La copertina del libdro di Asher e Mackler
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"Prima del futuro": l'amore ai tempi di Facebook quando Facebook non esisteva
di Andrea Curreli
C’è stato un tempo in cui
tutti navigavano con un modem 56k, i download non finivano più e quando
dovevi impostare il salvaschermo dei pc ti trovavi davanti all'annosa
scelta tra un labirinto di mattoni in 3D e una serie di tubi
concatenati. In quel tempo quasi tutti avevano Windows ’95 e i social
media come Facebook non esistevano ancora. Sembra preistoria e
invece sono passati solo 16 anni da allora. Ma la tecnologia corre
veloce modificando radicalmente i modi di vivere e di comunicare. Jay
Asher e Carolyn Mackler hanno deciso di raccontare il mondo dei ragazzi
del 1996 proiettandoli loro malgrado ai tempi di Facebook attraverso una
finzione temporale. Il risultato di questo stratagemma letterario è un
romanzo young/adult che s'intitola semplicemente Prima del futuro
(Giunti editore, 2012) e che promette di conquistare i consensi dei
teenager della metà degli anni Novanta e dei loro coetanei di oggi.
L'operazione è già riuscita negli Stati Uniti dove, dopo una massiccia
prima tiratura da 750mila copie, è arrivata l'offerta della Warner Bros
per la trasposizione cinematografica del romanzo.
Il modem che ronza e l'amicizia tra Emma e Josh -
La trama del romanzo è molto semplice e incentrata su quei dubbi e
quelle incertezze d'amore e d'amicizia che caratterizzano la fase
adolescenziale. Il tandem Asher e Mackler si sofferma però sullo stile
volutamente "internettiano" con riferimenti continui al linguaggio
utilizzato in Rete in un vortice continuo di "http//" di "post", di
"barra di avanzamento" e di "login". Il tutto condito da modem che ronza
e fa bip in un sottofondo musicale ossessivo. I protagonisti principali
della storia sono due ragazzini: Emma e Josh. La storia si sviluppa
come una sorta di diario settimanale attraverso 65 brevi capitoli in cui
si alternano gli umori dei due giovani.
Dagli anni Novanta all'era dei social media -
E' la teenager a installare un software di navigazione internet e
creare un magico ponte spazio temporale tra gli anni Novanta e l'era dei
social media. "Per circa venti secondi, il mio monitor si blocca. Poi
il riquadro bianco si trasforma in una nuova pagina web. In alto su un
banner blu c’è scritto Facebook - recita il racconto di Emma -.
Una colonna al centro dello schermo è etichettata come Notizie e sotto
ci sono delle piccole foto di persone che non riconosco. Ognuna è
seguita da un breve commento. Accanto a una piccola foto di una donna
seduta in spiaggia c’è scritto Emma Nelson Jones. È sulla trentina, ha i
capelli ricci castani e gli occhi castani. Ho un nodo allo stomaco
perché mi sembra una faccia familiare. Troppo familiare". Nel 1996 Facebook non esiste perché non è stato ancora inventato e soprattutto la metà dei giovani americani non aveva mai utilizzato internet.
Sino alla scomparsa di Facebook -
La "faccia familiare" poi è ovviamente quella della ragazza invecchiata
di qualche anno. Una donna che vive in Florida, è sposata, ma infelice.
Anche Josh si è sposato, ma con la ragazza più sexy della scuola. A
questo punto Emma decide di cambiare un futuro che non le piace poi
tanto fino alla scomparsa del social network. "In un certo senso sono
felice che Facebook sia sparito. Odiavo essere ossessionata da quello
che non avrei voluto in futuro" commenta senza troppa amarezza la
ragazza. Il finale resta aperto, ma non proprio imprevedibile.
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