La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava

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Storia di un amore importante di Grazia Deledda con lettere autografe. Romanzo di Ludovica De Nava

IN TERRITORIO NEMICO

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Dettagli di un sorriso

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Il calcio dell' Asino

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Il calcio dell’Asino. Il calvario di un giornale ribelle (1892-1925) e del suo direttore Giovanni de Nava (Giva)

NON STO TANTO MALE

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romanzo di Gianni Zanata

giovedì 28 agosto 2014

Alla coope s' incontra di tutto, anche i' batterio by plz

Madre e figlia, quasi 150 chili di peso,  a  testa, sono sedute al caffé in una cittadina toscana.
O che ti ha detto il dottore?
Che ho incontrà un batterio.
Che hai incontrà?
Un batterio.
E dove sarebbe stato l’ incontro?
M'ha detto che l' incontro può essere avvenuto in un bar, al supermercato, alle poste, dal tabaccaio…
E tu i che gli ha detto?
Che io un tocco nessuno,   al bare un ci vado. Dal tabaccaio ci vado punto. Un fumo. Le poste sono troppo lontane, col mi peso vado pianino e  tutta la mattina mi ci vorrebbe per ciandà,solo.Pe andà a i'macellaro,poi, mi c'iè vuorsono du ore, aimméno.
 L’ avrò incontrà alla Coope sta sotto casa. Di certo! L’ ho incontràalla Coope. Un tocco mai nessuno poi,m'ha di salmonellosi, ma un mi  piace il salmone, lo vedo sempre al banco frigo, ma vo oltre, a me mi piace la ciccia, la guanciola  mi fa impazzì. I poi ha dì che l' incontro  può essere stato magari baciando una persona per salutarla, così come per la mononucleosi, l’ infezione del bacio.
E tu?
Tu lo sai che un bacio niuno, nemmeno il tu babbo. Poi m'ha dì che ho  un cocomero come milza e devo fàuna tac contrastata con la flebo. O dio o dio, cosa mi ha contrastato questo batterio? Un la voglio fare la tacche. L' ha mi detto che può essere anche un tumore per le mie difese monetarie basse.
Sta tranquilla la tacche si fa per escludere il cancro
O dio lo sapevo, o dio,  ho incontrà questo batterio che mi ha attaccato il tumore. Ma io un tocco nessuno e un frequento persone malate. Io pulisco tutta la casa con l’ alcole, anche le maniglie delle porte. O dio o dio, la mi famiglia…I poi m'ha dì chi sono dispettica. Tu lo sai un sono dispettica, sono buona e un faccio dispetti a niuno.
Va bene...
Un va bene per niente ho incontrà un batterio alla Coope, me lo hanno visto con l’ equo quore e dicono che devo fare la tacche contrastata con la flebo. Di sicuro ciò il tumore. Lo sentivo che ciavevo un peso in su la pancia, sentivo che mi ci era cresciuto qualcosa, il cocomero della milza. I dottori però dicono che la tacche contrastata serve per farle dire che il tumore un l’ ho. Figlia mia m’ han fatto l’ equo quore  e mi hanno messo il monito. O dio o dio, è stato questo batterio che ho incontrà allaCoope. Chi sa chi me l’ha dato. Un potrò nemmeno più  uscì per andà alla Coope. Figlia mia un ciandare, un ciandare alla Coope che cincontri i batteri che poi t’attaccano il tumore.
A questo punto arriva il marito.
L’ assale.
Un va bene punto. Tu m’ ha fatto incontrà il batterio del tumore. Tu du giorni avanti il ricovero sei andà alla Coope, hai toccà qualcuno, o qualcuna, che t’ha fatto incontrà il batterio del tumore, tu l’ ha preso,  e tu me l’ ha portà a casa. Pensaci! Chi t’ ha trovà alla Coope? Chi t’ ha bacià? L’ ho, l’ ho! L’ han visto i dottori all’ equo quore con il monito e ora devo fare la tacche contrastata con la flebo.Di siuro…M'ha tu ha fà una bella bischerata. De un affare, proprio...

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