“La quercia e la rosa” Epistolario di un amore
NUORO. Il 7 maggio arriverà in libreria, per l’editore Il Maestrale, “La quercia e la rosa”, di Ludovica de Nava. Con il supporto e la riproduzione fedele di quasi trenta lettere autografe (una la...
NUORO. Il 7 maggio arriverà in libreria, per l’editore Il Maestrale, “La quercia e la rosa”, di Ludovica de Nava (nella foto). Con il supporto e la riproduzione fedele di quasi trenta lettere autografe (una la anticipiamo in questa pagina) di Grazia Deledda a Giovanni de Nava, Ludovica de Nava – nipote di Giovanni – ricostruisce una storia, vera e quasi sconosciuta, che illumina uno spaccato della vita della grande scrittrice. È il 1894 quando Giovanni (poeta, pubblicista e conferenziere che, appena ventunenne, aspira a uscire dal mondo provinciale della Calabria) s'imbatte in novelle, versi e saggi della ventitreenne Deledda, appena giunta alla notorietà con il romanzo “Fior di Sardegna”. Così decide di scriverle per iniziare un rapporto di amicizia. Grazia mostra di gradire e in breve il rapporto si trasforma in amore. Per alcuni mesi la coppia gode del suo mondo immaginario, immersa in un febbrile scambio di lettere e s'illude che tutto sia possibile. Ma le famiglie non vedono di buon occhio la relazione, e intendono esercitare la loro influenza su questo amore sbagliato. Fra documento (le lettere) e finzione si snoda l'avvincente storia della passione fra la rosa di Sardegna e la quercia di Calabria, sullo sfondo della storia collettiva di fine secolo (le lotte e le conquiste del Partito Socialista, la repressione dei Fasci Siciliani, il terremoto in Calabria); verso un finale tutto a carico della finzione, ma non improbabile e tutto da scoprire.
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