In una Torino nascosta tra la pioggia,si è svolto domenica 5 giugno 2011 il XXl Concorso letterario " Premio Garcia Lorca". Nell'ambito della manifestazione è stato riconosciuto il primo premio ed il premio "Aldo Cappelli " all'autore Buccinnà Pietro ed al suo romanzo storico " Come soldati di cartone ...sotto la pioggia." Nella motivazione,si è sottolineato , la coinvolgente capacità narrativa che lo stesso ha saputo esprimere. La manifestazione,ha visto partecipare autori provenienti da quasi tutte le regioni italiane ,oltre alla presenza di alcuni stranieri ( Africa e Sud America )
Come soldati di cartone... sotto la pioggia
In queste tre lettere è racchiuso un pezzo di storia.
Storia del nostro Paese, che spesso è stata accantonata, se non addirittura dimenticata.
Ma le immagini degli internati militari italiani nei campi di concentramento tedeschi non possono essere cancellate dalla mente di chi le ha vissute e dei loro familiari. In questa lunga descrizione, l'autore ripercorre le vicende di un soldato, poco più che ventenne, ritrovatosi a difendere in terra straniera i colori di una bandiera che non aveva chiesto la sua opinione.
Gli anni di prigionia dopo il noto armistizio lo hanno per sempre segnato, rubandogli la giovinezza e la dignità. La storia italiana, anche se sottoposta a continue revisioni, ha reso merito a coloro che hanno osato sfidare il nemico con poche armi e tanta voglia di libertà.
In questo libro si vuole rendere onore e dignità anche a tutti coloro che, dopo avere per anni combattuto in nome di una patria, da questa sono stati abbandonati per essere imprigionati. Molti di loro non hanno mai fatto rientro a casa e di molti si è persa qualsiasi traccia.
Ma non possiamo dimenticare che le loro tracce resteranno indelebili nel lungo corso della storia.
Come soldati di cartone...sotto la pioggia
In queste tre lettere è racchiuso un pezzo di storia. Storia del nostro Paese, che spesso è stata accantonata, se non addirittura dimenticata. Ma le immagini degli internati militari italiani nei campi di concentramento tedeschi non possono essere cancellate dalla mente di chi le ha vissute e dei loro familiari.
In questa lunga descrizione, l'autore ripercorre le vicende di un soldato, poco più che ventenne, ritrovatosi a difendere in terra straniera i colori di una bandiera che non aveva chiesto la sua opinione.
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