BIBLIOTECA NAZIONALE CENTRALE DI ROMA
''Il calcio dell' Asino'' tra gli
EVENTI DI OTTOBRE 2019
Giovedì 24 ottobre ore 16:30 (Sala 1)
Presentazione del libro di Ludovica de Nava e Pier Luigi Zanata, Il calcio dell'Asino. Il calvario di un giornale ribelle (1892-1925) e del suo direttore Giovanni de Nava (Giva)
Insieme agli autori interverranno Giulio Palanga (BNCR, Responsabile Ufficio Giornali e Periodici) e Fabio D’Orsogna (BNCR, Responsabile Ufficio Digital Library)
Questo saggio, il cui titolo è tratto da una
trovata di Trilussa, al cui tavolo, nella saletta del Caffè Aragno di Roma, si
trovavano abitualmente Gabriele Galantara, Guido Podrecca, fondatori del settimanale,
e Giovanni de Nava, è uno scoop. Infatti fino ad oggi le pubblicazioni sull’
Asino, compresa l'antologia di Feltrinelli, non avevano dato il giusto rilievo
al personaggio "Giva" e al suo ruolo nel giornale. Il saggio è
corredato di illustrazioni, alcune inedite ( cartoni originali di Galantara) e
di notizie che sono di un'attualità strepitosa ( certe politiche opache del
Vaticano...)
Gli autori hanno ricostruito meticolosamente le peripezie politico-amministrative dell'Asino e del suo direttore.
Il titolo del settimanale riprende il motto di Francesco Domenico Guerrazzi come il popolo è l'asino: utile, paziente e... bastonato’’
La rivista tratta la difesa e rivendicazione degli sfruttati e delle posizioni socialiste più aperte e si scaglia contro Giolitti, contro gli scandali politici di quegli anni, la corruzione, le brutalità poliziesche. Il giornale arrivò a conquistarsi un grosso numero di lettori e una tiratura molto elevata.
L'Asino inoltre attuò una controffensiva contro il clero e il Vaticano, che nei primi anni del 900 si stava organizzando anche politicamente. Nelle vignette venivano descritte la corruzione della Chiesa, l'atteggiamento aggressivo e superstizioso dei preti; il successo delle illustrazioni fra la popolazione portò ad un aumento ulteriore della tiratura.
Tuttavia, a causa delle campagne anticlericali, la rivista venne frequentemente sequestrata per "oltraggio al pudore".
Il saggio è anche uno spaccato della vita culturale, ricca di fermenti e ideali, tra la fine dell’ Ottocento e i primi decenni del Novecento in Italia.
Gli autori hanno ricostruito meticolosamente le peripezie politico-amministrative dell'Asino e del suo direttore.
Il titolo del settimanale riprende il motto di Francesco Domenico Guerrazzi come il popolo è l'asino: utile, paziente e... bastonato’’
La rivista tratta la difesa e rivendicazione degli sfruttati e delle posizioni socialiste più aperte e si scaglia contro Giolitti, contro gli scandali politici di quegli anni, la corruzione, le brutalità poliziesche. Il giornale arrivò a conquistarsi un grosso numero di lettori e una tiratura molto elevata.
L'Asino inoltre attuò una controffensiva contro il clero e il Vaticano, che nei primi anni del 900 si stava organizzando anche politicamente. Nelle vignette venivano descritte la corruzione della Chiesa, l'atteggiamento aggressivo e superstizioso dei preti; il successo delle illustrazioni fra la popolazione portò ad un aumento ulteriore della tiratura.
Tuttavia, a causa delle campagne anticlericali, la rivista venne frequentemente sequestrata per "oltraggio al pudore".
Il saggio è anche uno spaccato della vita culturale, ricca di fermenti e ideali, tra la fine dell’ Ottocento e i primi decenni del Novecento in Italia.
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