Lunedì 21 gennaio ALGUER CULTURA propone un ulteriore appuntamento
della rassegna I LUNEDÌ CON PIER LUIGI ALVAU con
un recital dedicato alle
opere di Klaus Kinski (*).
La rassegna continua la propria
programmazione inaugurata lo scorso novembre, a ridosso di allestimenti
approntati per le festività natalizie che hanno visto una serie di iniziative nella
quasi interezza spentesi e che, passate le festività, hanno lasciato, ad
eccezione di una sola ben identificata ed originale proposta musicale, uno
scontato senso di vacuità.
I
LUNEDÌ CON ALVAU passano indenni
da certi fragori momentanei e d’occasione. La programmazione delle serate,
proposte fin dal loro nascere con caparbia sobrietà e con forzati limiti (va
rimarcato che non vi è alcun intervento economico né da parte pubblica né da
parte privata), prosegue con dignità e professionalità i programmi annuali, sempre
più apprezzati dalla critica e dal qualificato settore di pubblico che ne è
rimasto attratto e coinvolto.
Di fatto I
LUNEDÌ CON ALVAU sono ormai da considerarsi, a tutti gli effetti, l’appuntamento
culturale più consolidato e prestigioso degli inverni algheresi ed uno dei
calendari più rinomati della Sardegna, grazie anche all’ormai consolidato
sodalizio col musicista Mauro Uselli che col pianoforte e col flauto scandisce
i versi letti da Alvau.
Per l’occasione si ringrazia il mensile
internazionale POESIA ed il suo Direttore responsabile Nicola Crocetti unitamente
ad Antonio Curcetti curatore dell’articolo e delle traduzioni delle poesie di Klaus
Kinski contenuti nel n. 271 (maggio 2012) della predetta rivista.
Dove: Alghero, Sala Biblioteca Siotto, Via Marconi n. 10
Quando: Lunedì 21 gennaio 2013, ore 19,30
Info: Alguer Cultura
tel. +39 349 3049093
e-mail: alguer.cultura@tiscali.it
(segue)
(*)
KLAUS KINSKI (Nikolaus Karl Günther
Nakszyński) nacque nel 1926 a Sopot (Zoppot), allora compresa nella città-stato
della Libera Città di Danzica. La sua carriera
comincia all'inizio del secondo dopoguerra. Nel 1955 ottiene un ruolo
minore nella pellicola All'est si
muore, del regista László Benedek. Inizia così una carriera come caratterista,
interpretando soprattutto personaggi luciferini e violenti e partecipando a
diverse pellicole internazionali incluso un cameo ne Il dottor Zivago (1965), di David Lean.
Nel 1965
partecipa, seppur sempre con un ruolo di contorno, a uno dei classici di Sergio Leone
Per qualche dollaro in più. Negli anni
successivi partecipa a numerosi spaghetti
western, spesso di serie B, in cui interpreta generalmente il ruolo
del cattivo. Dagli anni settanta comincia la collaborazione con il
regista tedesco Werner Herzog, che lo sceglie come protagonista
di cinque dei suoi film e che gli donerà finalmente fama internazionale: Aguirre, furore di Dio (1972), Woyzeck (1979), Nosferatu, principe della notte
(1979), Fitzcarraldo
(1982) e Cobra Verde
(1987). Herzog,
dopo la morte dell'attore, produsse un lungo documentario dal titolo Kinski, il mio nemico più caro
(1999). Kinski
ha lasciato come regista
cinematografico una sola opera: Kinski
Paganini (1989), un film dedicato al celebre violinista ma avente, allo stesso tempo,
anche intenzioni autobiografiche e realizzato con uno stile sperimentale,
bizzarro e ultramoderno da farlo diventare col tempo un vero cult movie. Kinski
morì di infarto
a Lagunitas in California
nel 1991. Le sue ceneri furono sparse nell'Oceano
Pacifico.
Antonio Curcetti,
curatore e traduttore della raccolta “Febbre”, da cui sono tratte le poesie
proposte in questo recital, asserisce che “se
in ‘Febbre’ ricorre dunque la simbiosi del lebbroso-bambino (che appartiene ad
un’infanzia non innocente né pura, poiché è già stata violentata dagli adulti),
oppure l’immagine di fiori risplendenti di sole ma già emananti decomposizione,
ossessiva è soprattutto l’identificazione con la figura del Cristo, visto come
colui che, secondo il Vangelo di Giovanni, è fuori di sé, una specie di
isterico a cui la gente per bene non crede. Così lo canta Kinski, mostrandocelo
spoglio di ogni divinità, dicendoci come il Cristo, divenuto egli stesso
vittima, abbia affrontato il suo destino non con un sorriso, ma piuttosto con
angoscia ed immensa rabbia”.
PROGRAMMA
·
Mattino
·
Ogni cuore portando dentro di sé pietre
·
Io - ostile - nemico di me stesso
·
Diario
27 marzo
29 marzo
2 aprile
Gennaio, febbraio, marzo, aprile… prima
e dopo la mia nascita…
·
Umiltà
·
Manicomio
I, II, III, IV, V, VI, VII,
VIII, IX, X, XI, XII.
·
Io non voglio alcun sepolcro
·
Oriente
·
Colori febbrili
·
Natale
“festa di pace”
·
Jazz
·
Mani di puttana
·
La mietitrice
·
La bestia
·
I bambini
·
Febbrile furore
·
Guerra
·
Addio
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