Presentazione
“Non sto tanto male” (Quarup, 2011)
di Gianni Zanata
con Gianni Zanata, Ilenia Cilloco, Elio Turno Arthemalle, Nicola Cossu
Villanovaforru (VS)
sabato 18 giugno
alle ore 19.00
Sala Mostre Temporanee
Piazza Costituzione
L’incontro con Gianni Zanata rappresenta il terzo appuntamento della rassegna “Confidenze letterarie”, organizzata dall’amministrazione comunale di Villanovaforru.
L’autore, in compagnia della sua chitarra, di un amico musicale, Nicola Cossu al contrabasso, e di una voce narrante, l’attore e regista teatrale Elio Turno Arthemalle, fra gli odori di un bucato di lavatrice e un bicchiere di vino proverà a convincerci e a convincersi che non sta tanto male presentando il suo nuovo libro “Non sto tanto male” .
Appuntamento il 18 giugno alle ore 19 presso la sala mostre temporanee di Villanovaforru.
“Non sto tanto male” (Quarup, 2011)
Un uomo di successo, Valdo, direttore di un grande
quotidiano e una mora bellezza mediterranea di vent’anni,
intravista in un mattino di primavera, in una storia perbene
finirebbero prima o poi l’uno nelle braccia dell’altra. Specie
se a fare da ruffiano al loro “incontro” è l’altrettanto
mediterranea luce di una città di mare. Ma qui fuori, lo
sappiamo, c’è il buio, e ancor più scure e contorte si
rivelano a volte le idee degli uomini e le loro strade.
E allora capita che l’uomo di successo sia cinico e
arrogante quanto basta per farsi disprezzare dalla maggior
parte dei suoi colleghi, e da sua moglie. E che la mora sia
nello stesso tempo una concreta e invitante preda, un’ombra
sfuggente al limite dell’irraggiungibile. E che gli odori che
permeano il racconto non siano solo iodio e salsedine, ma
anche le chimiche sospette di detersivi e ammorbidenti –
tutti rigorosamente di color celeste gomma, “rassicurante” –
allineati con maniacale precisione, perché solo così i
“pensieri brutti e violenti” vanno via.
La quotidianità di Valdo è scandita dalle riunioni di
redazione, dagli incontri con l’analista, dalla ricerca di un
avvocato che si prenda cura della causa di separazione dalla
moglie e da timidi sforzi per disintossicarsi finalmente dalla
dipendenza da cocaina, intrecciata a un amore folle che
diventa ossessione.
Come il gesto ostinato di versare nel lavandino l’intero
contenuto di un ammorbidente, per “far passare quel brutto
senso di vertigine”.
Ed è così che quella premessa inizia ad avvitarsi in una
ossessiva rincorsa tra ordinario e impossibile, in un gioco tra
i percorsi dei piedi e quelli dei neuroni che –
proverbialmente – nessuno riesce mai a mettere d’accordo
fino in fondo e per sempre.
Non sto tanto male. Appunto.
Fare o farsi del male, invece, quello è assolutamente
possibile: l’amore, specie se imprevisto, può alterare tutto.
E l’ironia pure, nel bene e nel male.
NOTE BIOGRAFICHE
Gianni Zanata è nato a Cagliari nel 1962.
Giornalista professionista, ha cominciato alla radio ed è
ora volto noto a chi svolazza sul satellite.
Ha già pubblicato un romanzo, “Prestami una vita”
(Rebus edizioni, 2008), vero emblema delle potenzialità
moltiplicatrici del passaparola, e diversi racconti.
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