Ora | giovedì 30 giugno · 18.30 - 20.00 |
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Luogo | Libreria Azalai Gian Giacomo Mora 15 Milan, Italy |
Creato da | |
Maggiori informazioni | Win Tin, braccio destro di Aung San Suu Kyi e cofondatore della Lega nazionale per la democrazia, è la grande voce della resistenza contro la giunta militare al potere in Birmania. Malgrado l’oppressione del regime, Win Tin si è sempre battuto per la democrazia con le armi dell’intelletto e della scrittura, dapprima come giornalista e poi come attivista politico, fino al 1989 quando, per la sua propaganda antigovernativa, viene condannato a 21 anni di reclusione. All’indomani della liberazione, nel 2008, la sua lotta continua con il racconto dell’esperienza di prigioniero politico nel carcere di Insein, tristemente noto per le disumane condizioni di detenzione. 7.000 giorni, 19 anni di vita, descritti in tutta la loro crudezza, nella speranza che conoscere la verità “possa aiutare le persone a capire le sofferenze” di quanti si battono per la democrazia in Birmania. Ne parlano Cecilia Brighi (sindacalista CISL, pubblicista, specializzata in diritti umani e del lavoro in Asia) Chiara Macconi (comitato scrittori in prigione International P.E.N.) Alessandro Midlarz (giornalista e fotografo, specializzato in tematiche ambientali e geopolitiche, curatore delle recensioni librarie per «EAST») |
giovedì 23 giugno 2011
Una vita da dissidente. Incontro con C. Brighi, C. Macconi, A. Midlarz
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