poesia – vanno millecinquecento euro a ciascuno.
A Edgardo Franzosini, autore nato nel 1952 a La Valletta Brianza, in provincia di Lecco, la giuria del Premio riconosce di aver praticato, ancora una volta, nel suo "Questa vita tuttavia mi pesa molto" una "sua specialissima idea di biografia entro cui sempre s’accampa un personaggio reale la cui eccentricità, però, si consuma dentro un destino non si sa se più improbabile o implausibile”. È il Rembrandt Bugatti protagonista del romanzo, "artista di una certa notorietà all’inizio del Novecento per certi suoi bronzi di animali di spiccato esotismo, fratello del molto più famoso e amato Ettore, il fondatore della celeberrima e omonima casa automobilistica. Si tratta di personaggi che, seppure non privi di notorietà, in un modo o nell’altro, conducono la propria esistenza da una posizione che resta laterale, epperò con grande intensità e impegno umano". "Il giorno in cui – conclude la giuria – si comincerà a scrivere una storia dell’Io non più condizionata dal monoteismo psicanalitico, sarà a scrittori come lui e a libri come questo che ci si dovrà rivolgere".
A Milo De Angelis per "Incontri e agguati" la giuria assegna il premio per la poesia perché l'autore "in questo suo ottavo lavoro fa i conti con la morte, anzi, meglio, con l’esperienza della morte nella vita. Il testo di apertura di Guerra di trincea, la prima delle tre sezioni che compongono un libro di rara compattezza, programma – anche annunciando un corpo a corpo con modelli letterari monumentali – un viaggio ad alta intensità allegorica con l’esplicito fine di mostrare e raccontare segmenti rilevanti di vita a un 'amico', cioè a tutti i lettori: Vieni, amico mio, ti faccio vedere, / ti racconto". "La poesia di De Angelis – spiega la giuria - con il suo andamento frammentato, con i suoi balzi analogici sorprendenti, con il suo senso persuasivo della giustezza, afferma l’insostituibile potenza euristica del verso".
I vincitori delle due sezioni letterarie del premio sono stati scelti tra i 212 titoli pervenuti per la sezione Narrativa e i 133 per la Poesia, dalla giuria di esperti presieduta da Anna Dolfi (tra i più autorevoli studiosi dell'opera di Giuseppe Dessì), Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Massimo Onofri, Stefano Salis, Gigliola Sulis, Giuseppe Lupo e l'ex presidente della Fondazione Dessì, Christian Balloi (di recente avvicendato nella carica daPaolo Lusci).
La stessa commissione giudicatrice ha deciso all’unanimità di attribuire il Premio speciale della Giuria a Salvatore Settis per gli straordinari meriti scientifici del suo campo di indagine, e "in particolare per la sua importante e strenua difesa del paesaggio (paesaggio artistico e naturale, tanto caro tra l’altro anche a Giuseppe Dessí ) (…) con l’intento di sottolineare il suo costante richiamo al bene comune”. Anche al Premio Speciale della Giura è assegnata una somma di 5 mila euro.
Il Premio Speciale "Fondazione di Sardegna", novità di questa edizione del Dessì, va al giornalista Giacomo Mameli per essere stato, nella sua lunga carriera "autore che ha prestato ascolto per restituire voce, memoria, dignità e storia ai suoi interlocutori (…) perché non vada persa la testimonianza, perché ne resti il valore e la carica", e al Coro di Neoneli – nel quarantesimo anno di attività - per il grande valore dato "alla proposta artistica e culturale che tiene alto il concetto di sarditudine non limitandosi alla sardità".
Edgardo Franzosini, Milo De Angelis e Salvatore Settis vanno dunque ad arricchire con il loro nomi l'albo d'oro del premio: un elenco che annovera scrittori del calibro di Nico Orengo, Laura Pariani, Salvatore Mannuzzu, Marcello Fois, Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, Salvatore Silvano Nigro, Giuseppe Lupo, Antonio Pascale, Maurizio Torchio, poeti come Elio Pecora, Patrizia Cavalli, Maria Luisa Spaziani, Giancarlo Pontiggia, Alda Merini, Eugenio De Signoribus, Gilberto Isella, Gian Piero Bona, Alba Donati, Mariagiorgia Ulbar, e personalità di spicco della vita pubblica o culturale nazionale come Luigi Pintor, Sergio Zavoli, Alberto Bevilacqua, Francesco Cossiga, Arnoldo Foà, Marco Pannella, Piero Angela, Ascanio Celestini, Giulio Rapetti Mogol, Toni Servillo e Piera degli Esposti.
"È stato un successo di pubblico oltre ogni aspettativa", commenta il presidente della Fondazione Giuseppe Dessì Paolo Lusci. "Anche l'edizione di quest'anno si è caratterizzata per l'alto livello dei vincitori del concorso letterario e in più ha regalato un premio davvero speciale attribuito a Salvatore Settis. Inoltre, il premio della Fondazione di Sardegna ha segnato un nuova importante collaborazione. Chiuso il ciclo dei trentennale del Premio Dessì, siamo convinti di essere alla vigilia di nuovi entusiasmi che fanno ben sperare per il prossimo futuro".
Il trentunesimo Premio Dessì è stato promosso e organizzato dalla Fondazione "Giuseppe Dessì" e dal Comune di Villacidro col patrocinio dell'Assessorato Regionale della Pubblica Istruzione, della Fondazione di Sardegna, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del GAL Linas Campidano.
Presentata dalla giornalista televisiva Natascha Lusenti e arricchita dagli intermezzi musicali del gruppo Sikitikis e della cantautrice Chiara Effe, e daletture degli attori Jacopo Cullin, Rita Atzeri e Cristina Maccioni, la cerimonia di proclamazione e premiazione dei vincitori si è tenuta questa sera (domenica 25 settembre) a Villacidro.
I vincitori delle due sezioni letterarie, insieme al prestigioso riconoscimento, si aggiudicano un premio in denaro dell'importo di cinquemila euro, mentre agli altri finalisti – Emanuela E. Abbadessa con "Fiammetta" (Rizzoli) e Cristian Mannu con "Maria di Isili" (Giunti) nella Narrativa, e Vivian Lamarque con"Madre d'inverno" (Mondadori) e Franco Marcoaldi con "Il mondo sia lodato" (Einaudi) nella Poesia – vanno millecinquecento euro a ciascuno.
A Edgardo Franzosini, autore nato nel 1952 a La Valletta Brianza, in provincia di Lecco, la giuria del Premio riconosce di aver praticato, ancora una volta, nel suo "Questa vita tuttavia mi pesa molto" una "sua specialissima idea di biografia entro cui sempre s’accampa un personaggio reale la cui eccentricità, però, si consuma dentro un destino non si sa se più improbabile o implausibile”. È il Rembrandt Bugatti protagonista del romanzo, "artista di una certa notorietà all’inizio del Novecento per certi suoi bronzi di animali di spiccato esotismo, fratello del molto più famoso e amato Ettore, il fondatore della celeberrima e omonima casa automobilistica. Si tratta di personaggi che, seppure non privi di notorietà, in un modo o nell’altro, conducono la propria esistenza da una posizione che resta laterale, epperò con grande intensità e impegno umano". "Il giorno in cui – conclude la giuria – si comincerà a scrivere una storia dell’Io non più condizionata dal monoteismo psicanalitico, sarà a scrittori come lui e a libri come questo che ci si dovrà rivolgere".
A Milo De Angelis per "Incontri e agguati" la giuria assegna il premio per la poesia perché l'autore "in questo suo ottavo lavoro fa i conti con la morte, anzi, meglio, con l’esperienza della morte nella vita. Il testo di apertura di Guerra di trincea, la prima delle tre sezioni che compongono un libro di rara compattezza, programma – anche annunciando un corpo a corpo con modelli letterari monumentali – un viaggio ad alta intensità allegorica con l’esplicito fine di mostrare e raccontare segmenti rilevanti di vita a un 'amico', cioè a tutti i lettori: Vieni, amico mio, ti faccio vedere, / ti racconto". "La poesia di De Angelis – spiega la giuria - con il suo andamento frammentato, con i suoi balzi analogici sorprendenti, con il suo senso persuasivo della giustezza, afferma l’insostituibile potenza euristica del verso".
I vincitori delle due sezioni letterarie del premio sono stati scelti tra i 212 titoli pervenuti per la sezione Narrativa e i 133 per la Poesia, dalla giuria di esperti presieduta da Anna Dolfi (tra i più autorevoli studiosi dell'opera di Giuseppe Dessì), Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Massimo Onofri, Stefano Salis, Gigliola Sulis, Giuseppe Lupo e l'ex presidente della Fondazione Dessì, Christian Balloi (di recente avvicendato nella carica daPaolo Lusci).
La stessa commissione giudicatrice ha deciso all’unanimità di attribuire il Premio speciale della Giuria a Salvatore Settis per gli straordinari meriti scientifici del suo campo di indagine, e "in particolare per la sua importante e strenua difesa del paesaggio (paesaggio artistico e naturale, tanto caro tra l’altro anche a Giuseppe Dessí ) (…) con l’intento di sottolineare il suo costante richiamo al bene comune”. Anche al Premio Speciale della Giura è assegnata una somma di 5 mila euro.
Il Premio Speciale "Fondazione di Sardegna", novità di questa edizione del Dessì, va al giornalista Giacomo Mameli per essere stato, nella sua lunga carriera "autore che ha prestato ascolto per restituire voce, memoria, dignità e storia ai suoi interlocutori (…) perché non vada persa la testimonianza, perché ne resti il valore e la carica", e al Coro di Neoneli – nel quarantesimo anno di attività - per il grande valore dato "alla proposta artistica e culturale che tiene alto il concetto di sarditudine non limitandosi alla sardità".
Edgardo Franzosini, Milo De Angelis e Salvatore Settis vanno dunque ad arricchire con il loro nomi l'albo d'oro del premio: un elenco che annovera scrittori del calibro di Nico Orengo, Laura Pariani, Salvatore Mannuzzu, Marcello Fois, Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, Salvatore Silvano Nigro, Giuseppe Lupo, Antonio Pascale, Maurizio Torchio, poeti come Elio Pecora, Patrizia Cavalli, Maria Luisa Spaziani, Giancarlo Pontiggia, Alda Merini, Eugenio De Signoribus, Gilberto Isella, Gian Piero Bona, Alba Donati, Mariagiorgia Ulbar, e personalità di spicco della vita pubblica o culturale nazionale come Luigi Pintor, Sergio Zavoli, Alberto Bevilacqua, Francesco Cossiga, Arnoldo Foà, Marco Pannella, Piero Angela, Ascanio Celestini, Giulio Rapetti Mogol, Toni Servillo e Piera degli Esposti.
"È stato un successo di pubblico oltre ogni aspettativa", commenta il presidente della Fondazione Giuseppe Dessì Paolo Lusci. "Anche l'edizione di quest'anno si è caratterizzata per l'alto livello dei vincitori del concorso letterario e in più ha regalato un premio davvero speciale attribuito a Salvatore Settis. Inoltre, il premio della Fondazione di Sardegna ha segnato un nuova importante collaborazione. Chiuso il ciclo dei trentennale del Premio Dessì, siamo convinti di essere alla vigilia di nuovi entusiasmi che fanno ben sperare per il prossimo futuro".
Il trentunesimo Premio Dessì è stato promosso e organizzato dalla Fondazione "Giuseppe Dessì" e dal Comune di Villacidro col patrocinio dell'Assessorato Regionale della Pubblica Istruzione, della Fondazione di Sardegna, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del GAL Linas Campidano.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.