DIALOGHI SUL FILO DELL’ ASSURDO
ma la storia narrata è pura realtà.
Il medico si rivolge alla paziente, quasi 150 chili di peso,
ricoverata in un reparto di medicina
interna e dice:
Signora abbiamo riscontrato in lei anche una infezione da
micobacterium pneumoniae, questo spiega la sua ipertermia, la sua tosse.
Che ho incontrà?
Un micobacterium pneumoniae, il più comune agente eziologico della polmonite atipica primaria
E dove sarebbe stato l’
incontro?
Ci sono diverse opzioni (paziente con occhi sbarrati e
preoccupati a sentire la parola opzioni). Il micobacterium pneumoniae si trova
dappertutto. Il contatto può essere
avvenuto in un bar, al supermercato, alle poste, dal tabaccaio…
Ma io un tocco
nessuno, al bare un ci vado. Dal tabaccaio ci vado
punto. Un fumo. Le poste sono troppo lontane, col mi peso vado pianino e tutta la mattina mi ci vorrebbe per ciandà,solo.
L’ avrò incontrà alla Coope che sta sotto casa. Di certo! L’ ho incontrato alla
Coope. Un tocco mai nessuno poi…
Il contatto può essere avvenuto, come per la salmonellosi…
Un mi piace il salmone,
lo vedo sempre al banco frigo, ma vo oltre, a me mi piace la ciccia, la
guanciola mi fa impazzì.
Le dicevo signora che il
contatto può essere avvenuto magari baciando una persona per salutarla,
così come per la mononucleosi, l’ infezione del bacio.
Ma io un bacio niuno,
nemmeno il mi marito.
Va bene signora. Questo batterio si può prendere anche per la strada. Quello
che le sto spiegando è che non sappiamo il motivo per cui si è preso questo batterio.
Siccome ha una milza grossa come un cocomero si può pensare che ci sia altro.
Per questo deve sottoporsi a una tac con mezzo di contrasto.
O dio o dio, cosa mi
ha contrastato questo batterio? Un la voglio fare la tacche.
La tac si fa per vedere che cosa ha. Per capire cosa
significhi la presenza di questo
batterio, perché le opzioni (sempre
occhi sbarrati e preoccupati) vanno dal
minimo che è la mononucleosi a un massimo, molto improbabile, che può essere un
tumore, visto che le sue difese
immunitarie sono basse.
O dio lo sapevo, o
dio, ho incontrà questo batterio che mi
ha attaccato il tumore. Ma io un tocco nessuno e un frequento persone malate. Io
pulisco tutta la casa con l’ alcole, anche le maniglie delle porte. O dio o
dio, la mi famiglia…
Anche le persone sane possono
portarle questo batterio. Adesso
prima della tac dobbiamo intervenire sulle patologie già evidenti. Dobbiamo
pensare al fatto che lei oltre che diabetica è anche dispeptica.
Un sono dispettica, sono buona e un faccio dispetti a niuno.
Va bene signora, pensiamo a cose
serie, deve firmare per poter essere sottoposta a questa tac.
L’ altra paziente della camera
dice ‘’signora quest’ esame serve per escludere un tumore non per vedere che c’è’’
Ha ragione la signora. Con la tac
escludiamo che ci possa essere un
tumore.
O dio o dio. Il tumore. Dove devo firmare?
La paziente firma e il medico
esce.
Immediatamente prende il
telefonino e chiama la figlia.
Un va bene per niente ho incontrà un batterio alla Coope, me lo hanno
visto con l’ equo quore e dicono che devo fare la tacche contrastata con la
flebo. Di sicuro ciò il tumore. Lo sentivo che ciavevo un peso in su la pancia,
sentivo che mi ci era cresciuto qualcosa, il cocomero della milza. I dottori però
dicono che la tacche contrastata serve per farle dire che il tumore un l’ ho.
Figlia mia m’ han fatto l’ equo quore e
mi hanno messo il monito. O dio o dio, è stato questo batterio che ho incontrato
alla Coope. Chi sa chi me l’ha dato. Un potrò nemmeno più uscì per andà alla Coope. Figlia mia un ciandare,
un ciandare alla Coope che cincontri i batteri che poi t’attaccano il tumore.
Entra il marito.
L’ assale.
Un va bene punto. Tu m’ ha fatto incontrà il batterio del tumore. Tu du
giorni avanti il ricovero sei andà alla Coope, hai toccà qualcuno, o qualcuna, che
t’ha fatto incontrà il batterio del tumore, tu l’ ha preso, e tu me l’ ha portà a casa. Pensaci! Chi t’ ha
trovà alla Coope? Chi t’ ha bacià? L’ ho, l’ ho! L’ han visto i dottori all’
equo quore con il monito e ora devo fare la tacche contrastata con la flebo, Di
sicuro…
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