Oggi a Carloforte Nicola Piovani è l'atteso ospite
della terza giornata del festival Creuza de ma'.
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La presenza di Nicola Piovani a Creuza de ma' è il coronamento di un lungo "inseguimento": il festival e l'artista capitolino si erano infatti "sfiorati" in più occasioni nelle precedenti edizioni, ma a causa dei numerosi impegni del maestro, non era mai stata possibile una sua partecipazione alla manifestazione. D'altronde, Piovani è l'ospite "perfetto" per Creuza de ma', un'icona del legame indissolubile che lega musica e immagini nella settima arte. Premio Oscar nel 1999 per le indimenticabili musiche di "La vita è bella" di Roberto Benigni, il compositore ha ricevuto nella sua carriera anche tre David di Donatello (per "Ginger e Fred" di Federico Fellini, "Caro diario" e "La stanza del figlio" di Nanni Moretti), quattro premi "Colonna sonora", due Nastri d'argento e due Ciak d'oro e un Golden Globe alla carriera.
Il programma della terza giornata di Creuza de ma' si apre alle 17 al Cinema Mutua con un incontro curato dallo studioso di musica per il cinema Luca Bandirali e dedicato a un celebre documentario musicale: "Stop making sense", il film-concerto su David Byrne e la sua storica band, i Talking Heads, girato da Jonathan Demme durante un trittico di esibizioni del gruppo a Hollywood nel 1983.
Alle 18.30 nell'altro cinema del paese, il Cavallera, arriva il momento di Nicola Piovani. In una conversazione curata ancora da Luca Bandirali e dal musicologo Riccardo Giagni, il compositore racconta il suo fortunato sodalizio artistico con Paolo e Vittorio Taviani, una ricca collaborazione coi due registi di San Miniato testimoniata da ben otto film, tra i quali "La notte di San Lorenzo", "Good morning Babilonia" e "Kaos", il lungometraggio del 1984 - articolato in quattro episodi e ispirato ad altrettante novelle di Luigi Pirandello - che verrà proiettato al termine dell'incontro.
Nicola Piovani è anche l'atteso mattatore del concerto serale, in programma alle 22 sul palco di Porta Leone. Il musicista, al pianoforte, si presenta alla testa del suo Quintetto con Marina Cesari al clarinetto, Pasquale Filastò al violoncello e alla chitarra, Andrea Avena al contrabbasso e Cristian Marini alle prese con batteria, percussioni e fisarmonica. In scaletta brani scritti per il cinema, ma anche per il teatro e per concerto, rivisitati e riarrangiati da Piovani in versione da piccolo gruppo di solisti: una dimensione più ristretta che, rispetto ai concerti di organico orchestrale, propone una riflessione più intima e flessibile, puntando sulla "cantabilità" dei singoli strumenti e sulla duttilità ritmica di un organico agile, che permette all’invenzione solistica di rivelare lati nascosti fra le pieghe di partiture destinate all’origine a un repertorio corale, collettivo.
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Nicola Piovani (2s) |
Nicola Piovani (3s) |
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