"Hors -
Champ" Mostra di pittura di Bernard Le Huche
Inaugurazione Sabato
16 GIUGNO 2012 ore 17:00
Raccolta
d'Arte di Palazzo Nerucci
P.zza
Colonna, 1
Castel
del Piano (Gr)
La mostra dal titolo “Hors -
Champ” (Fuori campo) è dedicata all’esposizione di una parte consistente della
produzione del pittore francese Bernard Le Huche. La sua pittura si riallaccia
alla grande tradizione classica francese che celebra il rinascimento italiano.
Il suo maestro è Nicolas Poussin, al quale fa costantemente riferimento nei
suoi scritti che accompagnano le tele, molte delle quali di grandi
dimensioni.
Bernard Le Huche è diplomato all' École des beaux-arts
di Parigi. Ha esposto nelle più importanti gallerie della capitale francese. In
Italia le sue opere sono state presentate principalmente in Toscana: Siena,
Greve in Chianti (Fi), Montegiovi (Gr).
di Mario Papalini
Bernard Le Huche è un pittore francese,
parigino. Assai noto nel mondo
dell’arte contemporanea. La sua vita
l’ha spesa proprio in quel mondo, con una
parentesi nel Chianti chare, che evidentemente
lo ha avvicinato all’Italia e alla Toscana.
Oggi vive a Montegiovi e si notano i suoi
spostamenti per il ceruleo acceso e metallico
della sua decappottabile Renault.
Ha scelto un angolo di questa nostra terra
inquieta per provare a vincere l’eccesso di
ansia che l’esterno provoca, Parigi, le gallerie
e le mostre, la realtà economica che
soffoca ogni cosa.
Sono andato a vedere la mostra che ha allestito
nello spazio comunale, un ambiente
sobrio e puluto che si affaccia nella valle
sottostante, mozzafi ato, come lo è ogni
sguardo che da qui s’allunga verso il basso.
Il suo maestro dichiarato è Poussin, un
classicista del Seicento francese, più italiano
degli italiani di allora, vero continuatore
del rinascimento, inventore d’accademie,
maestro assoluto.
Guarda a quegli esempi alti Bernard e si
accontenta dei pochissimi visitatori, cosa
dovuta anche ad una organizzazione non
diretta al pubblico e, direi, quasi inesistente,
ma non per cattiva volontà di qualcuno.
Semplicemente perché organizzata in furia
e senza particolari aspettative. Le opere sono
di altisssimo livello e hanno fatto il giro
delle gallerie più accreditate, ed ora sono a
Montegiovi, dove il nostro pittore crede di
passare un bel po’ della sua vita.
Incroci e casualità vogliono che nel paesello
quasi abbandonato sia nato anche un noto
pittore, poi insegnante di Anatomia all’Accademia
fi orentina…
Mi son detto che se uno come lui decide di
venire sull’Amiata, ci deve essere per chi
ci vive, per noi insomma, una motivazione
forte a non abbandonare le posizioni, a non
abbandonare l’Amiata.
Dopo aver visitato la mostra mi sono aggirato
per i vicoli e le piazzette di Montegiovi,
un centro storico piccolo, in cui si respira
un’aria di tranquillità e bellezza… e di abbandono…
come in altri centri amiatini del
resto. Questo è uno dei nostri grandi problemi.
I paesi sono splendidi, la qualità della
vita potenzialmente molto alta, ma fi nisce
che ci mancano gli elementi più semplici
del vivere, le relazioni, i rapporti di vicinato.
Scendendo dalla piazzetta verso la provinciale,
si aprono orizzonti ordinati, di vigne
e oliveti. Tra un po’ si alzeranno i fumi dai
castagneti, migliaia di piccoli comignioli
improvvisati e accoglienti.
Non ho incontrato nessuno a Montegiovi,
qualche tv accesa e panni stesi e mi chiedo:
varrà la pena di vivere sull’Amiata?
Bernard crede di sì e probabilmente
anch’io… e di questo si potrebbe parlare.
Bernard Le Huche è un pittore francese,
parigino. Assai noto nel mondo
dell’arte contemporanea. La sua vita
l’ha spesa proprio in quel mondo, con una
parentesi nel Chianti chare, che evidentemente
lo ha avvicinato all’Italia e alla Toscana.
Oggi vive a Montegiovi e si notano i suoi
spostamenti per il ceruleo acceso e metallico
della sua decappottabile Renault.
Ha scelto un angolo di questa nostra terra
inquieta per provare a vincere l’eccesso di
ansia che l’esterno provoca, Parigi, le gallerie
e le mostre, la realtà economica che
soffoca ogni cosa.
Sono andato a vedere la mostra che ha allestito
nello spazio comunale, un ambiente
sobrio e puluto che si affaccia nella valle
sottostante, mozzafi ato, come lo è ogni
sguardo che da qui s’allunga verso il basso.
Il suo maestro dichiarato è Poussin, un
classicista del Seicento francese, più italiano
degli italiani di allora, vero continuatore
del rinascimento, inventore d’accademie,
maestro assoluto.
Guarda a quegli esempi alti Bernard e si
accontenta dei pochissimi visitatori, cosa
dovuta anche ad una organizzazione non
diretta al pubblico e, direi, quasi inesistente,
ma non per cattiva volontà di qualcuno.
Semplicemente perché organizzata in furia
e senza particolari aspettative. Le opere sono
di altisssimo livello e hanno fatto il giro
delle gallerie più accreditate, ed ora sono a
Montegiovi, dove il nostro pittore crede di
passare un bel po’ della sua vita.
Incroci e casualità vogliono che nel paesello
quasi abbandonato sia nato anche un noto
pittore, poi insegnante di Anatomia all’Accademia
fi orentina…
Mi son detto che se uno come lui decide di
venire sull’Amiata, ci deve essere per chi
ci vive, per noi insomma, una motivazione
forte a non abbandonare le posizioni, a non
abbandonare l’Amiata.
Dopo aver visitato la mostra mi sono aggirato
per i vicoli e le piazzette di Montegiovi,
un centro storico piccolo, in cui si respira
un’aria di tranquillità e bellezza… e di abbandono…
come in altri centri amiatini del
resto. Questo è uno dei nostri grandi problemi.
I paesi sono splendidi, la qualità della
vita potenzialmente molto alta, ma fi nisce
che ci mancano gli elementi più semplici
del vivere, le relazioni, i rapporti di vicinato.
Scendendo dalla piazzetta verso la provinciale,
si aprono orizzonti ordinati, di vigne
e oliveti. Tra un po’ si alzeranno i fumi dai
castagneti, migliaia di piccoli comignioli
improvvisati e accoglienti.
Non ho incontrato nessuno a Montegiovi,
qualche tv accesa e panni stesi e mi chiedo:
varrà la pena di vivere sull’Amiata?
Bernard crede di sì e probabilmente
anch’io… e di questo si potrebbe parlare.
La Mostra
resterà aperta fino al 22 LUGLIO 2012 con il seguente
orario:
Dal 17/06/2012 – 01/07/2012 solo fine settimana: ven. 16,00 – 19,00, sab. e dom.
10,00 – 13,00 e 16,00 – 19,00.
Dal 03/07/2012 – 22/07/2012 da martedì a venerdì ore 16,00 – 19,00 sabato e domenica
ore 10,00 – 13,00 e 16,00 – 19,00. Chiuso il lunedì
info Sistema Museale Amiata 0564 965220/21
sistemamusealeamiata@ue-amiata.gr.it
www.sistemamusealeamiata.it
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