In volo
Ieri sono andato a letto che era già mezzanotte.
Dopo un po’ non avevo più voglia di stare a letto. Così mi sono alzato e sono andato in cucina.
Dopo un po’ non avevo più voglia di stare in cucina. Così ho preso e sono andato in camera da pranzo, che comunque non ci pranzo mai, in camera da pranzo, e non so perché continui a chiamarla camera da pranzo.
Dopo un po’ non avevo più voglia di stare in in camera da pranzo. Così ho preso e sono andato in bagno.
Dopo un po’ non avevo più voglia di stare in bagno. Così ho preso e sono uscito in balcone a prendere una boccata d’aria.
Dopo un po’ che ero in balcone a prendere boccate d’aria, ho sollevato lo sguardo e ho visto una ventina di fenicotteri volare alti oltre i tetti dei palazzi di fronte. Volavano, ed era bello guardarli volare. Alcuni si son messi pure a starnazzare in volo. Son scomparsi in un baleno. Son veloci, i fenicotteri. Molto veloci.
Dopo un po’ non avevo più voglia di stare in balcone. Così ho preso e mi son rimesso a letto, mi sono addormentato.
Un’ora più tardi però mi son svegliato. Un pensiero stava scavando un buco nella mia testa: i fenicotteri starnazzano?
Mendicanti di carta stagnola
Ci ubriacammo di niente tutta la notte fino a stordirci.
Il mattino dopo vomitammo parole vuote e spente.
Capimmo che non era amore.
E in un istante regalammo i nostri sogni a un mendicante di carta stagnola.
La-La-La Du-Dum La-La-La Du-Da-Ta-Da
l’unica cosa che mi passa per la testa mentre rovisto tra i pensieri del mattino e ripulisco le parole dalle tracce dei koan e osservo le fronde rugose dei sogni andati a male e rifletto sul concetto di infinito sul palmo di una mano, la sola cosa che mi viene in mente, l’unica che proprio ne valga la pena, è che lo scalpiccio di sandali può essere causa scatenante di nervi che saltano
sì, ma adesso me la canti quella canzone? quella che fa La-La-La Du-Dum La-La-La Du-Da-Ta-Da Du-Dum La-La-La-La-Ra-La
dài, me la canti? dài, per piacere
Era davvero bellissima
Tu non dici niente. Tu non mi dici mai niente. Le ho detto io.
Se c’è poco da dire non significa che ci sia poco da fare. Mi ha detto lei.
Al che le ho chiesto. E che cosa vuol dire?
Non lo so. Mi ha risposto. Non lo vedi che sto facendo?
Facendo cosa? Le ho chiesto io.
Il tanto che resta del poco già detto. Mi ha detto lei.
E poi per tre giorni di fila non ha più aperto bocca.
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