La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava

La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava
Storia di un amore importante di Grazia Deledda con lettere autografe. Romanzo di Ludovica De Nava

IN TERRITORIO NEMICO

IN TERRITORIO NEMICO
Romanzo storico sulla Resistenza di Pier Luigi Zanata e altri 114 scrittori - metodo Scrittura Industriale Collettiva

Dettagli di un sorriso

Dettagli di un sorriso
romanzo di Gianni Zanata

Il calcio dell' Asino

Il calcio dell' Asino
Il calcio dell’Asino. Il calvario di un giornale ribelle (1892-1925) e del suo direttore Giovanni de Nava (Giva)

NON STO TANTO MALE

NON STO TANTO MALE
romanzo di Gianni Zanata

lunedì 4 luglio 2011

“Non sto tanto male” l’8 luglio a SASSARI

“Non sto tanto male” l’8 luglio a SASSARI
Gianni Zanata e il suo romanzo “Non sto tanto male” (Quarup, 2011)
sono ospiti della rassegna "GialloNoir - Brividi d'Estate: La Sardegna in giallo e nero".
Appuntamento venerdì 8 luglio, alle ore 19.00
alla Libreria AZUNI, in viale Mancini 15, a SASSARI

Infoline:
Libreria Azuni, Viale Mancini 15 - 079 233454
libreriaazuni@gmail.com


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Gianni Zanata - nato nel 1962, vive e lavora a Cagliari, dove fa il giornalista, scrive romanzi e racconti. Ha pubblicato “Prestami una vita” (Edizioni Rebus, 2008), “Come un fiore acerbo e selvaggio”, nell'antologia “Made In Sardinia” (CUEC Edizioni, 2009), “In-croci”, nell'antologia “Polvere Sotto il divano” (Perrone Lab, 2010), “Il gigante era un ragazzo” nell’antologia “Padri di Pietra” (H_demia.ss/press, 2011). Il suo ultimo romanzo è “Non sto tanto male” (Quarup, 2011).

"Non sto tanto male"

Un uomo di successo, Valdo, direttore di un grande quotidiano e una mora bellezza mediterranea di vent’anni, intravista in un mattino di primavera, in una storia perbene finirebbero prima o poi l’uno nelle braccia dell’altra. Specie se a fare da ruffiano al loro “incontro” è l’altrettanto mediterranea luce di una città di mare. Ma qui fuori, lo sappiamo, c’è il buio, e ancor più scure e contorte si rivelano a volte le idee degli uomini e le loro strade. E allora capita che l’uomo di successo sia cinico e arrogante quanto basta per farsi disprezzare dalla maggior parte dei suoi colleghi, e da sua moglie. E che la mora sia nello stesso tempo una concreta e invitante preda, e un’ombra sfuggente al limite dell’irraggiungibile. E che gli odori che permeano il racconto non siano solo iodio e salsedine, ma anche le chimiche sospette di detersivi e ammorbidenti – tutti rigorosamente di color celeste gomma, “rassicurante” – allineati con maniacale precisione, perché solo così i “pensieri brutti e violenti” vanno via. Non sto tanto male. Appunto. Fare o farsi del male, invece, quello è assolutamente possibile: l’amore, specie se imprevisto, può alterare tutto. E l’ironia pure, nel bene e nel male.


 

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