La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava

La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava
Storia di un amore importante di Grazia Deledda con lettere autografe. Romanzo di Ludovica De Nava

IN TERRITORIO NEMICO

IN TERRITORIO NEMICO
Romanzo storico sulla Resistenza di Pier Luigi Zanata e altri 114 scrittori - metodo Scrittura Industriale Collettiva

Dettagli di un sorriso

Dettagli di un sorriso
romanzo di Gianni Zanata

Il calcio dell' Asino

Il calcio dell' Asino
Il calcio dell’Asino. Il calvario di un giornale ribelle (1892-1925) e del suo direttore Giovanni de Nava (Giva)

NON STO TANTO MALE

NON STO TANTO MALE
romanzo di Gianni Zanata

martedì 5 luglio 2011

Ma, nella stanza, niente di strano..., di plz


‘’L’ anarchie, pas d’ ordre e pas de loi, le lois e le commandements ne sont pas sans le desordre de la realité, le temps est la seule loi. Je désorganiserai tuojours tout dans la vie des univers parce que le temps c’ est’ moi’’.
‘’Dormendo e sognando in questa vita, prima di potersi risvegliare qui, scendendo nell’ Ade teminera’ il suo sonno. Dove chi giunge trovera’ riposo del cammino e fine del viaggio’’.
E’ uno Sconosciuto, con a lato due leoni, uno di colore verde e l’ altro di colore rosso, i leoni degli alchimisti, che cosi’ mi parla citando Antonin Artaud e Platone.
‘’Adesso ascolta’’ dice lo Sconosciuto, che indossa una tunica bianca e oro, con sul petto un doppio ‘’pi greco’’, abbassando la voce, che d’ improvviso prende un tono d’ ombra, distante e nello stesso tempo paurosamente nitida.
‘’Ascolta’’.
Fa una pausa.
Poi, non so se lentamente, ma ho l’ impressione di si’, mi dice queste parole: ‘’Niente di tutto questo e’ mai esistito’’.
‘’Mi è venuto di ‘indagare’ – continua lo Sconosciuto - su te e su Sorella Honey.A parte alcune ‘avvisaglie’ erotiche, questo lato non riesce a essere incisivo come fatto reale. E’ chiara l’ impressione che non si tratta di concezioni temporali, ma di cose di un piano astrale.Questo significa che sei stato portato a fare così, non c'era altro modo e la tua inclinazione esoterica ne è l’origine.Sul piano astrale le cose sono diverse da quello della realtà della vita sensibile, che in modo cosciente tutti sperimentiamo di consueto nella fase notturna mentre si dorme, su una scala più o meno labile e in genere inconsciamente (salvo episodi frammentati che quasi sempre nello svegliarsi si dissolvono). Qui, le esperienze consuete riguardano il basso astrale (in relazione al fatto che si tratta di iniziazione al sesso eterno e perciò sulle parti basse del corpo) dove è condizionante l’assenza della luce comune che invece è del genere oscuro ma visibile come si fa in pratica con gli strumenti di visione che sfruttano la radiazione infrarossa. Ma è ancora meglio il genere di percezione come quella dei pipistrelli che si basa sulla tecnica radar. In questo caso si ha l’idea più o meno vaga di fatti non visibili e così il pensiero, in questo modo, non è preso a decodificare le immagini. Di qui l’esperienza della veglia perenne: il corpo dorme ma la mente no ed il pensiero è tale da non dissolversi più: resta tutto in memoria in seguito, ma con tempi sempre limitati.Il calore delle emozioni consuete è come assente, tale da non far lasciare traccia del dolore e del piacere: in entrambi i casi si muore e si rinasce. Ti sei alzato, vestito e sei andato via, lasciando il corpo di Sorella Honey, li’ supino con il coltello piantato nel ventre. Come di una cosa normale e senza particolare incisività emotiva. Ricorda le voci degli studenti ‘Sorella Honey e’ fuggita. Ha lasciato il College’. E’ un circolo che si chiude ed il disco può continuare a ripetere in modo indefinito le stesse cose’’
Lo Sconosciuto fa ancora una pausa.
Lunga.’’In Sorella Honey – riprende con tono sempre piu’ basso - si configurano i tre mondi, della causalità, dell’intelletto, infine, tutto il resto. E’ il ‘ventre’ di ‘Sorella Honey’ a fare la parte erotica. Infatti la ‘penetrazione’ con il ‘coltello’ ne costituisce l’emblema iniziatico cui si dispone a sperimentare senza drammi Sorella Honey’’.
‘’Di qui – continua con quella sua voce bassa, profonda, distante e nello stesso tempo paurosamente nitida e vicina - la possibilità che tu, giovane di quest’epoca, senza essere tanto conscio, vivi l’astrale perché sta morendo l’altro , quello antico. Come di un nuovo mondo prossimo a confermarsi. Nell’Apocalisse viene presagito questo mondo che per gli eletti viene chiamato Gerusalemme Celeste:’Vidi poi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il cielo e la terra di prima erano scomparsi e il mare non c’era più...’. (Ap 21,1).Cosa indica il mare? Il vecchio astrale – mettiamo – quello degli alchimisti per le loro operazioni per ‘l’opera al nero’ prima d’altro. Dove si trova il ‘mercurio’ da perfezionare che viene chiamato Alkaest o Leone Verde e in tanti altri modi. Quindi niente più concezioni magiche, iniziati di tal fatta, chiaroveggenti e via dicendo. Ecco la spiegazione del perché la Chiesa ha sempre cercato di porre al bando simili cose. Non poteva essere ma occorreva porre un freno in vista della Gerusalemme Celeste.E ‘Sorella Honey’? Un ‘ventre’ da trasmutare. Una Venere (‘ven’) trina (‘tre’) senza tanto erotismo superfluo, quel tanto che basta per farla nascere nei tre mondi. Una novella Maria per le generazioni di uomini del prossimo domani, ma alcuni di loro...’’.
Una grande paura fisica si e’ impadronita di me.
Non so dove e cosa guardare senza che mi trasmetta un senso di terrore.
Quando ho il coraggio di alzare gli occhi, nella mia stanza oltre a me non c’ e nessuno.
Il grande specchio dell’ armadio mi fissa vuoto.
Accendo la lampada che sta sul comodino.
La mano mi trema.
La luce diffonde nella stanza una dolce sicurezza, una subitanea flebile allegria.
Non c’ e’ nessuno.
Ho sognato?
Non posso stabilire se si’se no.
Mi guardo intorno in preda a un terrore che vive, rigido, nelle mie cellule.
Ma, nella stanza, niente di strano.
Niente?
Su uno scafale sporge un libro, sembra stia per cadere.
Mi alzo, con un gesto rapido, quasi ne vada della mia sorte, lo afferro, e’ ‘’ L'Apocalisse di Giovanni, comunemente conosciuta come Apocalisse o Rivelazione o Libro della Rivelazione (da Αποκάλυψις, apokalupsis, termine greco che significa "rivelazione"), è l'ultimo libro ed il solo profetico del Nuovo Testamento.
Non so ma il titolo e' l’ unica cosa che ho visto subito, come se il resto della copertina fosse completamente bianca …
Lo apro e leggo: ‘’ Se qualcuno vi aggiunge qualcosa, Dio aggiungerà ai suoi mali i flagelli descritti in questo libro; se qualcuno toglie qualcosa dalle parole del libro di questa profezia, Dio gli toglierà la sua parte dell'albero della vita e della santa città che sono descritti in questo libro (Ap. 22,18-19).
Un monito a non oppormi al mio destino, profetizzato da Sorella Honey?
Proprio questa la sensazione.
Ma, nella stanza, niente di strano …

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