La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava

La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava
Storia di un amore importante di Grazia Deledda con lettere autografe. Romanzo di Ludovica De Nava

IN TERRITORIO NEMICO

IN TERRITORIO NEMICO
Romanzo storico sulla Resistenza di Pier Luigi Zanata e altri 114 scrittori - metodo Scrittura Industriale Collettiva

Dettagli di un sorriso

Dettagli di un sorriso
romanzo di Gianni Zanata

Il calcio dell' Asino

Il calcio dell' Asino
Il calcio dell’Asino. Il calvario di un giornale ribelle (1892-1925) e del suo direttore Giovanni de Nava (Giva)

NON STO TANTO MALE

NON STO TANTO MALE
romanzo di Gianni Zanata

martedì 30 dicembre 2008

Ma, nella stanza, niente di strano...

‘’L’ anarchie, pas d’ ordre e pas de loi, le lois e le commandements ne sont pas sans le desordre de la realité, le temps est la seule loi. Je désorganiserai tuojours tout dans la vie des univers parce que le temps c’ est’ moi’’.
‘’Dormendo e sognando in questa vita, prima di potersi risvegliare qui, scendendo nell’ Ade teminera’ il suo sonno. Dove chi giunge trovera’ riposo del cammino e fine del viaggio’’.
E’ uno Sconosciuto, con a lato due leoni, uno di colore verde e l’ altro di colore rosso, i leoni degli alchimisti, che cosi’ mi parla citando Antonin Artaud e Platone.
‘’Adesso ascolta’’ dice lo Sconosciuto, che indossa una tunica bianca e oro, con sul petto un doppio ‘’pi greco’’, abbassando la voce, che d’ improvviso prende un tono d’ ombra, distante e nello stesso tempo paurosamente nitida.
‘’Ascolta’’.
Fa una pausa.
Poi, non so se lentamente, ma ho l’ impressione di si’, mi dice queste parole: ‘’Niente di tutto questo e’ mai esistito’’.
‘’Mi è venuto di ‘indagare’ – continua lo Sconosciuto - su te e su Sorella Honey.A parte alcune ‘avvisaglie’ erotiche, questo lato non riesce a essere incisivo come fatto reale. E’ chiara l’ impressione che non si tratta di concezioni temporali, ma di cose di un piano astrale.Questo significa che sei stato portato a fare così, non c'era altro modo e la tua inclinazione esoterica ne è l’origine.Sul piano astrale le cose sono diverse da quello della realtà della vita sensibile, che in modo cosciente tutti sperimentiamo di consueto nella fase notturna mentre si dorme, su una scala più o meno labile e in genere inconsciamente (salvo episodi frammentati che quasi sempre nello svegliarsi si dissolvono). Qui, le esperienze consuete riguardano il basso astrale (in relazione al fatto che si tratta di iniziazione al sesso eterno e perciò sulle parti basse del corpo) dove è condizionante l’assenza della luce comune che invece è del genere oscuro ma visibile come si fa in pratica con gli strumenti di visione che sfruttano la radiazione infrarossa. Ma è ancora meglio il genere di percezione come quella dei pipistrelli che si basa sulla tecnica radar. In questo caso si ha l’idea più o meno vaga di fatti non visibili e così il pensiero, in questo modo, non è preso a decodificare le immagini. Di qui l’esperienza della veglia perenne: il corpo dorme ma la mente no ed il pensiero è tale da non dissolversi più: resta tutto in memoria in seguito, ma con tempi sempre limitati.Il calore delle emozioni consuete è come assente, tale da non far lasciare traccia del dolore e del piacere: in entrambi i casi si muore e si rinasce. Ti sei alzato, vestito e sei andato via, lasciando il corpo di Sorella Honey, li’ supino con il coltello piantato nel ventre. Come di una cosa normale e senza particolare incisività emotiva. Ricorda le voci degli studenti ‘Sorella Honey e’ fuggita. Ha lasciato il College’. E’ un circolo che si chiude ed il disco può continuare a ripetere in modo indefinito le stesse cose’’
Lo Sconosciuto fa ancora una pausa.
Lunga.’’In Sorella Honey – riprende con tono sempre piu’ basso - si configurano i tre mondi, della causalità, dell’intelletto, infine, tutto il resto. E’ il ‘ventre’ di ‘Sorella Honey’ a fare la parte erotica. Infatti la ‘penetrazione’ con il ‘coltello’ ne costituisce l’emblema iniziatico cui si dispone a sperimentare senza drammi Sorella Honey’’.
‘’Di qui – continua con quella sua voce bassa, profonda, distante e nello stesso tempo paurosamente nitida e vicina - la possibilità che tu, giovane di quest’epoca, senza essere tanto conscio, vivi l’astrale perché sta morendo l’altro , quello antico. Come di un nuovo mondo prossimo a confermarsi. Nell’Apocalisse viene presagito questo mondo che per gli eletti viene chiamato Gerusalemme Celeste:’Vidi poi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il cielo e la terra di prima erano scomparsi e il mare non c’era più...’. (Ap 21,1).Cosa indica il mare? Il vecchio astrale – mettiamo – quello degli alchimisti per le loro operazioni per ‘l’opera al nero’ prima d’altro. Dove si trova il ‘mercurio’ da perfezionare che viene chiamato Alkaest o Leone Verde e in tanti altri modi. Quindi niente più concezioni magiche, iniziati di tal fatta, chiaroveggenti e via dicendo. Ecco la spiegazione del perché la Chiesa ha sempre cercato di porre al bando simili cose. Non poteva essere ma occorreva porre un freno in vista della Gerusalemme Celeste.E ‘Sorella Honey’? Un ‘ventre’ da trasmutare. Una Venere (‘ven’) trina (‘tre’) senza tanto erotismo superfluo, quel tanto che basta per farla nascere nei tre mondi. Una novella Maria per le generazioni di uomini del prossimo domani, ma alcuni di loro...’’.
Una grande paura fisica si e’ impadronita di me.
Non so dove e cosa guardare senza che mi trasmetta un senso di terrore.
Quando ho il coraggio di alzare gli occhi, nella mia stanza oltre a me non c’ e nessuno.
Il grande specchio dell’ armadio mi fissa vuoto.
Accendo la lampada che sta sul comodino.
La mano mi trema.
La luce diffonde nella stanza una dolce sicurezza, una subitanea flebile allegria.
Non c’ e’ nessuno.
Ho sognato?
Non posso stabilire se si’se no.
Mi guardo intorno in preda a un terrore che vive, rigido, nelle mie cellule.
Ma, nella stanza, niente di strano.
Niente?
Su uno scafale sporge un libro, sembra stia per cadere.
Mi alzo, con un gesto rapido, quasi ne vada della mia sorte, lo afferro, e’ ‘’ L'Apocalisse di Giovanni, comunemente conosciuta come Apocalisse o Rivelazione o Libro della Rivelazione (da Αποκάλυψις, apokalupsis, termine greco che significa "rivelazione"), è l'ultimo libro ed il solo profetico del Nuovo Testamento.
Non so ma il titolo e' l’ unica cosa che ho visto subito, come se il resto della copertina fosse completamente bianca …
Lo apro e leggo: ‘’ Se qualcuno vi aggiunge qualcosa, Dio aggiungerà ai suoi mali i flagelli descritti in questo libro; se qualcuno toglie qualcosa dalle parole del libro di questa profezia, Dio gli toglierà la sua parte dell'albero della vita e della santa città che sono descritti in questo libro (Ap. 22,18-19).
Un monito a non oppormi al mio destino, profetizzato da Sorella Honey?
Proprio questa la sensazione.
Ma, nella stanza, niente di strano …

24 commenti:

  1. Lo spirito è come il vento, è capriccioso e soffia dove vuole.
    Per noi mortali conta la terra, gli alberi, un bel prato a far loro la corte con i loro fiori da incantare. Serpenti anche loro come nel passato remoto per i due?
    Lo spirito ora parla e si apre, giusto un libro, quello del web. Le sue mani fatti di aria si agitano con ritmicità per mettere bene in vista una pagina.
    Si legge GALERAINWATER PHOTOGRAPHER, poi "Field of Purple Flowers copyright Gale Rainwater", e oi un meravigliosa foto. Si vede il tronco di un albero e sotto di esso una meravigliosa distesa di un prato in fiore. Di questo pre-"vale" un bel viola fra il verde, un colore che di solito rattrista ma qui sembra rassicurante.
    E poi tante voci, forse di quei fiori, frasi frammentate senza particolare incisività : «Wonderful…just like a purple dew. Happy Easter!»; «What a lovely flower field… It this picture would be larger, I would use it as wall paper :-) It is a pity, that here it is still cold… Somehow the colder days came back and the nature can´t wake up…»; ed altre ancora tutte in inglese. Ma poi si sente una voce diversa, questa volta in italiano, però senza poter dire da dove sorgeva. Da dietro l'albero? O dall'albero stesso attraverso il suo fogliame che non si vede e che deve essere meravigliosamente attrattivo e promettente.
    Quella voce cominciò così:
    «gaetano barbella Says» e poi

    «Sorge il dubbio sulla provenienza delle cose paradisiache, immaginando che esse ci giungano dal cielo. Rivolgiamo, infatti, lo sguardo verso l’alto nell’intento di mirare Dio e chiedergli aiuti insperati. Invece ci accorgiamo che è bello guardare in basso e così apprezzare estasiati questo bel prato incantato a ridosso del maestoso tronco, come in trono in mezzo alla sua corte.
    Ecco che la fantasia ci porta a capovolgere le cose del mondo e vedere un cielo diverso che, a differenza dell’altro consueto, irraggiungibile, sembra a portata di mano. Ci viene quasi di stendere la mano per carezzarlo delicatamente, come se fosse un languido bel micino.
    “Sforzati di osservare il mondo dalla parte delle radici”, sembra voler dire sommessamente quel gigante legnoso saturo di linfa vitale. “E non t’affannare per cose falsamente celesti, guardando in alto”, soggiunge. E riflettendo ci viene da dubitare sulle cose della libertà che leghiamo ad un cielo mai raggiungibile. Ma esiste davvero la libertà? O siamo come quell’albero che si protende al cielo con i suoi rami, foglie e frutti, ma anche saldamente ancorato al suolo, alla terra, alla madre natura!
    “Benedetto il suo seno”, la fonte delle certezze e della vita, comunque sia fra il bene ed il male, fra le gioie e le sofferenze.
    Gaetano».

    Si rimanda a questo indirizzo per posare lo sguardo sull'albero e la sua corte fiorita senza restare estasiati:
    http://galerainwater.com/blog/2008/03/23/field-of-purple-flowers/

    Un "Magnificat" che "Vale" per "Sorella Honey".
    Gaetano

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  2. Grazie per avermi segnalato un interessante post.
    Vale

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  3. E' il sito di Gale Rainwater una mia amica fotografa americana...su scientificando ci sono diverse sue bellissime foto:)

    Interessante l'introduzione del commento di Gaetano all'interno del romanzo.

    Mi accetti come cacciatrice di errori di digitazione? Ce n'è uno qui:

    Non so ma il titolo e l’ unica cosa che ho visto subito

    E' deformazione professionale!;)

    Baciotti
    annarita

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  4. Grazie dell' informazione.
    Benvenuta ''mia'' Diana cacciatrice.
    Grazie.
    Buon San Silvestro.
    Vale

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  5. Ciao Pierre, ti auguro tutto ciò che desideri ma...con moderazione!

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  6. Grazie Ste'.
    Ti assicuro che con moderazione...il mio coltello affondera' nel ventre di...capodanno
    Vale

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  7. Buon San Silvestro anche a te e soprattutto Buon 2009!

    Vale
    annarita

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  8. Il futuro appartiene a coloro che credono alla bellezza dei propri sogni. Possa il tuo nuovo anno portarti nuovi bellissimi sogni e tante concrete soddisfazioni.
    asterix e tutto lo staff

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  9. Grazie caro amico, altrettanto a te, alla tua famiglia e allo staff.
    Vale

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  10. Stai attento, Pier Luigi!
    Quella lama che tu vuoi affondare nel ventre...di Capodanno, di certo andrà in frantumi. Il primo dell'anno è dedicato a Maria Madre di Dio.
    A meno che... si tratta del giusto acciaio che mise incinta la "donna vestita di sole" dell'Apocalisse. In tal caso (ma sarà la stessa donna?) saresti nientemeno che il padre del bambino rapito in cielo che poi sarà il Signore dei signori, "destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro"... Pensa un po'! Naturalmente tutta "colpa" di SK in quella sala buia.
    Sono imbarazzato ora a farti gli auguri con questa prospettiva.
    Ma sì, buon S. Sivestro! E il domani sarà comunque un giorno che "Vale".
    Abbracci,
    Gaetano

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  11. In uno dei
    ''Sifre ha-'iyyum''
    i libri della contemplazione, redatti probabilmente alla meta' del duecento, e' scritto:
    ''Egli e' unito alle sue forze come la fiamma e' unita ai suoi colori; le sue forze vengono amanate dalla sua unita' come la luce dell' occhio esce dalla scura pupilla. Vengono emanate l' una dall' altra come il profumo dal profumo e come un lume da un lume [...] nell' emanato vi e' la forza dell' Emanatore, ma questi non subisce alcuna diminuzione''.
    Ebbene caro Gaetano cosa ha da temere il SK che nella sua iniziazione e' stato concepito come un libero atto di svelamento che, nella sua fase iniziale procede mediante un' emanazione. La lama del suo coltello non e' altro che l' irragiarsi della forza divina del cosmo ed e' per questa che emana sempre una luce iridescente, che sottolinea tanto il fatto che l' essenza del SK non viene in alcun modo alterata, quanto l' idea che la felicita' ... eterna che egli concede e' il riflesso dello splendore divino.
    Buon S. Silvestro anche a te, alla tua famiglia, ai tuoi quattro figli (anche io ho quattro figli) (piccola digressione quattro come la divisione del simbolo nella cabbala, parti che, naturalmente, rappresentano i quattro mondi cabbalisti. Mi fermo qui).
    Sicuramente domani sara' un giorno che Vale.
    Cumulativo VALE

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  12. auguri per un felice 2009 a te e a tutti i tuoi cari

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  13. Lello contraccambio.
    Felice e radioso 2009
    Vale

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  14. Contraccambio con affetto e stima.
    Grazie del pensiero.
    Buon anno
    Vale

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  15. Voglio inaugurare il nuovo anno con una dichiarazione-conferma di amicizia sincera, merce assai rara, prendendo in prestito una espressione di Henry David Thoreau:

    II massimo che posso fare per un amico è semplicemente essergli amico.

    senza tanti fronzoli e giri di parole...

    Vale
    sorellina

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  16. Grazie Sorellina.
    Non ho parole (grave per un affabulatore qual sono considerato) e percio' rispondo con Aristotele:
    ''L' amicizia e' un' anima sola che vive in due corpi diversi''.
    Vale

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  17. Fratellino, non posso che concordare in toto con il grande Aristotele.

    Baciotti di Capodanno, baciotti per tutto l'anno...giusto per non perdere il gusto dell'ironia!;)

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  18. Grazie sorellina. Ho aggiunto il tuo regalo nei miei blog.
    :-)
    Vale

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  19. Sorellina, grazie...lo so...
    prima che mi ritenga presuntuoso siete voi amici che fate di me un tesoro.
    Flaubert diceva, infatti, che ''Ciascuno mostra quello che e', in base agli amici che ha''.
    Vale

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  20. Pier, mia madre dice sempre:

    Chi trova un amico, trova un tesoro

    ergo...tu sei un tesoro intrinsecamente.

    baciotti!

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  21. Mai replicare alle saggezze delle Mamme.
    Vale

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