Velázquez e i buffoni a corte, immagini
Se non fosse per la pittura, e per
Velázquez (1599-1660) in questo caso, non avremmo mai conosciuto i visi e
i corpi dei buffoni di corte, personaggi che intrattenevano sovrani e
principi, nobili e meno nobili, oltre a gente comune, che, tramite la
loro arte, rallegravano, anche ma non solo, le giornate altrui. Ed era
vera arte, come ci dice Michel de Montaigne nei suoi Saggi: “[...] Così
io ho visto i migliori buffoni, vestiti secondo il solito e in
atteggiamento comune, offrirci tutto il diletto che si può trarre dalla
loro arte; i principianti e quelli che non hanno tale alta maestria,
invece, aver bisogno di infarinarsi il viso, di travestirsi e
contraffarsi con movimenti e smorfie selvagge per muoverci al riso.” (1)
Di seguito quattro buffoni nei palazzi di Filippo IV di Spagna (1605-1665), rappresentati proprio dal pennello di Velázquez.
Don Diego de Acedo, detto El Primo,
seduto davanti a un libro più grosso di lui, con un barattolo di colla
accanto. Aveva avuto piccoli incarichi amministrativi nella corte di
Filippo IV.
*****
Don Cristobal de Castañeda y Pernía, detto il Barbarossa,
era famoso per il suo carattere forte ed energico, tanto che Filippo IV
lo allontanò perché aveva osato ridersi del conte di Olivares.
*****
Francisco Lezcano, detto il ragazzo di Vallecas, soffriva di un handicap genetico che lo portò, ancora giovane, alla morte.
*****
Don Sebastián de Morra, uno dei nani alla
corte di Filippo IV, in questo dipinto con espressione seria,
rappresenta tutta l’ingiustizia riversata sui buffoni.
*****
1. Michel de Montaigne, Saggi, Adelphi, Milano, 1998, pag. 532.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.