ALGUER
CULTURA
Stasera è la volta del secondo appuntamento in calendario della stagione in corso (l’ottava
consecutiva) de I Lunedì con Pier
Luigi Alvau.
Alvau non ha voluto rinunciare al
programmato appuntamento, nonostante il periodo a ridosso di Natale sia
ridondante d’iniziative artificiosamente raggruppate da cui, obbiettivamente, ha
sempre mantenuto distanti le sue proposte - nonostante il coinvolgimento
casuale e fortuito di quest’anno in iniziative parallele - a testimonianza che
le attività di ALGUER CULTURA hanno la finalità di colmare
i vuoti proprio nei periodi fuori da quelli forzatamente “festaioli” o fin
troppo fintamente impegnati.
Il recital in programma prevede
la lettura e l’interpretazione di uno dei più famosi e divertenti monologhi di
Anton Čechov (1), “Il tabacco fa male”
e tre monologhi altrettanto spiritosi di Luigi Arnaldo Vassallo, conosciuto con
lo pseudonimo di Gandolin (2): “Il piede
della donna”, “La mano dell’uomo”
e “La macchina per volare”.
Le performances interpretative di Pier Luigi Alvau saranno accompagnate,
come ormai da consuetudine, dai commenti musicali magistralmente interpretati
al flauto e al pianoforte da Mauro Uselli.
Dove: Alghero, Sala Fondazione Siotto, Via Marconi n. 10
Quando: Lunedì 17 dicembre 2012, ore 19,30
Info: Alguer Cultura
tel. 349 3049093
e-mail: alguer.cultura@tiscali.it
(1)
Anton Pavlovič Čechov, nato a Taganrog (Russia) nel 1860, crebbe in una famiglia economicamente
disagiata: il nonno era stato servo della gleba. Frequentò il liceo nella città
natale. Nel 1879 si trasferì a Mosca dove si iscrisse alla facoltà di medicina.
Laureatosi nel 1884, esercitò solo saltuariamente, in occasione di epidemie e
carestie, la professione, dedicandosi invece esclusivamente all'attività
letteraria. Nel 1890 raggiunse attraverso la Siberia la lontana isola di
Sachalin, sede di una colonia penale, e sulle disumane condizioni di vita dei
forzati scrisse un libro-inchiesta, “L'isola
di Sachalin” (1895). Minato dalla tubercolosi, passò vari anni nella sua
tenuta di Melichovo [Mosca], cercando di migliorare la condizione materiale e
morale dei contadini. Nel 1895 conobbe Tolstoj, cui rimase legato da amicizia
per tutta la vita. Nel 1900 fu eletto membro onorario dell'Accademia russa
delle scienze, ma si dimise due anni dopo per protesta contro l'espulsione di
Gorkij. Soggiornò varie volte, per curarsi, a Biarritz, Nizza, Jalta [Crimea].
Nel 1901 sposò Olga L. Knipper, attrice del Teatro d'arte di Mosca. In un
estremo tentativo di combattere il male, si recò a Badenweiler, una località
della Foresta Nera.
Morì qui, nel 1904, assistito dalla moglie. Aveva 44 anni.
(2)
Luigi Arnaldo
Vassallo, detto
“Gandolin”, nasce a Sanremo nel 1852.
Ancora molto giovane, dà vita al foglio di
carattere repubblicano e rivoluzionario
“La Maga”, oggetto di continue
censure. Prima di scoprirsi giornalista, lavora come copista, poi come
impiegato presso un procuratore, quindi come maestro elementare.
Il suo primo articolo, datato 1869, viene
pubblicato su “La Giovane Italia”.
Per qualche anno dirige “L’Avvenire”,
poi torna a Genova e dà vita al “Mondo Illustrato. I suoi pezzi di cronaca
giungono sino alla stampa italiana in Argentina, Brasile e Stati Uniti.
Nel 1880 si trasferisce a Roma per dirigere “Lo Squillo”. Sempre a Roma fonda e
dirige i fogli “Capitan Fracassa”, “Don Chisciotte della Mancia” e “Don Chisciotte di Roma”. Nel 1886 fonda
“Il Pupazzetto”, rivista mensile illustrata
nella quale il Vassallo si firma con lo pseudonimo “Gandolin”, ossia vagabondo.
In questo periodo pubblica inoltre alcune raccolte di poesie e diverse
commedie. Nel 1896 assume la direzione del quotidiano Secolo XIX.
Vassallo lavora anche per il cinema, all’epoca
ancora agli albori.
Muore a Genova il 10 agosto 1906.
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