Antonio Tabucchi
Addio ad Antonio Tabucchi, il papà di "Sostiene Pereira"
Attratto fatalmente dai
personaggi tormentati e pieni di contraddizioni, Antonio Tabucchi, morto
a Lisbona a 68 anni, era il più europeo degli scrittori italiani.
Collaboratore di numerosi quotidiani, tra i maggiori conoscitori
dell'opera dello scrittore e poeta portoghese Fernando Pessoa, deve
proprio a questa passione il suo più grande successo, Sostiene Pereira.
Un romanzo-capolavoro del '94 con traduzioni in oltre 40 paesi nel
mondo, vincitore dei premi Super Campiello, Scanno e Jean Monnet per la
Letteratura Europea, cui Roberto Faenza si ispira per l'omonimo film del
'95 interpretato da Marcello Mastroianni. Tabucchi viveva a Lisbona sei
mesi l'anno, insieme alla moglie, che vi è nata, e alla famiglia.
Passava il resto dell'anno in Toscana, ha insegnato Letteratura
all'Università di Siena.
L'amore incondizionato per Lisbona -
Recatosi da giovane nella capitale portoghese, sviluppa per la città
del fado una vera passione. Si laurea nel '69 con una tesi sul
Surrealismo in Portogallo. Negli anni Settanta si perfeziona alla Scuola
Normale Superiore di Pisa e nel 1973 insegna Lingua e Letteratura
Portoghese a Bologna. Con Maria Jose' de Lancastre traduce in italiano
molte delle opere di Pessoa, sul quale scrive un libro di saggi e una
commedia teatrale. Il suo primo romanzo è del 1973, Piazza d'Italia, mentre il 1984 è l'anno di Notturno indiano,
da cui nel 1989 viene tratto un film di Alain Corneau e per il quale
riceve in Francia il Prix Medicis, per il miglior romanzo straniero. Nel
1986 esce Il filo dell'orizzonte, anche da questo romanzo
viene tratto un film (1993) con Claude Brasseur e la regia del
portoghese Fernando Lopez. Nel 1989 il presidente della Repubblica
portoghese gli conferisce l'Ordine Do Infante Dom Herique ed è nominato
Chevalier des Arts et des Lettres dal Governo francese.
Il successo di Sostiene Pereira - Ma l'anno più importante è il 1994, quando esce Sostiene Pereira,
il cui protagonista diventa il simbolo della difesa della libertà
d'informazione per gli oppositori di tutti i regimi antidemocratici. In
Italia, durante la campagna elettorale, intorno al libro si aggrega
l'opposizione contro Silvio Berlusconi. Nel 1997 Tabucchi scrive La testa perduta di Domasceno Monteiro,
basato sulla storia vera di un uomo, il cui corpo fu trovato in un
parco di Lisbona. Un romanzo che si rivela profetico quando il sergente
José dos Santos, l'assassino, finalmente confessa il delitto, per il
quale viene condannato a 17 anni di reclusione. Grande viaggiatore, in Viaggi e altri viaggi
(Feltrinelli, 2010) lo scrittore, che è stato anche candidato dal Pen
Club italiano al Nobel per la letteratura, mostra l'unicità che ogni
posto conserva anche nell'era della globalizzazione. Tra le sue ultime
opere Racconti con figure, uscito un anno fa per Sellerio.
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