LIBRI: TORINO CELEBRA
MARIO PANNUNZIO,
MITO DEL GIORNALISMO
ITALIANO.UN RITRATTO
INEDITO E UN CONTRIBUTO
DECISIVO ALLA CONOSCENZA
DEL DIRETTORE DEL «MONDO»
Torino, 1 novembre 2011. Organizzata
dal Centro Pannunzio e dal Circolo della Stampa di Torino, martedì 15
novembre a Torino si terrà la presentazione del libro «Amici per sempre.
Mario Pannunzio e Arrigo Benedetti, tra Lucca e Roma», pubblicato da
Maria Pacini Fazzi Editore di Lucca, presso il Circolo della Stampa
(Corso Stati Uniti 27). Un ritratto inedito di Mario Pannunzio nel nuovo
libro di Carla Sodini, docente di storia moderna e storia militare
presso la Facoltà di Scienze Politiche di Firenze, e un contributo
decisivo alla conoscenza del direttore di «Risorgimento Liberale» e de
«Il Mondo», visto anche attraverso l'ambiente culturale della città in
cui nacque, Lucca, e gli amici che collaborarono ai suoi giornali. Il
libro sarà presentato da Pier Franco Quaglieri, presidente della
Fondazione Pannunzio, che ha curato anche la prefazione, e da Alberto
Sinigaglia, docente di linguaggio giornalistico presso le Facoltà di
Lettere e Filosofia e di Scienze Politiche dell'Università degli Studi
di Torino, nonchè presidente del Centro Studi sul Giornalismo «Gino
Pestelli» e dell'Ordine dei Giornalisti del Piemonte. L'opera pubblicata
per i tipi di Maria Pacini Fazzi Editore e promossa dall'Accademia
Lucchese di Lettere Scienze ed Arti e dal Centro Pannunzio, propone un
ritratto nuovo e inedito del noto giornalista per chi è abituato a
pensare a lui come a una figura lontana dai fermenti culturali che
allora percorrevano Lucca. Grazie anche all'interessante selezione di
foto in bianco e nero dedicate alla sua città natale, alcune delle quali
pubblicate anche sul settimanale «Il Mondo», il libro sfata un luogo
comune e cioè che Pannunzio, abbandonata Lucca all'età di dodici anni
per trasferirsi a Roma allo scopo di non subire il clima di violenza che
i fascisti locali avevano creato attorno a suo padre e alla sua
famiglia, abbia, di fatto, vissuto quasi esclusivamente nella capitale,
divenuta quindi la città nella quale realizzò tutti i suoi progetti nel
campo del giornalismo, del cinema e della pittura.
L'autrice
Carla Sodini, con il lavoro di ricerca condotto negli archivi, ma anche
attraverso le testimonianze di prima mano raccolte personalmente, ha
ricostruito un «mondo» di Pannunzio che vede in Lucca un punto di
riferimento costante. Il libro consente di conoscere anche il suo forte
legame con il gruppo degli amici lucchesi ai quali è dedicata un'intera
sezione all'interno del libro; tanti gli scrittori e giornalisti che
collaborarono al settimanale di Pannunzio da Mario Tobino a Carlo
Ludovico Ragghianti a Guglielmo Petroni a Romeo Giovannini a Gino
Cesaretti, figure di grande spessore culturale attraverso le quali Lucca
è «filtrata» sul settimanale «Il Mondo» con contributi di altissimo
livello. Un dettagliato indice elenca gli articoli e i racconti di
scrittori lucchesi pubblicati su «Il Mondo» a testimonianza di questo
intenso rapporto con la città. Fra tutti naturalmente spicca il
sodalizio con Arrigo Benedetti, l'amico di una vita intera. Interessante
e dettagliata la ricostruzione della loro «amicizia» dagli anni di
«Omnibus» a «Risorgimento liberale» all' «Europeo» al «Mondo», con
Benedetti scrittore e giornalista per il settimanale che rese Pannunzio
un mito del giornalismo italiano. Accomunati dalla passione per un
giornalismo aperto e moderno ma anche dall'amore per la loro città
natale, per le sue Mura, per la sua musica - Giacomo Puccini soprattutto
- per la intrigante leggenda di Lucida Mansi. Un apporto fondamentale
dato da Benedetti alle imprese giornalistiche e alla stessa linea
politica e culturale di Pannunzio. (Adnkronos)
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