C'è
una leggenda nera sui sardi che sarebbero invidiosi e non si saprebbero
unire che a volte impedisce ai sardi stessi di vedere il buono che c'è
nelle loro relazioni. Capita che, a dispetto delle centinaia di realtà
di collaborazione, di innovazione comune e di solidarietà che
punteggiano l'isola, ci piaccia narrarci ancora pochi, matti e disuniti.
A me non sono mai piaciute le storie nere: preferisco quelle vere e mi
piace anche raccontarle. Perciò oggi ve ne racconto una: è la storia di
Liberos, un progetto di rete nato per volontà di scrittori, editori,
librai, associazioni culturali, bibliotecari e agenti letterari. Partirà
tra poche settimane, ma intanto è già on line una pagina di pre-lancio
con un video molto esplicativo e la possibilità di inserirsi già da ora
tra quelli che potranno testare per primi le funzionalità della comunità
che sta per nascere.
Cosa è Liberos?
Liberos è un'associazione che propone
gratuitamente i suoi servizi agli autori, agli editori, ai librai, ai
bibliotecari, ai festival e alle associazioni culturali. È un social
network vero, di carne e di sangue, basato sulle relazioni già esistenti
tra i soggetti della filiera territoriale del libro. Il nome
dell'associazione è stato votato sulla base di diverse proposte, sulle
quali ha avuto la meglio quella di Alberto Masala. Ci piaceva l'idea che
nella variante logudorese del sardo la parola Liberos significhi sia
libri che liberi.
Come è nato?
L'idea di Liberos nasce dalla
constatazione delle difficoltà di sopravvivenza di tutti i soggetti
della filiera sarda del libro. Gli editori sono in crisi, i librai
indipendenti stanno chiudendo, i bibliotecari sono vittima di continui
tagli ai finanziamenti e le associazioni culturali operano da sole in
regime di disconoscimento del loro apporto al tessuto sociale dei
territori in cui sono presenti. Le cause di questa crisi sono complesse e
non risolvibili partendo dal basso. Ma dal basso ci sono cose che si
possono fare e non sono state ancora fatte. Una di queste è guardare a
queste molteplici presenze come un valore aggiunto che rappresenta di
per sé un capitale sociale da proteggere. Valeva la pena provare a
metterle in relazione con i lettori all'interno di un progetto che
avesse come pietra fondante un codice etico condiviso.
Cosa dice il codice etico?
Il codice etico esprime una scelta
culturale precisa. Ci sono molti modi di stare dentro al mondo dei libri
oggi. Il nostro è quello di dare spazio a chi fa un'opzione
preferenziale per il territorio, a chi opera in condizioni di lealtà
commerciale e a chi rispetta le relazioni del circuito di rete. La
biblioteca che usa il denaro pubblico per acquistare i libri on line su
IBS mentre il libraio della sua città sta chiudendo, di scelta ne ha
fatta indubbiamente un'altra.
Liberos esclude anche i librai di catena, quindi?
Non escludiamo a priori nessuno che sposi
il nostro codice etico, ma certo è difficile che possano riconoscersi
nel nostro percorso quei librai che fanno la scelta di stare sul mercato
scegliendo come arma quella degli sconti selvaggi.
Cosa si propone?
Liberos si propone di offrire ai librai,
ai bibliotecari, agli editori e agli altri attori del mondo editoriale
uno strumento di relazione costante, di progettazione comune e di
comunicazione diretta con i lettori. Ai lettori, che sono la chiave di
volta di questo progetto, Liberos offre moltissimi servizi, il
principale dei quali è un social network on line dove incontrarsi,
costruire i propri angoli di lettura personalizzati, entrare in
contatto diretto con gli autori, le associazioni, i librai, gli editori
e i bibliotecari e ricevere informazioni sul mondo del libro in
Sardegna. Poi c'è la carta VIR, riservata ai very important reader.
Cos'è la carta VIR?
È uno strumento di partecipazione attiva
al network, attraverso il quale il lettore accumula dei crediti chiamati
carisma, che attestano le sue azioni di sostegno passionale ai libri. I
crediti di carisma si acquisiscono non solo acquistando libri nelle
librerie associate a Liberos, ma anche prendendoli a prestito dalle
biblioteche aderenti e partecipando agli eventi dei festival e delle
associazioni culturali che fanno parte del circuito. Il carisma
accumulato dà diritto a una serie di bonus molto speciali, offerti di
volta in volta dagli attori del circuito: posti riservati ai festival
letterari e alle presentazioni più ambite, diritto di precedenza nelle
attività di Liberos, anticipazioni di lettura sui testi degli autori in
uscita e la possibilità di vedere dall'interno il lavoro delle case
editrici, delle agenzie, delle biblioteche e degli autori stessi. La
carta VIR, numerata e decorata da un disegno originale dell'illustratore
nuorese Manuelle Mureddu, è gratuita come tutti i servizi di Liberos e
potrà essere richiesta da chiunque presso tutti i soggetti aderenti al
circuito.
Quando sarà operativo il network Liberos?
Contiamo di presentarci ai lettori ai
primi di marzo. E' già possibile però effettuare una pre-iscrizione
sulla pagina di lancio (http://liberos.it)
dove chi inserisce il proprio indirizzo di posta elettronica verrà
invitato a testare le funzionalità della comunità in anteprima. C'è
anche una pagina Facebook e un account twitter (@liberos2), per essere aggiornati in tempo reale.
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