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martedì 20 ottobre 2009

Un uomo da pausa


Un uomo da pausa

Io sono e mi sento piu' un uomo da pausa, piuttosto che da arrivo.

Considero il piedistallo di un monumento il traguardo da raggiungere, la cima, la vetta da conquistare.

Ho imparato qualcosa solo nelle pause.

Perche' io che sono un uomo da pausa, piuttosto che da arrivo, perche' io che sono un teorico dell' azione debole, perche' da qualche tempo ...

... vivo un giorno in avanti?

6 commenti:

  1. Caro Pier Luigi, dopo aver letto la tua toccante poesia mi è venuto l’estro per farne di getto una mia in napoletano sul calzolaio. Dimmelo se non afferri qualche parola e provvedo a fare la traduzione. Mi auguro di no.

    Ciao,
    Gaetano

    I piedistall’ d’o scarparo

    E vvot’ me fermo
    pe’ ‘nu mumento,
    passanno a nnanz’
    a ‘nu scarpar’ vicino casa.
    Sbircio e veg’ tanta scarpe,
    scarpin’ scarpette, stival,
    ammuntunat a ccà e allà.
    E po’ vego, cchiù a llà,
    ‘nu viecchie che ‘nchiove
    ‘nu tacco, e dopp’ ‘a suletta
    de ‘na scarpa ‘nu poco vecchia.
    ‘O guardo ‘ncantato e vego
    che ogni tant’ se fissa,
    guardanno ‘nu pare e scarpe
    ‘llà vicino. Quasi ‘o sentesse
    ‘e parlà cu lloro.
    Quasi sentess’ che stanno
    a parlà de’ fatti de’ piedi
    e d’o riesto dell’omme
    de chelli scarpe.
    ‘O scarparo pare pure che ride
    ‘e vvote, fra la martellata e n’ate.
    Dico je, dint’o pensiero mio,
    guarda llà chillu viecchie
    commè felice, e senza
    penzà tanto, passa ‘a jurnata!
    E dico dint’ a mmè:
    Se chelli scarpe songe
    come a ‘nu piedistallo de marmo,
    mettesse o scarparo ‘ncoppe,
    comme a ‘nu monumento,
    e non chill’omme!

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  2. Grazie caro amico, molto bella.
    Felice e radioso giorno.
    Vale

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  3. La pausa è necessaria...senza non si apprezza in pieno il sapore delLa vita.

    Arrivare? Dove? E' più intensa e pregnante l'attesa di qualcosa, il pregustare ciò che può avvenire...

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  4. Nell'impeto dell'azione non si può trovare il tempo di riflettere come nel momento della pausa.
    Quindi ben venga "l'uomo da pausa" il cui traguardo è sempre lontano...
    Bellissima la foto!

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  5. Grazie Lliri. Carissima quando mi capita di rimanere preso nella trappola della rigidita' della velocita', rallento il mio ritmo - tanto devo rallentare comunque, mi piaccia o no - e percorrere un terreno che gia' conosco per vedere se cio' che giudicavo importante lo era davvero e per ... be' ... per guardare la vita. Non c' e' niente di male, in questo. Restare con lei per un po'.
    Vale

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