Le
nozze di Figaro, raffinato capolavoro musicale e teatrale di Mozart/Da
Ponte, impreziosisce la Stagione lirica e di balletto 2012
Venerdì 22 giugno alle
20.30 (turno A), va in scena il terzo appuntamento della Stagione lirica e
di balletto 2012 del Teatro Lirico di Cagliari: Le nozze di Figaro, commedia
per musica in
quattro atti su libretto di Lorenzo Da Ponte, dalla commedia Le mariage de Figaro di Pierre-Augustin
Caron de Beaumarchais, e musica di Wolfgang
Amadeus Mozart (Salisburgo, 1756
- Vienna, 1791).
Il capolavoro musicale
settecentesco viene presentato, al pubblico cagliaritano, in un nuovo allestimento del Teatro Lirico di
Cagliari che si avvale della regia di Marina
Bianchi, preziosa collaboratrice, tra gli altri, di Giorgio Strehler,
Eimuntas Nekrosius e Liliana Cavani, delle scene di Sabrina Cuccu e dei
costumi di Beniamino Fadda,
rispettivamente direttore degli allestimenti scenici e caporeparto sartoria del
Teatro Lirico di Cagliari. Il disegno luci è firmato da Giuseppe Di Iorio, mentre i movimenti coreografici da Tiziana Colombo.
La direzione musicale è affidata,
invece, a Hubert Soudant, a cui
spetta il compito di dirigere Orchestra
e Coro del Teatro Lirico in una delle perle del repertorio classico mozartiano,
ambito in cui il rapporto tra le compagini cagliaritane e l’esperto direttore
olandese ha già avuto modo di esprimersi assai brillantemente. Il maestro del
coro è Marco Faelli. Il maestro al
cembalo è Riccardo Leone.
Il capolavoro mozartiano, rappresentato,
per la prima volta, al Burgtheater di Vienna il 1° maggio 1786, manca dal
palcoscenico cittadino dal 1997, e propone, nei rispettivi ruoli: Ugo Guagliardo (22, 27, 29, 1)/Laurent Kubla (23, 25) (Il conte d’Almaviva), Esther Andaloro (22, 25, 27, 29, 1)/Lada Kyssykova (23) (La
contessa), Maria Grazia Schiavo (22, 27, 29, 1)/Manuela Bisceglie (23, 25) (Susanna),
Domenico Balzani (22, 27, 29, 1)/Maurizio Lo Piccolo (23, 25) (Figaro), Annalisa Stroppa (Cherubino),
Giovanna Donadini (Marcellina), Carmine Monaco (Don Bartolo), Krystian Adam (Don Basilio, Don Curzio), Arianna
Donadelli (Barbarina), Gionata Gilio
(Antonio), Graziella Ortu (Prima
contadina), Sara Lasio (Seconda contadina).
La comprensione del libretto è,
in Le nozze di Figaro, più che mai
importante e, per facilitare ciò, come ormai tradizione al Teatro Lirico di
Cagliari, i sopratitoli scorrerranno sull’arco scenico del boccascena.
Nel foyer di platea del Teatro Lirico di Cagliari, trova spazio una
struttura lignea, dove sono stati collocati tre grandi schermi televisivi sui
quali scorrono, come ormai consuetudine, anche in questa Stagione lirica e di
balletto, le immagini di rarità cinematografiche o celebri film che s’ispirano,
di volta in volta, al titolo in programmazione. In occasione di quest’allestimento
di Le nozze di Figaro, si possono
ammirare brani da: L’Opéra Imaginaire
(1993), film francese animato di Pascal Roulin, una raccolta di dodici
brevi cortometraggi, di cui uno dedicato all’aria di Cherubino “Voi che
sapete”, ispirati alla musica ed al teatro lirico; Amadeus (1984), celeberrimo capolavoro di Miloš Forman, vincitore
di numerosissimi riconoscimenti, fra cui 8 Premi Oscar. Si intende, così, suggerire al pubblico un percorso di approfondimento
più vasto e non scontato ed, allo stesso tempo, sollecitare un arricchimento
della conoscenza dell’autore.
Le nozze di Figaro viene replicata: sabato 23 giugno alle 19 (turno G), lunedì 25 giugno alle 20.30 (turno F), mercoledì 27 giugno alle 20.30 (turno
B), venerdì 29 giugno alle 20.30
(turno C), domenica 1 luglio alle 20.30
(turno D).
La recita in programma per domenica 1 luglio (turno D) ed inizialmente
annunciata alle 17, è stata spostata alle 20.30, come consuetudine per gli
spettacoli che si svolgono in periodo estivo.
L’opera, della durata di 3 ore e 10 minuti circa, prevede un intervallo
dopo il II atto.
Prezzi biglietti: platea da € 70,00 a € 45,00 (settore
giallo), da € 55,00 a
€ 35,00 (settore rosso), da € 40,00
a € 25,00 (settore blu); I loggia da € 50,00 a € 30,00 (settore
giallo), da € 40,00 a
€ 25,00 (settore rosso), da € 35,00
a € 20,00 (settore blu); II loggia da € 30,00 a € 20,00 (settore
giallo), da € 20,00 a
€ 15,00 (settore rosso), da € 15,00
a € 10,00 (settore blu).
La Stagione lirica e di balletto 2012
si avvale della collaborazione di: Fondazione
Banco di Sardegna, Capitta &
Partners.
La Biglietteria del Teatro Lirico è aperta dal lunedì al venerdì, dalle
10 alle 13 e dalle 17 alle 20, il sabato dalle 10 alle 13 e nell’ora precedente
lo spettacolo. Rimane chiusa i giorni festivi.
Per informazioni: Biglietteria del Teatro Lirico, via Sant’Alenixedda, 09128 Cagliari, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13 e
dalle 17 alle 20, il sabato dalle 10 alle 13 e
nell’ora precedente lo spettacolo, telefono +39 0704082230 - +39 0704082249,
fax +39 0704082223, biglietteria@teatroliricodicagliari.it, www.teatroliricodicagliari.it.
Il Teatro
Lirico di Cagliari si può seguire anche su Facebook, Twitter, YouTube.
Il
Settecento, Mozart e Le nozze di Figaro
ai tempi della crisi
note di regia a cura di Marina Bianchi
L’opera più teatrale, il dramma
giocoso, in cui parola e musica si fondono indissolubilmente, il gioco scenico
più perfetto, la folle journée,
l’unità di tempo e spazio del fatto teatrale.
Quante cose si possono dire di Nozze di Figaro di Mozart che già si
sanno e si sono dette? Pagine e pagine di scrittura critica e la conoscenza dei
caratteri e della trama non possono togliere allo spettatore il piacere di
rivedere, ancora una volta, l’opera teatrale in musica, perfetta e
meravigliosa.
Io, regista di quest’edizione,
rifletto sulla realtà e sul contesto in cui l’opera va in scena al Teatro
Lirico di Cagliari. Un teatro rimasto, in questi ultimi mesi, senza direzione,
ma con masse artistiche e tecniche orgogliose del proprio patrimonio
professionale e disposte, con passione, a rischiare di persona, a mettersi in
gioco. Insieme abbiamo deciso che la messinscena di queste Nozze rispecchia la situazione particolare del Teatro Lirico di
Cagliari e, più in generale, anche quella dei teatri e della Cultura in Italia
in questo momento.
Non è, volutamente, un
allestimento compiuto, finito, né una visione contemporanea, “diversa”
dell’opera mozartiana. Non è, in ogni caso, un elemento necessario, non è
importante. Per entrambe le soluzioni, il tempo ed i mezzi a disposizione non
sono sufficienti: così il pubblico vedrà esattamente quello che sta succedendo
in queste settimane nel “suo” Teatro, vedrà una messinscena di Nozze di Figaro in divenire. Il
capolavoro musicale di Mozart in una lettura visiva che si colloca tra lo
studio e lo schizzo, una sorta di elegante work
in progress.
La scena non è definita
completamente, ma, volutamente, solo per tre quarti. Due pareti delimitano lo
spazio dell’azione che si svolge nel tempo del libretto, cioè il ‘700 del
compositore. Nei primi due atti, la stanza disadorna, promessa dal Conte a
Figaro (atto I) e la camera della Contessa (atto II) sono indicate e suggerite
da elementi di attrezzeria, mobili, oggetti che possiamo ritrovare in qualsiasi
allestimento operistico, elementi scenici che attraversano, come topos, la storia del melodramma. È
qualcosa di già visto, confortante, utile e necessario al gioco scenico,
rispondente all’azione ed alle didascalie del libretto. Ma tutto quello che
vediamo è come se uscisse dalla patina del tempo, sembra polveroso,
abbandonato, o forse è un ambiente che vediamo dopo un’eruzione o un evento
drammatico, fissato per sempre, coperto da una velo di materia che non ci
permette troppa vicinanza o troppo realismo.
Da un lato del palcoscenico è
visibile la quinta, il processo teatrale mentre si compie, la preparazione, le
entrate e le uscite degli artisti e del coro, la vestizione ed il trucco di comparse
e ballerini, i rumori di scena ed i tecnici di palcoscenico, tutto diventa
parte dello spettacolo, si rende, volutamente, godibile allo spettatore quello
che di solito sta “dietro” lo spazio scenico.
Dopo l’intervallo la scena si
allarga, la quinta perde d’importanza, la Natura piano piano entra nelle stanze
del castello del Conte d’Almaviva (atto III, grande sala delle feste), fino a
diventare, nel IV ed ultimo atto (il giardino), protagonista dell’opera.
Un’opera che parla d’amore,
sensualità, intrighi amorosi, in un secolo, il ‘700, dove tutto era possibile,
dove le convenzioni ed il senso di colpa venivano spostati sempre più in là. Nell’ultimo
atto la Natura trionfa e costringe i personaggi a tornare in un ordine che
rispetti le posizioni di ciascuno all’interno del tessuto sociale. Ma,
contemporaneamente, è l’Amore, come energia pura e vitale, che trionfa e, dopo
aver scosso i personaggi della commedia, li riporta all’interno di un
equilibrio preordinato, dove ciascuno ritrova il suo posto, la sua ragione e la
sua pace.
Usciamo dal teatro, dopo aver
vissuto intensamente questa “folle giornata”, rassicurati e fiduciosi in un
ordine naturale che affida a ciascuno di noi, come a ciascuno dei personaggi
della commedia di Da Ponte/Mozart, il suo posto.
Pierluigi Corona
Responsabile Ufficio Stampa
Teatro Lirico di Cagliari,
via Sant’Alenixedda, 09128 Cagliari – Italia
telefono +39 0704082209 - fax
+39 0704082216
stampa@teatroliricodicagliari.it
- www.teatroliricodicagliari.it
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.