Al Mart di Rovereto la prima antologica italiana di Gina Pane, punto di riferimento della Body Art internazionale
di Melisa Garzonio
la sua performance è nient’altro che un gesto d’amore.
Il sangue che sgorga, e che una documentazione studiata in anticipo mostra rosso e zampillante, altro non è che il dono di sé e dell’amore condiviso, il mezzo per avvicinarsi all’altro, al suo dolore, alle sue passioni. “E’ per amore vostro: l’altro”, con questo titolo, ricavato extrapolando da una riflessione teorica dell’artista nata a Biarritz da madre austriaca e padre italiano, vissuta poi tutta la vita a Parigi, il Mart di Rovereto presenta la prima mostra antologica della signora il cui nome spicca nella stagione d’oro della cosidetta Body Art: l’arte del corpo, ovvero, quando l’artista sostituisce se stessa al quadro o al manufatto, diventando l’Opera.
Oltre 160 opere, tra installazioni, dipinti, disegni, video, fotografie, sculture, oggetti, oggi di culto, utilizzati nelle sue più visionarie “azioni”, in un primo momento realizzate in studio, senza pubblico, in seguito esibite in appartenenti privati, gallerie, luoghi istituzionali (nella foto, “Psyché”). Al Mart è anche eccezionalmente presentata l’unica opera cinematografica mai realizzata dall’artista. Il film, intitolato “Solitrac”, girato nel 1968, racconta per immagini l’angoscia e il panico della solitudine, un fantasma che Gina Pane cercò di esorcizzare in tutti i modi attraverso le sue crudeli performance.
“Gina Pane (1939-1990)”, Mart di Rovereto, dal 17 marzo all’8 luglio.
www.mart.trento.it
Ci sono anche queste…
“David Hockey: a bigger picture”
Storia illustrata del pittore e sperimentatore inglese che ha settant’anni non ha perso la voglia di giocare con i colori, utilizzando la fantasia di un giovane avanguardista e le più aggiornate risorse della tecnologia. Collage fotografici dove prendono vita interni domestici, ricordi di viaggio (la California), simboli infantili.
Dove: Royal Academy of Arts, Londra
Quando: fino al 9 aprile
Info: www.royalacademy.org.uk
Opera cult: le storiche immagini pop, ma anche gli ultimi quadri eseguiti con l’iPad.
“Alessandro Spadari. Big Bang”
Figlio d’arte, suo padre è il pittore Giangiacomo, il giovane artista milanese è da sempre affascinato da un’idea di pittura come cassa di risonanza alle emozioni inconsce di chi guarda. Anche negli ultimi lavori, improntati a una ricerca cromatica più materica, le pennellate fluide invitano all’interpretazione.
Dove: galleria Solferino, Milano
Quando: dal 15 marzo al 7 aprile
Info: www.spaziosolferino.it
Opera cult: le forme acquose tracciate sulla tela nera, grandi opere monocromatiche che destabilizzano la percezione di chi guarda
“Cima da Conegliano. Maître de la Renaissence”
Giovanni Battista Cima (1459-1517) da Conegliano, uno dei maggiori rappresentanti della pittura veneta fra la fine del quindicesimo e l’inizio del sedicesimo secolo. Magnifico pittore di paesaggio, capace di mescolare natura e architettura, in un gioco asimmetrico di prospettiva, ha influenzato i maestri della generazione seguente. Da Lotto a Tiziano.
Dove: Musée du Luxembourg, Parigi
Quando: dal 5 aprile al 15 luglio
Info: www.museeduluxembourg.fr
Opera cult: alcune grandi pale d’altare, per la prima volta esposte all’estero, dove si racconta l’artista e la storia prestigiosa di Venezia
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