Da oggi a domenica a Cagliari la seconda parte di Creuza de Mà,
il festival di musica per cinema diretto da Gianfranco Cabiddu.
Quattro giornate dense di appuntamenti, con masterclass,
incontri e proiezioni di film e documentari nella sala "Nanni Loy" dell'E.R.S.U.
e concerti all'Auditorium del Conservatorio.
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Ponte di novembre a Cagliari nel segno di Creuza de Mà: dopo la prima tranche di metà settembre a Carloforte, il festival di musica per il cinema ideato e diretto il festival di musica per cinema diretto da Gianfranco Cabiddu.
Quattro giornate dense di appuntamenti, con masterclass,
incontri e proiezioni di film e documentari nella sala "Nanni Loy" dell'E.R.S.U.
e concerti all'Auditorium del Conservatorio.
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dal registaGianfranco Cabiddu pianta le tende nel capoluogo sardo, da questo giovedì a domenica 4, per completare il cartellone della sua dodicesima edizione. E saranno quattro giornate dense di appuntamenti – tutti ad ingresso gratuito - con masterclass, incontri e proiezioni di film e documentari in programma nella sala "Nanni Loy" dell'E.R.S.U.(Ente regionale per il diritto allo studio universitario) di Cagliari, e concerti sul palco dell'Auditorium del Conservatorio.
Riprendendo il filo della parte carlofortina, il festival dedica un focus al cinema al femminile ospitando le opere più recenti di tre registe:
Riprendendo il filo della parte carlofortina, il festival dedica un focus al cinema al femminile ospitando le opere più recenti di tre registe:
"Arrivederci Saigon", il documentario di Wilma Labate sulla vicenda, poco nota, di un complesso musicale di cinque ragazze toscane che si ritrovarono a suonare per le truppe americane durante la guerra in Vietnam; "Saremo giovani e bellissimi", il film di Letizia Lamartire presentato a settembre alla Settimana Internazionale della Critica, nell'ambito della Mostra del Cinema di Venezia, dove ha vinto il Premio Soundtrack Stars Award; e "Nico, 1988", opera pluripremiata di Susanna Nicchiarelli che racconta gli ultimi anni di vita di Christa Päffgen, in arte Nico, la cantante ricordata soprattutto per le sue esperienze con i Velvet Underground e con Andy Warhol.
Sulla scia della sei giorni di Carloforte prosegue anche la riflessione sul '68 attraverso la selezione di film curata dal giornalista e critico musicale
Sulla scia della sei giorni di Carloforte prosegue anche la riflessione sul '68 attraverso la selezione di film curata dal giornalista e critico musicale
Enzo Gentile: film (e colonne sonore) emblematici di quella stagione carica di ideali e aspirazioni di cui ricorre quest'anno il cinquantenario, come "Woodstock - Tre giorni di pace, amore e musica", "Fragole e sangue", "Easy Rider" e "Zabriskie point".
Reduce dall'anteprima di venerdì scorso (26 ottobre) alla Festa del Cinema di Roma, approda a Creuza de Mà "Diario di tonnara", esordio alla regia di
Reduce dall'anteprima di venerdì scorso (26 ottobre) alla Festa del Cinema di Roma, approda a Creuza de Mà "Diario di tonnara", esordio alla regia di
Giovanni Zoppeddu, tra i film di spicco in visione nella sala "Nanni Loy", così come "Manga Do. Igort e la via del manga", diario di viaggio di uno dei più importanti autori di graphic novel italiani, il cagliaritano Igor Tuveri, in arte Igort, nei luoghi fondatori della cultura giapponese.
Continua poi l'attività didattica e formativa del festival con una nuova serie di masterclass e incontri con gli ospiti del festival, rivolti agli studenti dell'Università e del Conservatorio di Cagliari, mentre provengono dal CSC - Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma (già presente con una residenza di suoi allievi nella sei giorni di Carloforte) gli autori dei videoclip in programma in apertura delle prime due serate di proiezioni.
Infine, ma non per ultima, la musica dal vivo tiene banco nelle serate di sabato e domenica: protagonisti i cagliaritani Dancefloor Stompers con un concerto che ripercorre le tappe dell'epocale stagione del '68; Max Viale, musicista di Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo, il gruppo piemontese artefice della colonna sonora del film di Susanna Nicchiarelli, "Nico, 1988"; e, per il gran finale,
Continua poi l'attività didattica e formativa del festival con una nuova serie di masterclass e incontri con gli ospiti del festival, rivolti agli studenti dell'Università e del Conservatorio di Cagliari, mentre provengono dal CSC - Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma (già presente con una residenza di suoi allievi nella sei giorni di Carloforte) gli autori dei videoclip in programma in apertura delle prime due serate di proiezioni.
Infine, ma non per ultima, la musica dal vivo tiene banco nelle serate di sabato e domenica: protagonisti i cagliaritani Dancefloor Stompers con un concerto che ripercorre le tappe dell'epocale stagione del '68; Max Viale, musicista di Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo, il gruppo piemontese artefice della colonna sonora del film di Susanna Nicchiarelli, "Nico, 1988"; e, per il gran finale,
l'Orchestra di Piazza Vittorio, la formazione multietnica di casa a Roma, protagonista de "Il Flauto magico di Piazza Vittorio", il film di imminente uscita diretto dal Mario Tronco e Gianfranco Cabiddu (anche questo presentato in anteprima la settimana scorsa alla Festa del Cinema di Roma).
Enzo Gentile firma (a quattro mani con Roberto Crema) anche il volume "Hendrix '68 – The Italian Experience", edito quest'anno da Jaca Book. Ne parlerà lo stesso critico musicale in apertura del pomeriggio con il contributo di un filmato che restituisce lo spirito e il clima dell'unico tour italiano di Jimi Hendrix, attraverso le testimonianze e i ricordi di quanti poterono assistere ai concerti del grande chitarrista afroamericano a Milano, Roma e Bologna, con il supporto di rare immagini d'epoca, di performance live e televisive.
Più avanti nella serata, a Enzo Gentile spetterà pure il compito di presentare il primo della serie di film dedicati al '68:
- Si comincia giovedì 1 novembre
Enzo Gentile firma (a quattro mani con Roberto Crema) anche il volume "Hendrix '68 – The Italian Experience", edito quest'anno da Jaca Book. Ne parlerà lo stesso critico musicale in apertura del pomeriggio con il contributo di un filmato che restituisce lo spirito e il clima dell'unico tour italiano di Jimi Hendrix, attraverso le testimonianze e i ricordi di quanti poterono assistere ai concerti del grande chitarrista afroamericano a Milano, Roma e Bologna, con il supporto di rare immagini d'epoca, di performance live e televisive.
Più avanti nella serata, a Enzo Gentile spetterà pure il compito di presentare il primo della serie di film dedicati al '68:
"Easy Rider", memorabile road movie del 1969 con Peter Fonda, Dennis Hopper (sua anche la regia) e Jack Nicholson.
Altri suoni, immagini e contenuti, alle 19, con
Altri suoni, immagini e contenuti, alle 19, con
"Diario di tonnara", esordio alla regia del sardo Giovanni Zoppeddu, qui in prima visione per la Sardegna dopo l'anteprima di venerdì scorso alla Festa del Cinema di Roma. Ispirato all'omonimo libro di Ninni Ravazza, il documentario racconta i borghi, le comunità e le avventure che hanno scandito la vita quotidiana dei pescatori di tonno; un universo che si sviluppa sul mare e che dal mare mutua le leggende, i riti magici e la sacralità, un universo destinato ad essere relegato nel cantuccio della tradizione, fatto di racconti, di storie tramandate di generazione in generazione e di una ritualità che oggi fatica ad essere ricordata. Presenti alla proiezione il regista Giovanni Zoppeddu, i compositori Marco Corrao e Gabriele Giambertone e il montatore Luca Onorati.
I videoclip di due allievi del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, "The Travel" di Giulia Di Battista, con musiche di Francesco Nigro, e "L'usignolo" di Davide Petrosino con musiche di Joe Petrosino & Rockammorra, precedono alle 21.30 la proiezione di "Arrivederci Saigon". Accolto dagli applausi alla Mostra del Cinema di Venezia, il film di Wilma Labate – presente alla serata - racconta l'incredibile storia de Le Stars, una band di cinque ragazze toscane che finirono per errore in Vietnam a suonare per le truppe americane. E al ritorno a casa, nella provincia del PCI e delle Case del Popolo, devono anche subire il processo politico. Il repertorio, magnifico, indaga il '68 tra cinema, società e politica.
Wilma Labate è anche attesa, l'indomani mattina (venerdì 2 novembre) alle 10.30, sempre nella Sala "Nanni Loy", da una masterclass aperta a studenti e pubblico sulla colonna sonora di "Arrivederci Saigon" e sul lavoro del regista con musicisti, montatori e suono.
Il palinsesto pomeridiano si apre alle 16 con un nuovo film della serie "'68 memories" curata da Enzo Gentile: in programma
I videoclip di due allievi del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, "The Travel" di Giulia Di Battista, con musiche di Francesco Nigro, e "L'usignolo" di Davide Petrosino con musiche di Joe Petrosino & Rockammorra, precedono alle 21.30 la proiezione di "Arrivederci Saigon". Accolto dagli applausi alla Mostra del Cinema di Venezia, il film di Wilma Labate – presente alla serata - racconta l'incredibile storia de Le Stars, una band di cinque ragazze toscane che finirono per errore in Vietnam a suonare per le truppe americane. E al ritorno a casa, nella provincia del PCI e delle Case del Popolo, devono anche subire il processo politico. Il repertorio, magnifico, indaga il '68 tra cinema, società e politica.
- Venerdì 2
Il palinsesto pomeridiano si apre alle 16 con un nuovo film della serie "'68 memories" curata da Enzo Gentile: in programma
"Woodstock - Tre giorni di pace, amore e musica", il documentario di Michael Wadleigh (uscito nel 1970) che racconta il leggendario evento dell'agosto del 1969 che ha visto sfilare sul palco molti tra i massimi protagonisti della musica dell'epoca, da Richie Havens a Joan Baez, dagli Who a Joe Cocker, da Crosby, Stills & Nash ai Ten Years After, da Santana a Jimi Hendrix, dai Canned Heat ai Jefferson Airplane a Janis Joplin. Montato (tra gli altri) da Martin Scorsese e Thelma Schoonmaker (che per questo ottenne la nomination agli Academy Award), il film è uno dei più interessanti documentari mai girati, vincitore dell'Oscar come miglior documentario e nominato per il miglior sonoro.
"La tempesta di Prospero e Calibano" è invece il mediometraggio per la regia di Sergio Scavio e Pierfranco Cuccuru, in visione alle 18. È il parziale racconto dell'incontro, e delle storie, di Michele, per anni detenuto all'Asinara, e di Gianmaria, guardia carceraria, fino alla pensione, nella stessa isola quando Michele era lì ristretto. Dopo tanti anni, i due hanno interpretato i loro vecchi ruoli, di detenuto e di poliziotto, ne "La stoffa dei sogni", il pluripremiato film girato da Gianfranco Cabiddu all'Asinara.
A seguire (alle 19), ancora un documentario: diretto dal romano Domenico Distilo, con le musiche del cagliaritano Stefano Guzzetti, "Manga Do. Igort e la via del manga" è il viaggio di uno dei più importanti autori di graphic novel italiani nei luoghi fondatori della cultura giapponese, da Tokyo a Nagoya, poi giù lungo la penisola di Kii fino a Izumo, e poi a Hiroshima, al Peace Museum. Da questo affascinante viaggio e dalla varietà dei suoi percorsi e incontri, nasce l'intreccio tra il volume 2 dei "Quaderni giapponesi" di Igorte il film che ne racconta la genesi.
Altri tre lavori di giovani autori legati al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma introducono la serata alle 21.30: "Down down down", un videoclip di Gianluca Granocchia per il cantautore Carlo Mazzoli, artista emergente nel panorama del folk romano; "The ballad of the gipsy", musica e immagini con la regia di Elio Di Pace per l'omonimo brano del gruppo rock salernitano The Valium; e "Il giorno della patata", uno short film di 12 minuti, diretto da Veronica Spedicati con musiche di Jacopo Tommasoni.
Chiude la serata la proiezione di "Nico, 1988" (con le musiche del gruppo Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo), opera pluripremiata di Susanna Nicchiarelli che racconta gli ultimi anni di vita di Christa Päffgen, in arte Nico, ex cantante dei Velvet Underground, musa di Andy Warhol e donna di grande bellezza. Impersonata nel film da Trine Dyrholm, Nico vive una seconda vita quando intraprende la sua carriera da solista, negli anni '80, e inizia a ricostruire un rapporto con il figlio. Susanna Nicchiarelli ci racconta Nico a partire da una condizione esistenziale: i segni che l'infanzia e la preadolescenza lasciano nelle persone.
Il festival riprende poi nel pomeriggio, alle 16 (sempre all'E.R.S.U.), con un altro film in visione per la retrospettiva sul '68: "Zabriskie Point", pezzo storico dell'epoca firmato nel 1970 da Michelangelo Antonioni, e ambientato tra Los Angeles e la Death Valley nell'era dei figli dei fiori e delle università in fermento.
A seguire, alle 18.30, "Fino alla fine", cortometraggio di 15 minuti di Giovanni Dota (che firma anche la sceneggiatura insieme a Giulia Martinez), presentato quest'anno in concorso alla trentatreesima Settimana Internazionale della Critica nell'ambito del Festival del cinema di Venezia: cresciuto nella periferia di Napoli, assistente alla regia per la serie televisiva "Gomorra", Giovanni Dota racconta una storia di camorra, tra personaggi grotteschi, tragici equivoci e segreti.
Chiude la serie di film in programma per venerdì "Saremo giovani e bellissimi", primo lungometraggio della regista barese Letizia Lamartire (presente alla proiezione, con inizio alle 19) che ha ottenuto il premio dedicato alla colonna sonora del miglior film in concorso alla Settimana Internazionale della Critica del Festival del Cinema di Venezia per le musiche di Matteo Buzzanca: e la musica è centrale nella trama del film stesso, in cui la protagonista, ex star del pop degli anni Novanta, ormai decaduta, vive un legame unico e a tratti morboso col figlio, anche lui musicista.
Seguendo le note il festival si trasferisce poi all'Auditorium del Conservatorio, per un doppio appuntamento con la musica dal vivo: protagonista del primo set, alle 21.30, il musicista Max Viale, cofondatore della band Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo, con il visual set "Don't Call me Icon (Nico/Christa 1938-1988)", un focus sul suono e sulla colonna sonora originale di "Nico, 1988" di Susanna Nicchiarelli (candidature David di Donatello; Nastri d'Argento 2018) supportato da immagini inedite e rielaborate in tempo reale che tracciano la storia della vita della poliedrica artista tedesca e delle fasi di lavorazione del film.
La seconda parte della serata vedrà invece di scena i Dancefloor Stompers, gruppo cagliaritano fondato dal bassista Gianmarco Diana, con Danilo Salis alla chitarra elettrica, Andrea Schirru alle tastiere, Frank Stara alla batteria e percussioni, e Juri Orrù alla chitarra acustica e voce. In programma un reading-concerto che ripercorre la rivoluzione sessantottina, utilizzando la produzione cinematografica americana ed europea come canovaccio per un racconto artistico, sociale e politico delle nuove dinamiche giovanili, con la nascita degli hippies, la diffusione delle droghe lisergiche, il flower power e i movimenti studenteschi, l'overdose musicale dell'Estate dell'Amore e i suoi riverberi nel cinema e nella cultura di massa italiana.
Il programma del pomeriggio propone alle 16 l'ultimo titolo della selezione dedicata al '68: "Fragole e sangue" ("The Strawberry Statement"), diretto nel 1970 da Stuart Hagmann, film manifesto della contestazione giovanile americana. Racconta il percorso personale del protagonista, Simon, studente all'Università di San Francisco, verso una consapevolezza civile che lo porta a schierarsi politicamente contro il sistema oppressivo vigente, grazie soprattutto all'incontro con una ragazza attivista dei movimenti pacifisti. Per questo, dopo "Easy Rider", "Fragole e sangue" è il film che ha colpito più direttamente l'opinione pubblica occidentale. Come già per altre pellicole di culto, la colonna sonora, a base di pietre miliari del rock e folk di quegli anni, ha un ruolo di primo piano nel veicolare il messaggio e le atmosfere del tempo.
A seguire, alle 18.30, il documentario "L'Orchestra di Piazza Vittorio" per la regia di Agostino Ferrente (2006), con musiche dell'Orchestra di Piazza Vittorio, fondata (insieme allo stesso Ferrente) e diretta da Mario Tronco, storico tastierista degli Avion Travel, che sarà presente alla proiezione. Il documentario ripercorre la genesi della band nata nel quartiere multietnico di piazza Vittorio, a Roma, che fieramente rappresenta le storie di vita e le esperienze di persone arrivate da ogni parte del mondo in cerca di nuove opportunità. E proprio le diverse culture costituiscono la ricchezza di questo ensemble che ha saputo creare nuove e affascinanti sonorità raccogliendo l'apporto di tutti i musicisti che vi sono confluiti negli anni.
Proprio l'Orchestra di Piazza Vittorio sarà la protagonista del gran finale del festival con un concerto sul palco dell'Auditorium del Conservatorio (ore 21.30) con la cantanteMama Marjas in cui proporrà brani del suo repertorio e arie d'opera. Ed è appunto nell'esibizione dal vivo, a stretto contatto col pubblico, che la formazione multietnica di casa a Roma trova la sua dimensione ideale, portando in scena la sua colorata carica di energia con Houcine Ataa (Tunisia) alla voce, Emanuele Bultrini (Italia) alle chitarre, Peppe D'Argenzio (Italia) ai sax baritono e soprano, Duilio Galioto (Italia) al pianoforte e alle tastiere, Omar Lopez Valle (Cuba) alla tromba e flicorno, Mama Marjas (Italia) alla voce, Carlos Paz Duque (Ecuador) alla voce e ai flauti andini, Pino Pecorelli (Italia) al contrabbasso e al basso elettrico, El Hadji Yeri Samb (Senegal) alle percussioni e alla voce, Raul "El Cuervo" Scebba (Argentina) alle percussioni, Kaw Dialy Mady Sissoko (Senegal) alla voce e alla kora, Ziad Trabelsi (Tunisia) all'oud e alla voce, Davide Savarese (Italia) alla batteria e Mario Tronco (Italia) alla direzione d'orchestra.
La dodicesima edizione del festival Creuza de Mà è organizzata dall'associazione culturale Backstage con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, e Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio), della Fondazione Sardegna Film Commission, del Comune di Carloforte e del Comune di Cagliari (Assessorato alla Cultura e Spettacolo), del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Fondazione di Sardegna, della SIAE, del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, dell'E.R.S.U. di Cagliari e del Conservatorio di Musica "Giovanni Pierluigi da Palestrina".
"La tempesta di Prospero e Calibano" è invece il mediometraggio per la regia di Sergio Scavio e Pierfranco Cuccuru, in visione alle 18. È il parziale racconto dell'incontro, e delle storie, di Michele, per anni detenuto all'Asinara, e di Gianmaria, guardia carceraria, fino alla pensione, nella stessa isola quando Michele era lì ristretto. Dopo tanti anni, i due hanno interpretato i loro vecchi ruoli, di detenuto e di poliziotto, ne "La stoffa dei sogni", il pluripremiato film girato da Gianfranco Cabiddu all'Asinara.
A seguire (alle 19), ancora un documentario: diretto dal romano Domenico Distilo, con le musiche del cagliaritano Stefano Guzzetti, "Manga Do. Igort e la via del manga" è il viaggio di uno dei più importanti autori di graphic novel italiani nei luoghi fondatori della cultura giapponese, da Tokyo a Nagoya, poi giù lungo la penisola di Kii fino a Izumo, e poi a Hiroshima, al Peace Museum. Da questo affascinante viaggio e dalla varietà dei suoi percorsi e incontri, nasce l'intreccio tra il volume 2 dei "Quaderni giapponesi" di Igorte il film che ne racconta la genesi.
Altri tre lavori di giovani autori legati al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma introducono la serata alle 21.30: "Down down down", un videoclip di Gianluca Granocchia per il cantautore Carlo Mazzoli, artista emergente nel panorama del folk romano; "The ballad of the gipsy", musica e immagini con la regia di Elio Di Pace per l'omonimo brano del gruppo rock salernitano The Valium; e "Il giorno della patata", uno short film di 12 minuti, diretto da Veronica Spedicati con musiche di Jacopo Tommasoni.
Chiude la serata la proiezione di "Nico, 1988" (con le musiche del gruppo Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo), opera pluripremiata di Susanna Nicchiarelli che racconta gli ultimi anni di vita di Christa Päffgen, in arte Nico, ex cantante dei Velvet Underground, musa di Andy Warhol e donna di grande bellezza. Impersonata nel film da Trine Dyrholm, Nico vive una seconda vita quando intraprende la sua carriera da solista, negli anni '80, e inizia a ricostruire un rapporto con il figlio. Susanna Nicchiarelli ci racconta Nico a partire da una condizione esistenziale: i segni che l'infanzia e la preadolescenza lasciano nelle persone.
- Sabato 3
Il festival riprende poi nel pomeriggio, alle 16 (sempre all'E.R.S.U.), con un altro film in visione per la retrospettiva sul '68: "Zabriskie Point", pezzo storico dell'epoca firmato nel 1970 da Michelangelo Antonioni, e ambientato tra Los Angeles e la Death Valley nell'era dei figli dei fiori e delle università in fermento.
A seguire, alle 18.30, "Fino alla fine", cortometraggio di 15 minuti di Giovanni Dota (che firma anche la sceneggiatura insieme a Giulia Martinez), presentato quest'anno in concorso alla trentatreesima Settimana Internazionale della Critica nell'ambito del Festival del cinema di Venezia: cresciuto nella periferia di Napoli, assistente alla regia per la serie televisiva "Gomorra", Giovanni Dota racconta una storia di camorra, tra personaggi grotteschi, tragici equivoci e segreti.
Chiude la serie di film in programma per venerdì "Saremo giovani e bellissimi", primo lungometraggio della regista barese Letizia Lamartire (presente alla proiezione, con inizio alle 19) che ha ottenuto il premio dedicato alla colonna sonora del miglior film in concorso alla Settimana Internazionale della Critica del Festival del Cinema di Venezia per le musiche di Matteo Buzzanca: e la musica è centrale nella trama del film stesso, in cui la protagonista, ex star del pop degli anni Novanta, ormai decaduta, vive un legame unico e a tratti morboso col figlio, anche lui musicista.
Seguendo le note il festival si trasferisce poi all'Auditorium del Conservatorio, per un doppio appuntamento con la musica dal vivo: protagonista del primo set, alle 21.30, il musicista Max Viale, cofondatore della band Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo, con il visual set "Don't Call me Icon (Nico/Christa 1938-1988)", un focus sul suono e sulla colonna sonora originale di "Nico, 1988" di Susanna Nicchiarelli (candidature David di Donatello; Nastri d'Argento 2018) supportato da immagini inedite e rielaborate in tempo reale che tracciano la storia della vita della poliedrica artista tedesca e delle fasi di lavorazione del film.
La seconda parte della serata vedrà invece di scena i Dancefloor Stompers, gruppo cagliaritano fondato dal bassista Gianmarco Diana, con Danilo Salis alla chitarra elettrica, Andrea Schirru alle tastiere, Frank Stara alla batteria e percussioni, e Juri Orrù alla chitarra acustica e voce. In programma un reading-concerto che ripercorre la rivoluzione sessantottina, utilizzando la produzione cinematografica americana ed europea come canovaccio per un racconto artistico, sociale e politico delle nuove dinamiche giovanili, con la nascita degli hippies, la diffusione delle droghe lisergiche, il flower power e i movimenti studenteschi, l'overdose musicale dell'Estate dell'Amore e i suoi riverberi nel cinema e nella cultura di massa italiana.
- Domenica 4
Il programma del pomeriggio propone alle 16 l'ultimo titolo della selezione dedicata al '68: "Fragole e sangue" ("The Strawberry Statement"), diretto nel 1970 da Stuart Hagmann, film manifesto della contestazione giovanile americana. Racconta il percorso personale del protagonista, Simon, studente all'Università di San Francisco, verso una consapevolezza civile che lo porta a schierarsi politicamente contro il sistema oppressivo vigente, grazie soprattutto all'incontro con una ragazza attivista dei movimenti pacifisti. Per questo, dopo "Easy Rider", "Fragole e sangue" è il film che ha colpito più direttamente l'opinione pubblica occidentale. Come già per altre pellicole di culto, la colonna sonora, a base di pietre miliari del rock e folk di quegli anni, ha un ruolo di primo piano nel veicolare il messaggio e le atmosfere del tempo.
A seguire, alle 18.30, il documentario "L'Orchestra di Piazza Vittorio" per la regia di Agostino Ferrente (2006), con musiche dell'Orchestra di Piazza Vittorio, fondata (insieme allo stesso Ferrente) e diretta da Mario Tronco, storico tastierista degli Avion Travel, che sarà presente alla proiezione. Il documentario ripercorre la genesi della band nata nel quartiere multietnico di piazza Vittorio, a Roma, che fieramente rappresenta le storie di vita e le esperienze di persone arrivate da ogni parte del mondo in cerca di nuove opportunità. E proprio le diverse culture costituiscono la ricchezza di questo ensemble che ha saputo creare nuove e affascinanti sonorità raccogliendo l'apporto di tutti i musicisti che vi sono confluiti negli anni.
Proprio l'Orchestra di Piazza Vittorio sarà la protagonista del gran finale del festival con un concerto sul palco dell'Auditorium del Conservatorio (ore 21.30) con la cantanteMama Marjas in cui proporrà brani del suo repertorio e arie d'opera. Ed è appunto nell'esibizione dal vivo, a stretto contatto col pubblico, che la formazione multietnica di casa a Roma trova la sua dimensione ideale, portando in scena la sua colorata carica di energia con Houcine Ataa (Tunisia) alla voce, Emanuele Bultrini (Italia) alle chitarre, Peppe D'Argenzio (Italia) ai sax baritono e soprano, Duilio Galioto (Italia) al pianoforte e alle tastiere, Omar Lopez Valle (Cuba) alla tromba e flicorno, Mama Marjas (Italia) alla voce, Carlos Paz Duque (Ecuador) alla voce e ai flauti andini, Pino Pecorelli (Italia) al contrabbasso e al basso elettrico, El Hadji Yeri Samb (Senegal) alle percussioni e alla voce, Raul "El Cuervo" Scebba (Argentina) alle percussioni, Kaw Dialy Mady Sissoko (Senegal) alla voce e alla kora, Ziad Trabelsi (Tunisia) all'oud e alla voce, Davide Savarese (Italia) alla batteria e Mario Tronco (Italia) alla direzione d'orchestra.
La dodicesima edizione del festival Creuza de Mà è organizzata dall'associazione culturale Backstage con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, e Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio), della Fondazione Sardegna Film Commission, del Comune di Carloforte e del Comune di Cagliari (Assessorato alla Cultura e Spettacolo), del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Fondazione di Sardegna, della SIAE, del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, dell'E.R.S.U. di Cagliari e del Conservatorio di Musica "Giovanni Pierluigi da Palestrina".
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INFO:
tel. 347 57 96 760 • E-mail: associazione.backstage53@ gmail.com
www.musicapercinema.it
www.facebook.com/ creuzademafestival
Ufficio stampa:
RICCARDO SGUALDINI • cell. 347 83 29 583 • E-mail: tagomago.1@gmail.com
FRANCESCA BALIA • cell. 347 97 54 558 • E-mail: francesca.balia@gmail.com
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FRANCESCA BALIA • cell. 347 97 54 558 • E-mail: francesca.balia@gmail.com
Giovedì 1 novembre
ERSU Sala Nanni Loy
Ore 16:00
Apertura festival - Proiezione del videoclip Crêuza de Mà
Immagini delle passate edizioni, sulle note di Creuza de Mà di Fabrizio De André.
a seguire
Proiezione del filmato inedito
1968: Jimi Hendrix a Milano
Il 1968 fu un anno cruciale nella pur breve carriera di Jimi Hendrix, segnata in autunno dalla pubblicazione del doppio album Electric ladyland. E lo fu anche per gli appassionati italiani, che a Milano, Roma e Bologna ebbero la possibilità di assistere al suo unico tour italiano. A quell’evento Enzo Gentile e Roberto Crema hanno dedicato il volume Hendrix 68 edito da Jaca Book.
Se ne parlerà con il conforto di un filmato che restituisce attraverso le testimonianze e i ricordi dei presenti lo spirito e il clima di quei concerti, con il supporto di rari immagini d’epoca, di performance live e televisive di Jimi Hendrix Experience.
Interviene Enzo Gentile
Ore 16:45
Presentazione del libro di Enzo Gentile
Amico Faber - Fabrizio De André raccontato da amici e colleghi
Enzo Gentile racconta la vita e la storia professionale di un artista geniale, che ha lasciato un’impronta indelebile tra le diverse generazioni e che ha rappresentato un termometro e una fotogra a della società italiana; un riferimento critico, una voce insostituibile anche per chi lo ha conosciuto solo attraverso i dischi.
Ore 17:30
Presentazione della Rassegna ‘68 memories a cura di Enzo Gentile
Proiezione del film
Easy Rider 1969/94’
per la regia di Dennis Hopper. Musiche di autori vari.
Road movie sceneggiato dai due interpreti principali, Peter Fonda e Dennis Hopper, e diretto da quest'ultimo, Easy Rider è un racconto sulla libertà, un viaggio che ha per meta il Carnevale di New Orleans, la festa della città sul grande Delta.
Un racconto amarissimo e crudele, che alla fine indigna e lascia senza parole, per denunciare lo squallore e la paura della provincia bianca e borghese del sud nel 1969. Una paura che si manifesta rozzamente nei confronti di qualsiasi traccia di diversità. Un grande cinema, in cui i paesaggi che cambiano, gli interpreti e la musica sembrano danzare all'unisono in una ballata disperata senza scampo, una visione unica e irripetibile nell'immaginario cinematografico.. E quando il desiderio di libertà si cristallizza in fuga e assume sembianze allucinatorie e lesionanti, come nella sequenza dell'acido, le voci e le immagini si fondono, delirano, e trascinano lentamente alla deriva.
a seguire
Ore 19:00
Proiezione del documentario
Diario di Tonnara 2018/70’
per la regia di Giovanni Zoppeddu. Musiche di Marco Corrao, Gabriele Giambertone
La comunità dei pescatori di tonno, divisa tra pragmatismo del lavoro e tensione al sacro. Un inno alla fatica del vivere, ma anche alla naturale propensione di una comunità alla tradizione e al rito. Rais, tonnare e tonnaroti rappresentano il centro da cui si dipanano i racconti di un tempo passato che grazie al potere del cinema riemerge magicamente dall’oblio. Un documentario che si fa interprete di storie di mare, che sono della Sicilia e del mondo. E che attraverso le immagini di repertorio di maestri come De Seta, Quilici e Alliata racconta un pezzo profondo di storia del nostro cinema. Un tempo e un cinema che a volte possiamo sentire perduti, e che invece questo film ci restituisce presenti, contemporanei, accanto a noi.
Alla presenza del regista Giovanni Zoppeddu, dei compositori Marco Corrao e Gabriele Giambertone e del montatore Luca Onorati
Ore 21:30
Proiezione dei videoclip
The travel 2018/03’27’’
per la regia di Giulia Di Battista. Musiche di Francesco Nigro.
Un viaggio non è mai solo un viaggio. E di viaggi ce ne sono vari tipi: non solo in senso fisico, ma anche metaforico. Eppure l'anima che li accomuna è spesso la stessa. Il videoclip è girato al contrario, come a voler narrare proprio quest'anima, dove molto spesso la fine di qualcosa diventa l'inizio di qualcos'altro.
L’usignolo 2017/04’14’’
per la regia di Davide Petrosino. Musiche di Joe Petrosino & Rockammorra
Un anziano contadino si aggira per i sentieri di un boschetto. Conosce tutto di quelle terre. Eppure, non tutto è rimasto come è sempre stato. In particolare, è da tempo ormai che tra quei rami non sente più il verso dell’usignolo, un suono che lo ha accompagnato durante tutta la sua vita a stretto contatto con la natura. L’uomo alza spesso gli occhi al cielo, cerca il suo amico usignolo, lo immagina nelle vesti di una graziosa ragazza che balla felice immersa in un paesaggio che, se prima era incontaminato, adesso sta pian piano subendo una netta trasformazione per mano dell’uomo.
a seguire
Proiezione del film
Arrivederci Saigon 2018/80’
per la regia di Wilma Labate. Musiche di autori vari.
Accolto dagli applausi alla Mostra di Venezia, il film racconta l’incredibile storia delle Stars, band di 5 ragazze toscane che finiscono per errore in Vietnam a suonare per le truppe americane. E al ritorno a casa, nella provincia del PCI e delle Case del Popolo, devono anche subire il processo politico. Il repertorio, magnifico, indaga il ’68 tra cinema, società e politica.
Alla presenza della regista Wilma Labate.
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Venerdì 2 novembre
ERSU Sala Nanni Loy
Ore 10:30
Masterclass Musica per cinema aperta a studenti e pubblico
Incontro con Wilma Labate sulla colonna sonora di Arrivederci Saigon: il lavoro del regista con musicisti, montatori e suono
Ore 16:00
Rassegna ‘68 memories presentazione a cura di Enzo Gentile
Proiezione del documentario
Woodstock - Tre giorni di pace, amore e musica 1970/92’
per la regia di Michael Wadleigh. Musiche a cura di Danny Elfman.
Un documentario mitico che racconta l'omonimo Festival tenutosi a Bethel nell'agosto del 1969. Il punto di riferimento per i film sui concerti e uno dei più interessanti documentari mai girati. Il film diretto da Michael Wadleigh e montato da (tra gli altri) Martin Scorsese e Thelma Schoonmaker; la Schoonmaker ottenne la nomination agli Academy Award. Il film vinse l'Oscar come miglior documentario e fu nominato per il miglior sonoro. Proiettato fuori concorso al 23º Festival di Cannes. Nel 1994 uscì la versione director’s cut, di circa 225 minuti. Entrambe le versioni non seguono la linea temporale del concerto, tuttavia, l'apertura e la chiusura del film corrispondono a quella del concerto, Richie Havens lo aprì e Jimi Hendrix lo chiuse. Nel giugno 2009 è uscita una versione definitiva con alcune scene inedite, inclusa la versione integrale dell’esibizione dei Creedence Clearwater Revival.
a seguire
Ore 18:00
Proiezione del film La tempesta di Prospero e Calibano 2017/31’
per la regia di Sergio Scavio e Pierfranco Cuccuru. Musiche a cura di Waarp.
Michele è stato per anni detenuto nelle carceri dell'isola dell'Asinara, da qualche tempo parco naturale. Ora è un lavoratore e un padre di famiglia. Gianmaria è stato, fino alla pensione, guardia carceraria nella stessa isola, ha lavorato anche quando Michele era lì ristretto. Ora è pensionato e continua a vivere all'Asinara. Michele e Gianmaria hanno interpretato, dopo tanti anni, i loro vecchi ruoli, detenuto e poliziotto, nel film "La stoffa dei sogni" dove Michele interpreta una piccola parte, quella di Calibano, il selvaggio dell'isola ne "La tempesta" di Shakespeare. Questo film è il parziale racconto del loro incontro, delle loro storie.
Alla presenza del regista Sergio Scavio.
a seguire
Ore 19:00
Proiezione del documentario
Manga Do, Igort e la via del manga 2018/60’
per la regia di Domenico Distilo. Musiche di Stefano Guzzetti.
Il viaggio in Giappone di Igort alla ricerca delle storie per il suo "Quaderni Giapponesi 2".
Alla presenza del regista Domenico Distilo e del compositore Stefano Guzzetti.
Ore 21:30
Proiezione dei videoclip
Down down down 2018/2’59’’
per la regia di Gianluca Granocchia. Musiche di Carlo Mazzoli.
Video clip realizzato per Carlo Mazzoli, giovane cantautore emergente nel panorama del folk romano. Traendo ispirazione dalle frasi "piangere significa essere deboli?" - "ridere vuol dire essere forti?", il video clip si
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