A Gavoi con Olmi mangiando purputza e bevendo vino in cantina
Giovedì a Gavoi ho avuto l’impressione di essere nel mondo. Non solo perché dopo 18 giorni di cieli ho suonato tra quattro mura e un tetto, ma perché il festival della letteratura modifica il percorso urbano e il pensiero della gente. E questo è bello e ti obbliga a dare di più. Perché quando ci arrivi da Ottana e Sarule, attraverso cento curve, ti rendi conto di essere “altrove”, perché è Gavoi, in quei giorni, a diventare il mondo stesso. Chiedo a Don Gesuino Corraine se posso spostare il leggio sull’altare della sua chiesa: mi risponde che la chiesa è di tutti e posso fare ciò che voglio.
Marcello Fois mi riceve nel piazzale della chiesa e la gente si chiede come mai tutto ciò avvenga a Gavoi e non a Milano. Forse perché a Milano non c’è Don Gesuino e una chiesa di tutti. Forse perché a Milano, o a Torino non c’è quello che appena ti vede passare ti invita a mangiare purputza e a bere vino nella sua cantina. Forse perché non capita di incontrare assieme Maria Giacobbe, Michela Murgia, Gad Lerner e Andrej Longo che ti dà il suo ultimo libro con una dedica e si scusa per avertelo dato. A Gavoi si è al centro del mondo perché all’una di notte arriva Olmi e ti viene voglia di suonare per lui “Non ti scordar di me” con Daniele di Bonaventura al bandoneón, e tutti si commuovono perché è il suo ottantesimo compleanno e lo festeggia proprio lì. Accade anche questo a Gavoi, dove il bis con Mistico Mediterraneo, un sardo, sette cantori corsi e un marchigiano, è “Meditate”, ispirato a un testo di Primo Levi che recita: “meditate gente che questo è stato”. A Gavoi accade che il suono della parola si faccia musica tra sas carrelas, le cantine e le chiese. Il concerto di stasera DOVE: Bosa Marina, Torre Aragonese CON CHI: Italian Trumpet Summit A CHE ORA: 21.30, ingresso gratuito
Marcello Fois mi riceve nel piazzale della chiesa e la gente si chiede come mai tutto ciò avvenga a Gavoi e non a Milano. Forse perché a Milano non c’è Don Gesuino e una chiesa di tutti. Forse perché a Milano, o a Torino non c’è quello che appena ti vede passare ti invita a mangiare purputza e a bere vino nella sua cantina. Forse perché non capita di incontrare assieme Maria Giacobbe, Michela Murgia, Gad Lerner e Andrej Longo che ti dà il suo ultimo libro con una dedica e si scusa per avertelo dato. A Gavoi si è al centro del mondo perché all’una di notte arriva Olmi e ti viene voglia di suonare per lui “Non ti scordar di me” con Daniele di Bonaventura al bandoneón, e tutti si commuovono perché è il suo ottantesimo compleanno e lo festeggia proprio lì. Accade anche questo a Gavoi, dove il bis con Mistico Mediterraneo, un sardo, sette cantori corsi e un marchigiano, è “Meditate”, ispirato a un testo di Primo Levi che recita: “meditate gente che questo è stato”. A Gavoi accade che il suono della parola si faccia musica tra sas carrelas, le cantine e le chiese. Il concerto di stasera DOVE: Bosa Marina, Torre Aragonese CON CHI: Italian Trumpet Summit A CHE ORA: 21.30, ingresso gratuito
2 luglio 2011
da Sardegna 24 Paolo Fresu
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