La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava

La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava
Storia di un amore importante di Grazia Deledda con lettere autografe. Romanzo di Ludovica De Nava

IN TERRITORIO NEMICO

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Romanzo storico sulla Resistenza di Pier Luigi Zanata e altri 114 scrittori - metodo Scrittura Industriale Collettiva

Dettagli di un sorriso

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romanzo di Gianni Zanata

Il calcio dell' Asino

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Il calcio dell’Asino. Il calvario di un giornale ribelle (1892-1925) e del suo direttore Giovanni de Nava (Giva)

NON STO TANTO MALE

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romanzo di Gianni Zanata

domenica 4 ottobre 2009

Trecentomila in piazza a Roma per la liberta' di stampa, io c' ero

Liberta' stampa manifestazione
Sono una di quelle trecentomila persone che ieri a Roma, a Piazza del Popolo, ha partecipato alla manifestazione della FNSI (il sindacato di noi giornalisti) in difesa della liberta’ di stampa, della liberta’ di informazione, contro le pressione delle querele contro i giornalisti e la legge sull’ uso delle intercettazioni.

La polizia ha contato (?) settantamila persone.

Non ho contato personalmente i partecipanti, ma posso assicurare che la piazza era piena come uovo, cosi’ pure il Pincio, il vicino piazzale Flaminio, via di Ripetta, Via del Corso, via del Babuino, e la folla arrivava fino al lungo Tevere.

Ma lasciamo stare i numeri, ma in piazza e nei dintorni era impossibile muoversi.

Tutti, semplici cittadini, partigiani, studenti, militanti della Cgil, dell’ Acli, dell’ Arci, universitari, precari, giornalisti, dirigenti di partito, hanno manifestato per difendere il bene prezioso dell’ articolo 21 della Costituzione:

« Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.

Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili.

In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo di ogni effetto.

La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.

Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni. »

Concetti spiegati alla piazza dal Presidente emerito della Corte Costituzionale, Valerio Onida, il quale con semplicita’ ha detto che ‘’la liberta’ di informazione e’ presupposto di una societa’ libera’’.

A Berlusconi che ha definito una ‘’farsa’’ la manifestazione oppongo le parole di Don Sciortino, direttore di Famiglia Cristiana: ‘’E’ diabolico far credere che questa manifestazione sia una farsa’’.

Solo una faccia di tolla come l’ energumeno tascabile, l’ ineffabile sua bassezza ministro della Funzione Pubblica puo’ affermare ‘’Non ho nulla in contrario contro la piazza ma vorrei che fosse consentita, nel nostro Paese, una sorta di tracciabilita’ dell’ informazione, in modo che ognuno sappia a chi appartiene il gruppo editoriale che fa un certo tipo di informazione’’.

Ministro forse lei non sa che una legge del genere gia’ esiste:

La legge n. 416/1981 sull'editoria definisce i requisiti soggettivi per l'esercizio dell'impresa editrice di giornali quotidiani, che può essere esercitata da: persone fisiche, Snc, Sas, Srl, Sapa, Spa o cooperative (art. 1 c. 1).
In particolare, le società in accomandita semplice debbono in ogni caso essere costituite soltanto da persone fisiche, mentre per le Spa, Srl e Sapa le azioni aventi diritto di voto o le quote devono essere intestate a persone fisiche, società in nome collettivo, in accomandita semplice o a società a prevalente partecipazione pubblica (art. 1 c. 3).

La riconducibilità della titolarità dell'impresa a persone fisiche è volta a garantire una maggiore trasparenza. Sempre in materia di trasparenza, la stessa legge istituiva il registro nazionale della stampa, cui dovevano iscriversi obbligatoriamente quotidiani e periodici. Altro obbligo è quello di pubblicare il bilancio annuale delle imprese editrici, strettamente collegato al finanziamento dell'editoria.

Ministro ma di chi sono il Giornale, Il Foglio, Panorama, Libero, le reti Mediaset, chi governa le reti Rai, e le maggiori case editrici italiane?

Certo che ci vuole coraggio.

Errore grave caro ministro ad altezza di battiscopa e’ stato non fare la legge sul conflitto d’ interessi facendo si’ che in Italia ci sia la piu’ grande anomali del mondo: un premier che e’ proprietario della maggior parte dell’ informazione nazionale, stampa che dovrebbe essere il cane da guardia del potere politico. I direttori di quei mezzi di informazione anziche’ controllare che non avvengano abusi sono dei pitbull feroci contro colleghi che vogliono svolgere la loro professione, direttori che poi utilizzano il privato dei colleghi come un’ arma per farli tacere.

C’ e’ un problema di liberta’ quando un giornalista deve pensare alla propria sorte quando si mette a scrivere, quando un loro articolo puo’ contenere qualche critica, magari timida, al cavaliere.

C’ e’ un problema di liberta’ di stampa quando il cavaliere ( che sogna una informazione che lo tratti come ‘’L’ osservatore’’ fa con il papa) dalla tribuna di una convegno della Confindustria invita ufficialmente gli imprenditori a non fare pubblicita’ sui giornali che lo criticano. Questo e’ un modo di sovvertire il libero mercato per soffocare la stampa che non e’ di sua proprieta’. Negli anni venti del secolo scorso Mussolini si comporto’ in maniera analoga: strangolo’ economicamente i giornali dissidenti e poi vasellinamente fece agire il Minculpop.

La manifestazione di ieri ha dimostrato che c’ e’ una opinione pubblica non piu’ disposta ad incassare tutto, che fa sentire la sua voce, che si rafforza creando le occasioni di partecipazione. Proponendo luoghi di aggregazione.

Concordo con Eugenio Scalfari quando, in una intervista rilasciata a Denise Pardo dell’ Espresso, afferma ‘’Oggi la forza della protesta e’ nell’ unita’, nello stare insieme dando corpo e voce a quella consistente parte del Paqese contro questo andazzo, contro l’ attacco senza precedenti sferrata alla liberta’ di stampa’’

I media, cavaliere, direttori pitbull, direttori killer, giornalisti brown nose, sono un contropotere, questo sono, non altro, che lo vogliate o no.

‘’…Cosi’ e’ se mi pare!’’

8 commenti:

  1. Grazie di aver condiviso la tua esperienza. Leggendo, è un po' come esserci stata.

    Ti ho anche offerto la mia solidarietà nell'altro post, ma forse non hai letto...

    Buona domenica
    annarita

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  2. Non è la prima volta che contano male i partecipanti ad una manifestazione. Non è stata una farsa e in tanti hanno condiviso l'iniziativa, anche se non erano lì.

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  3. Sorellina e Sere grazie. So benissimo che tanti hanno condiviso pur non essendo a Roma.
    Buona domenica.
    Vale

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  4. art 21 « Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione tranne criticare Berlusconi.

    Speriamo bene Pier, perchè c' è poco da essere ottimisti.
    Con indomita speranza.

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  5. Teo sono fiducioso, inguaribilmente ottimista.
    Vale

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  6. x fortuna ci sarà sempre internet.... spero ke qualcosa cambi!

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  7. Fai conto che ci sia stato anch'io a far quadrato per la libertà di stampa. E poi tu sai quanto valgo quando si tratta di "quadrature". Però sono perplesso - ora che ci penso - ma come si fa ad imbrigliare la "libertà" con un quadrato e tanto meno con altre figure geometriche "chiuse"? Ho capito è solo un'antifona che non vale per noi della "libertà", ma per chi la vuole castigare.
    Ciao, Gaetano

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  8. Caro poeta dell' immagine per fortuna c' e' sempre internet, ma dobbiamo vigilare.


    Gaetano apprezzo la tua metafora e condivido l' opinione che il quadrato serva a imbrigliare (rinchiudere) chi e' contro la liberta' di stampa.

    Cumulativo vale

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