La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava

La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava
Storia di un amore importante di Grazia Deledda con lettere autografe. Romanzo di Ludovica De Nava

IN TERRITORIO NEMICO

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Romanzo storico sulla Resistenza di Pier Luigi Zanata e altri 114 scrittori - metodo Scrittura Industriale Collettiva

Dettagli di un sorriso

Dettagli di un sorriso
romanzo di Gianni Zanata

Il calcio dell' Asino

Il calcio dell' Asino
Il calcio dell’Asino. Il calvario di un giornale ribelle (1892-1925) e del suo direttore Giovanni de Nava (Giva)

NON STO TANTO MALE

NON STO TANTO MALE
romanzo di Gianni Zanata

martedì 12 agosto 2014

Mostra “MILLELIRE PER SEMPRE” dei volumi millelire degli anni ’90


A 25 anni esatti dalla pubblicazione del primo Millelire di Stampa Alternativa “Prospettive fiabesche di macchine rare” di Fortunato Depero, pubblicato nel 1989, alle ore 18:00 di sabato 2 agosto 2014 a Pitigliano (GR), nei locali dell’associazione Strade Bianche di via Zuccarelli 25, è stata inaugurata  la mostra “MILLELIRE PER SEMPRE” dei volumi millelire degli anni ’90 mai più apparsi in libreria o ristampati dopo il primo lancio.






Nel viaggio tra i 500 titoli, Marcello Baraghini, inventore dei “libri che hanno rivoluzionato il mercato editoriale” (Piccola Enciclopedia Garzanti anno 1993) è stato accompagnato da Enrico Baraldi, psichiatra, curatore di uno dei primi millelire “Ti amo da matti” e, di recente, del volume “Lo psichiatra nel cassetto”, percorso nella follia quotidiana per provare ad uscirne senza pillole e stregoni, di cui si parlerà nel corso della serata.
E per chiudere in bellezza il pomeriggio di MILLELIRE PER SEMPRE, Marcello Baraghini ha illustrato  la piattaforma internet che prevede la messa in rete, a scaglioni, dei volumi in mostra da leggere e scaricare gratuitamente, e anche la ristampa cartacea affidata all’adozione da parte dei lettori convinti dei principi di solidarietà, complicità e indipendenza, gli stessi che animano da sempre Stampa Alternativa, e il suo fondatore e direttore editoriale. La mostra resterà aperta sino al 24 agosto.
da il Venerdì di Repubblica - Cultura
Due milioni di copie vendute con «Lettera sulla felicità» di Epicuro. Mezzo milione con «McNudo». Compie quarant’anni Stampa Alternativa, la casa editrice più provocatoria d’Italia. E il fondatore racconta le sue imprese. 

«Quarant’anni fa ero un militante radicale per il divorzio. Ma anche un fricchettone da marciapiede, che aveva fatto il Sessantotto alla libertaria, suonando, fumando... Vivendo in comuni e case improbabili». La voce di Marcello Baraghini è ancora sulle barricate. La sua casa ancora off-off: un rudere isolato in un bosco del Viterbese, dove vive senza auto e senza computer. «Così, quando si addensarono le prime nuvole di piombo – quelle che poi avrebbero alimentato la lotta armata – sentii il bisogno di creare un bollettino per noi alternativi senza pistole. Non fu facile convincere dei capelloni anarchici a darsi un’organizzazione, ma la spuntai. Nel ’69 le prime fanzine. Nel ’70 la registrazione in tribunale di Stampa Alternativa, testata periodica. Con sede a Roma, in tre locali vicino al Foro Italico, zona di ladroni solidali. Che diventò un porto di mare: un centro di controinformazione aperto ventiquattr’ore al giorno, per aiutare chi aveva problemi di droga, di aborto... di tutto quel che era ai margini, legale e non».

Oggi, mille avventure dopo – tra scivoloni e recuperi, provocazioni e colpi di genio – Stampa Alternativa, diventata casa editrice, festeggia i suoi primi quarant’anni. Lo fa il 25- 26 settembre al Castello di Belgioioso, vicino a Pavia, durante la fiera della piccola editoria: lì Baraghini, stanato dal bosco, intende avviare un cantiere di scrittura aperto ai visitatori, per poi pubblicare i migliori manoscritti. E brindisi anche tra il 5 e l’8 dicembre a Pitigliano (Grosseto), detta la «piccola Gerusalemme » per l’antica presenza ebraica, con un Festival della letteratura errante, che sogna di avere ospite perfino Steven Spielberg.

Un’utopia? Baraghini ne ha già realizzate tante. Chi l’avrebbe mai detto che quella sua fissa per i libri supereconomici si sarebbe tradotta nel boom dei Millelire (prezzo di copertina pari a un caffè)? O che la Lettera sulla felicità di Epicuro, edizioni Stampa Alternativa, avrebbe venduto, da sola, due milioni di copie? O che il suo catalogo avrebbe raggiunto gli ottocento titoli, con libri che ritornano periodicamente in classifica?

«I primissimi titoli furono Manuale di coltivazione della marijuana, Andare in India e Fare Macrobiotica », ricorda Baraghini. «Erano gli anni Settanta, quelli delle canne, dell’Oriente in autostop, delle diete alternative. Delle provocazioni: stampavo tessere false da giornalista, che facevano entrare gratis al cinema e ai concerti». Una truffa... «Non ho avuto guai con la polizia, se non qualche perquisizione della Digos quando le ritrovò tra i documenti di giovani in odor di terrorismo. Le stampo ancora, ma ormai funzionano solo all’estero: in Italia i controlli si sono inaspriti».

Mai una denuncia? «Ben 123 per apologia di reato, già a metà degli anni Settanta. E varie condanne. Per aver distribuito, davanti al Distretto militare di Roma, un volantino che incitava all’obiezione di coscienza: 13 mesi con la condizionale. Poi, per aver pubblicatoContro la famiglia. Manuale di autodifesa per minorenni che – Codice Penale alla mano – insegnava ai giovani picchiati in casa come fare revocare ai genitori la patria potestà: condanna a 18 mesi, esecutiva».

Così nel ’76 Baraghini entra in latitanza e Stampa Alternativa si scioglie. Otto mesi dopo, un’amnistia cancella ogni suo reato. Ma lui si mette ad allevare pecore, fare formaggi, anche se sogna ancora di fare l’editore, da grande. È negli anni Ottanta che l’avventura ricomincia. Prima vendendo pochi libri su marciapiedi e banca relle; poi svettando a migliaia di copie. Grazie a due intuizioni: la collana Container Art, volumi a colori a prezzi contenutissimi, e Fiabesca, classici della letteratura in tascabili («Da pirata, pubblicavo stralci di romanzi senza pagare i diritti d’autore, finché non mi beccarono»).

Quindi, nell’89, la geniale follia dei Millelire: «Per abbattere i costi, scorticai il libro all’osso: niente copertina e non più di 64 pagine. Corrado Augias lanciò la Lettera di Epicuro in tv. I titoli successivi vendettero 100-200 mila copie. McNudo, attacco ai McDonald’s, mezzo milione. “Una rivoluzione nel mercato editoriale”, scrisse la Garzantina. Tant’è che fummo subito copiati da Newton Compton, che a mille lire offrì i classici del suo catalogo con copertina a colori. Ci stracciò».

Scorrono gli anni, le collane. Gli scandali (Diario di un pedofilo scatena un putiferio nel ’97: il presidente di Telefono Azzurro grida all’infamia, ma Baraghini difende il diritto di scuotere anche gli ultimi tabù).

«Oggi ho un nuovo sogno ad occhi aperti», conclude l’editore borderline. «Sogno che i libri di qualità possano essere un giorno patrimonio libero dell’umanità, come l’aria e il paesaggio. Sogno di diventare colui che abolisce il copyright e il codice a barre. Non solo consentendo al lettore di scaricare i miei libri gratis da Internet. Ma anche offrendogli dei cartacei senza prezzo nelle librerie: potrà pagarmi, dopo la lettura, quel che considera il vero valore del libro».

foto di plz

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