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"Betibù": quanto è politico il noir latino di Claudia Piñeiro
di Andrea Curreli
In mezzo alla dilagante
invasione del noir che viene dall'Europa settentrionale, nel 2012 è
saltato fuori il giallo argentino di Claudia Piñeiro. Un'anomalia tutta
"latina" anche per il "género negro" sudamericano che ha lasciato però
un po' di amaro in bocca a quanti avevano scoperto la scrittrice
argentina in Le vedove del giovedì e nel bestseller Tua. In Betibù
(traduzione di Pino Cacucci, Feltrinelli editore, 2012),questo il
titolo del romanzo, Piñeiro parla del mondo dell'informazione e più in
generale di un Argentina sospesa tra la ricerca di un benessere stabile e
il ritorno ai duri giorni del default. Poco importa che il racconto del
suo mondo sia fatto attraverso gole tagliate e morti apparentemente
slegate tra loro.
Betibù deve fare luce su una serie di morti misteriose -
Apparentemente la trama non esce dai binari del genere. Al centro della
storia c'è Nurit Iscar, detta Betibù per una vaga somiglianza con la
celebre eroina dell'animazione degli anni Trenta, Betty Boop. La "dama
nera della letteratura argentina", come è stata battezzata dai media, è
caduta in disgrazia dopo aver tentato di percorrere la strada del
romanzo d'amore dopo una love story clandestina che aveva mandato in
frantumi il suo matrimonio. Il riscatto professionale arriva con la
misteriosa morte di un ricco vedovo, trovato con la gola tagliata nella
sua villa del Country Club La Maravillosa, uno dei tanti residence di
lusso blindati all'interno dei quali ama vivere gran parte della
"aristocrazia" sudamericana. Suicidio oppure omicidio? Nutrit Iscar sarà
affiancata nelle sue indagini da un cronista alle prime armi e dal più
esperto giornalista, anch'egli caduto in disgrazia, Jaime Brena. Lo
strano trio finirà per immergersi in un mare di morti, e in mezzo a
tanto sangue Betibù riscoprirà l'importanza politica e sociale
dell'informazione. La chiave di lettura del libro è tutta in una domanda
che si pone il giovane cronista alla fine del libro: "che succede
quando assassino e vittime sono gente di merda?".
Il giallo come mezzo per descrivere la società argentina - Ciò che traspare gradualmente ma con chiarezza dalle pagine di Betibù
è che Piñeiro utilizza l'intricata trama tinta di giallo per descrivere
la società argentina. E' la stessa autrice a confermare il taglio
politico che il romanzo assume. "Devo mettere i miei personaggi in
situazioni estreme in modo tale da sviluppare la loro coscienza e vedere
come decidono davanti a certe situazioni", ha dichiarato Claudia
Piñeiro. "Il noir è il genere più semplice per raccontare la società -
ha spiegato più volte durante le presentazioni del libro in tutto il
mondo -. I mutamenti e le rivoluzioni appaiono più chiaramente se
vengono descritti attraverso crimini violenti".
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