Un film per due partigiani
Pj Gambioli e Moncelsi raccontano Borrotzu e Mereu
NUORO. «Borrotzu e Mereu, due partigiani morti per
la libertà»: è il titolo di un progetto a doppia firma, quella di Marina
Moncelsi e quella di Pj Gambioli, ricercatrice storica la prima,
regista la seconda. Un interessante quanto originale progetto messo in
piedi dall'associazione culturale Janas in collaborazione con l'Istasac.
Un connubio culturale, dunque, tra Janas e l'Istituto per la
storia dell'antifascismo e dell'età contemporanea della Sardegna
centrale (presieduto dalla Moncelsi). Nasce così l'inedito documentario
«Una storia, due vite», fortemente voluto al fine unico di commemorare
la vita e la scelta eroica di due partigiani sardi morti per la libertà.
La ricerca e la raccolta di tutta la documentazione cartacea e filmica
vede protagonisti due amici uniti da un'unica sorte: il tenente Piero
Borrotzu (nato ad Orani nel 1921 e cresciuto a Nuoro dal 1930) e il
tenente Antonio Mereu (nato e vissuto a Nuoro negli stessi anni). I due
diventano amici e compagni di scuola durante la loro giovinezza e
permanenza a Nuoro. Crescono con la passione e il desiderio di superare
le difficili selezioni dell'Accademia militare di Modena. Vi riescono
entrambi, e la loro amicizia si consolida fino al tragico armistizio
dell'8 settembre 1943, che costringe i due giovani a fare una scelta
dalla quale sarebbe stato impossibile tornare indietro. Entrambi
decidono di unirsi ai partigiani rifiutando di eseguire gli ordini
dettati dall'alleanza nazista e la Repubblica di Salò appena fondata da
Mussolini. Muoiono da eroi nel 1944 (Piero ad aprile, Antonio ad
ottobre) per salvare compagni e popolazione civile dalla rappresaglia
tedesca nel territorio ligure (ove combatteva Borrotzu) ed in quello
emiliano (ove operava Mereu). La ricerca storica tramutatasi in
documentario sviluppa il parallelismo fra la storia d'Italia, tormentata
dalla seconda guerra mondiale, e le vite di due giovani dal
temperamento squisitamente eroico e generoso. Diverse testimonianze
raccontano dell'infanzia e della gioventù di Piero e Antonio, fino ad
arrivare ai contributi sconcertanti ed inediti che narrano la tragica,
dolorosa e gloriosa fine. Girato in parte a Vezzano Ligure e Sesta
Godano, dove Borrotzu trovò la morte, e le montagne del Modenese dove
morì Mereu, il film è arricchito da documenti e testimonianze inedite.
Un lavoro certosino e di grande valenza storico-culturale, quello
realizzato dalle due autrici nuoresi Marina Moncelsi e Pj Gambioli, che
sarà proiettato il 25 aprile, festa della Liberazione nazionale.da la Nuova Sardegna
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