Cinquant’ anni fa moriva, a 39 anni, per un’ embolia polmonare, mentre usciva da un cinema, lo scrittore chansonnier francese, Boris Vian, Bison Ravi, secondo il suo anagramma.
E’ stato un grande della scrittura e della musica francese.
Era entrato in crisi, tanto da fargli dimenticare i suoi problemi cardiaci, dopo l’ adattamento cinematografico di Michel Gast del suo romanzo scandalo ‘’J’ irai cracher sur vos tombes’’, pubblicato nel 1946 con lo pseudonimo Vernon Sullivan.
Boris Vian aveva predetto la sua morte: ‘’Moriro’ di cancro alla colonna vertebrale’’ .
‘’Ça sera par un soir horrible/Clair, chaud, parfumé, sensuel (...)/ Je mourrai d'une jambe arrachée/Par un rat géant jailli d'un trou géant"
Parole perfettamente intellegibili ai giovani, sia nel 1959 come nel 2009.
Cinquanta anni dopo la morte, Boris Vian e’ sempre presente, almeno in Francia. E’ sempre presente sia nelle librerie, sia nei locali jazz di Daint-Germaine-des-Prés.
Ha scritto piu’ di 500 canzoni (cantate tra gli altri da Joan Baez e Gino Paoli). Vi si trova di tutto, i temi seri e comici, i filosofici (La Java des Bombes atomiques), i sociologici, e scherzosi (Blouse du dentiste).
I suoi interpreti storici sono stati Serge Reggiani, Magali Noël, Mouloudji, Philippe Clay, Jacques Canetti, e Serge Gainsbourg .
Lo ricordo con Je suis snob e le Deserteur
E' stato anche un ingegnere e trombettista...
RispondiEliminaGrazie di averlo ricordato.
Bacioni
annarita
non lo conoscevo. grazie di averlo ricordato.
RispondiElimina^___________^
Ho solo ricordato i dati salienti. Purtroppo in Italia poco conosciuto anche se Paoli e Tenco abbiano cantato sue canzoni.
RispondiEliminaBuona serata e vale cumulativo
Avevo compreso, Pier, ma ho voluto ricordarlo ugualmente.
RispondiEliminaVale
Hai fatto benissimo e ti ringrazio.
RispondiEliminaVale