La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava

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martedì 6 maggio 2014

Riforme: verso il presidenzialismo

da Libertà e Giustizia
le Repubblica

Riforme: verso il presidenzialismo


Andrea Montanari
In questa intervista a Repubblica Roberto Calderoli avanza il sospetto che nel patto del Nazareno ci sia stato un accordo tra Renzi e Berlusconi per trasformare la nostra repubblica da parlamentare a presidenzialista. «Berlusconi è da sempre un sostenitore del presidenzialismo – dichiara il senatore leghista – e nessuno ha mai visto il testo di quel patto. Anzi sarei curioso di poterlo leggere. Tutti ne parlano, ma nessuno lo ha mai visto. E a quel confronto hanno partecipato solo loro due».
Senatore Roberto Calderoli, lei è co-relatore del testo della Riforma del Senato: cosa risponde a Berlusconi che dice che senza il presidenzialismo la riforma è un castello di carte destinato a crollare?
«Mi sembrava strano che Forza Italia rimanesse in silenzio, ora vedo che finalmente ha messo sul tavolo la sua posizione».
Per la verità, Berlusconi sostiene di essere in contatto quasi quotidiano con lei.
«Per me, il presidenzialismo non è un tabù. Non mi crea problemi parlarne, semmai li crea al Pd. Ma sono un pragmatico. A me interessa portare a casa le riforme. Se il presidenzialismo diventasse
una pregiudiziale per qualcuno, mettiamolo da parte. Preferisco portare a casa quel pezzo di riforma che si può
fare».
Dunque, lei che è della Lega, non è d’accordo con Berlusconi.
«A suo tempo avevamo votato un testo che non lo escludeva. Si tratta di mettersi d’accordo: introdurre il premierato, il cancellierato o il vero presidenzialismo. Ma il problema non è questo».
Qual è?
«Lei è così sicuro che Berlusconi e Renzi non ne abbiano parlato nel patto del Nazareno? Ne sarei molto sorpreso ».
Sta dicendo che in realtà Renzi sapeva già tutto?
«Berlusconi è da sempre un sostenitore del presidenzialismo. Nessuno ha mai visto il testo di quel patto. Anzi sarei curioso di poterlo leggere. Tutti ne parlano, ma nessuno lo ha mai visto. E a quel confronto hanno partecipato solo loro due».
E se Berlusconi le chiedesse di sostenere la sua posizione?
«Posso capire Berlusconi. Visto che si cambia sul ruolo del Senato, che non voterà più la fiducia, perché non mettere sul piatto anche il presidenzialismo? Ma non sarò io a fare questa proposta. Anche se non nego che ce ne sarebbe bisogno ».
Perché?
«Basterebbe pensare a quanto è avvenuto durante l’ultima elezione del capo dello Stato, ai franchi tiratori che hanno portato a dover rieleggere Napolitano. Se si cambia la forma di Stato non vedo perché non si possa cambiare anche quella di governo. Altrimenti il rischio è che la riforma sia monca».
Per quale motivo allora non è disposto a sostenere la proposta del leader di Forza Italia?
«Perché quella proposta può essere la buccia di banana su cui scivola tutta la riforma. Non dimentichiamoci che nella scorsa legislatura saltò tutto proprio quando qualcuno propose di discutere di presidenzialismo».

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